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mercoledì 6 agosto 2008

Fotografi nel web #47: Giacomo Sardi



Giacomo Sardi: chi è?
Giacomo Sardi è un ragazzo qualunque con la passione per la fotografia, a volte un po' scorbutico, spesso sincero, non mi riesce nascondere quello che penso, mi piace ridere e far ridere, odio il caos e spesso preferisco starmene da solo ad esplorare.

Quando hai iniziato a fotografare?
Mah, se dovessi considerare la mia prima foto, direi che mi regalarono una Kodak Istamatic quando feci la prima Comunione, che ho ancora, ma non so che accrocchi uscirono fuori, non penso che nessuno sviluppò mai quel rullino... mio padre invece fotografava con una Mamiya 6x9 che ha ancora, dorso basculabile, impugnatura d'alluminio, la rammenta sempre... mi fotografava spesso, col frac lunghissimo, con ammennicoli vari, carta stagnola e noci in mano... odiai la fotografia per anni...

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Mi piace il genere street e reportage, non ho fantasia, non metto insieme niente che non mi passi davanti per conto proprio, non ho questo dono, non so creare una scena, ma aspetto solo che succeda... Mi riesce bene prevedere un po' prima quello che accadrà, ho un vantaggio di qualche secondo, un tempo sufficiente per impugnare la
macchina e scattare.

Hai fatto qualche corso di fotografia?
No ma ne ho osservate tante e io dico sempre che il segreto per imparare è osservare, anzi saper osservare... da qualche tempo organizzo dei corsi di Photoshop applicato alla fotografia, bianco e nero digitale ecc ecc.

Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Sono rimasto folgorato da William Klein, anche per il suo lato artistico, ma non ho un preferito, sfoglio due libri che per me sono la bibbia del fotogiornalismo, Magnum Stories e LIFE la raccolta... qui c'è tutto quello che c'è da sapere, tutto quello che mi piacerebbe aver vissuto, tutti i migliori fotografi sono là dentro.

Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Ho utilizzato pellicola fino al 2005, Pentax e Olympus, poi sono passato a Nikon con la D70 e adesso uso con soddisfazione il sistema Fuji per la sua elevata latitudine di posa; secondo me, è la digitale che più di tutte le altre riproduce le caratteristiche delle pellicole.

Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legato?
Ne ho diversi, ma se dovessi sceglierne uno, direi questo:



Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Attualmente sono impegnato nella realizzazione di corsi di elaborazione di fotografia digitale e collaboro con un'azienda del settore. Per il futuro mi piacerebbe ricavarne una professione a tempo pieno.

Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Niente di rilevante, vivo sul web.

Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Si ho avuto diverse pubblicazioni, alcune senza che ne fossi informato, anche su alcune riviste del settore; non credo che spedirò fotografie alle riviste, perché sono fermamente convinto che il futuro sia sul web.

Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Diverse ore al giorno.

Raccontaci un episodio curioso o simpatico durante una sessione fotografica.
Un mio caro amico, del quale rivelerò solo il nome d'arte, un tale Zefram, durante un'esplorazione in un luogo abbandonato e fatiscente è sprofondato sotto ad un pavimento, ed è rimasto per metà al piano di sopra e per l'altra metà al piano di sotto, con le gambe penzoloni facendo fuggire un ignaro visitatore dallo spavento... ci sarebbe stato poco da ridere se si fosse fatto seriamente male, ma è andata bene e ci siamo sganasciati dalle risate...

Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Come si cambia... quante certezze che sono crollate... quante stupidaggini che ho scritto a riguardo... rivedrei tutto, o quasi, ogni 2 mesi...

Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
http://lamacchinadelcervello.blogspot.com

Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Non date retta a chi vuole imporvi ridicole regole e canoni, rischierete di rimanere al palo copiandovi l'un l'altro le poche idee che vi rimarranno... osservate l'immensità del web, il futuro è qua, cercate la diversità, uscite dagli schemi... cercate di creare qualcosa che vi appartenga, qualcosa di unico come voi e che non sia la solita fotografia perfetta, fredda, morta.








Fotografie: © Giacomo Sardi

Vuoi chiudere con un saluto o un ringraziamento?
Un ringraziamento a Libero per il bel lavoro che ha fatto, uno a mia moglie che mi sostiene e mi sopporta, uno ai miei cari amici, gli amici veri... loro sanno a chi mi riferisco.

Leggi l'intervista anche su: Fotografi nel Web

3 commenti:

  1. ahhh stupendi i reportages di Giacomo, riempiono gli occhi e l'anima

    Marta

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  2. un caro amico,preparato come pochi .
    non potrebbe mai fingere.
    Apprezzo la sua capacita' di essere incisivo ed essenziale ,perde poco tempo e concretizza quello che riesce a progettare.
    io da circa 2 anni ho creato un circolo di persone intorno a me,Giacomo ha un suo ruolo importante.
    cosa penso di lui fotografo?
    ha stoffa,tanta stoffa e sono sicuro che i corsi che lui sta facendo di photoshop gli daranno moltissima soddisfazione,lo merita!

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  3. Ed io che speravo di tenere celato il fattaccio del pavimento sprofondato ... sigh !

    Bravissimo Libero: si sentiva la mancanza del nostro Sardi fra le tue interviste.
    Una persona aperta e disponibile, tutto fuorché un fotografo improvvisato o un semplice esteta: ogni sua foto è un intreccio di cervello e cuore, di anima e tecnica e sono lieto che la prima tenda sempre a prevalere sulla seconda.
    Se non lo conoscete, vi perdete un pezzo di umanità, oltre che un eccellente autore, sicuramente fra i migliori in circolazione.
    Ciao
    Zef.

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