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martedì 23 marzo 2010

Fotografi nel web #111: Paolo Ordigoni



Paolo Ordigoni: chi è?
Una persona normale con qualche guizzo di follia, diverse passioni ed interessi, tra cui la fotografia, a cui ogni tanto riesce qualche scatto interessante.

Quando hai iniziato a fotografare?
A 15 anni ho noleggiato una macchina fotografica per fare le foto durante il campeggio parrocchiale. Da allora non ho mai smesso, anche se per molto tempo ho scattato in maniera totalmente inconsapevole cercando solo di cogliere al volo le situazioni che mi interessavano senza curarmi troppo della tecnica; nonostante questo per gli amici ero il fotografo "ufficiale", gite, lauree, cerimonie varie, vacanze etc. Ho anche passato la fase "sviluppo e stampa" in proprio, abbandonata dopo qualche anno per mancanza di tempo e fondi. Poi, per un decennio, ho lasciato latitare la passione per la fotografia, preso da altri interessi, finché non è arrivata l’era del digitale. Sapevo che era questione di tempo, ed alla fine ho acquistato la prima reflex DSRL. E’ stato come rimontare in sella ad una bici dovendo imparare nuovamente a pedalare. Devo ammettere che i primi tempi sono stati frustranti, soprattutto perché avendo cominciato a frequentare qualche community vedevo fotografi bravissimi e foto bellissime che mi sembravano irraggiungibili. Ho capito che non bastava inquadrare attraverso un mirino e scattare, ma che bisognava "studiare", allenare il proprio occhio fotografico e contestualmente imparare anche un po’ di tecnica, sia di produzione che di post produzione.[...]

Raccontaci un episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Volevo realizzare un’immagine che richiamasse il film "I duellanti".


Mi sono procurato spada ed abiti adeguati e sono salito nel cuore della notte sulla cima di una montagna in Dolomiti, il Sass de Stria. Ho atteso l’alba, preparato il set, ed ho cominciato a fare autoscatti mentre tiravo di scherma ad un avversario immaginario. Ad un certo punto sento un rumore, mi volto, e vedo un tizio sulla cima che mi osserva ad occhi sbarrati. Ho detto gentilmente "buongiorno" ed ho continuato a fare i miei scatti. Il tizio, un tedesco salito in cima per godersi l’alba solitaria, avrà sicuramente qualcosa da raccontare ai nipoti.[...]


L'intervista continua su Fotografi nel Web




Fotografie: © Paolo Ordigoni

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