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martedì 24 febbraio 2009

Fotografi nel web #74: Alberto Terenzi



Alberto Terenzi: chi è?
Sono il titolare di Foto Costantini, un'attività storica di Senigallia, visto che nasce nell'immediato dopoguerra per opera di Nello Costantini, zio di mia moglie Rita e per tanto tempo mio "maestro". Oggi mi piace definirmi un "artigiano della fotografia", cercando di esprimere nel mio lavoro tutto quello che posso in termini di contatto con la gente e riscoperta della tradizione, ma anche creatività, ricerca e continua innovazione. Il mio tempo si divide equamente tra servizi fotografici, camera oscura e Photoshop!

Quando hai iniziato a fotografare?
Fin da bambino, con la mia Kodak Instamatic. Ma solo a 19 anni ho acquistato con il mio primo stipendio una reflex, una Yashica 108...

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
L'elemento umano, in qualche modo, è sempre presente nelle mie foto. Discorso a parte per quanto riguarda la mia passione per l'uso delle pellicole istantanee Polaroid. In tal caso prediligo i paesaggi: il mare, la campagna, i contesti urbani, che si prestano maggiormente ad essere "manipolate" con particolari tecniche creative.

Hai fatto qualche corso di fotografia?
Mi piace ricordare il corso di camera oscura che Angelo Verdini, il mio maestro della scuola elementare, ci tenne a scuola quando avevo dieci anni. Da lì in poi non perdo ogni occasione per imparare qualcosa di nuovo, partecipando a svariati workshops dedicati alla ripresa fotografica e a Photoshop.

Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Tanti, troppi per fare un elenco. E allora dico solo un nome: Luigi Ghirri.

Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Ora che ci penso, in pochi anni le cose sono cambiate così tanto... Professionalmente, sono partito con una Mamiya 645 e un banco ottico Toyo, arrivando ad un corredo completo Canon EOS, digitale e analogico. Ma continuo ad usare tutto, e a stampare il mio bianco/nero in camera oscura, il luogo dove mi trovo più a mio agio, tra acidi puzzolenti, ed il gocciolare dell'acqua, che non deve mai fermarsi!
E poi ho la mia bella selezione di macchine istantanee Polaroid...

Parlaci della tua passione (amore?) per le Polaroid...
La "colpa" è di un altro mio "maestro" Senigalliese: Massimo Marchini (a proposito, andate a dare un'occhiata sul suo sito web). Ti assicuro che la manipolazione di materiale sensibile Polaroid è, più che un amore, una vera malattia! Ci sono una infinità di soluzioni creative, con risultati che vanno oltre la fotografia, ma partendo dalla sua essenza: l'inquadratura e l'unicità dello scatto che congela il momento. Le pellicole SX70, che purtroppo non sono più reperibili, restano per me insuperabili. Io ne ho ancora cinque confezioni che conservo gelosamente, ma non dirlo a nessuno!

Quali sono gli scatti ai quali sei particolarmente legato?
Ormai da diversi anni, ogni volta che viaggio in giro per il mondo, porto con me le mie Polaroid. Nell'era del digitale torno con una decina di preziosissimi scatti che mi sembrano un tesoro... Comunque devo dire che poi c'è mia moglie che compensa con non so quanti megabytes di altre immagini!



Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Mi piacerebbe molto dedicare un po' di tempo ai miei lavori personali, ma si sa: il calzolaio va in giro con le scarpe rotte... Ma non poniamo limiti alla provvidenza!

Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Raramente, vedi la risposta precedente! Di recente ho esposto ad una collettiva del gruppo "Polaser" (ovviamente con delle Polaroid) con la partecipazione di fotografi del calibro di Maurizio Galimberti: una bella soddisfazione!



Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Non ho mai partecipato a concorsi fotografici, mentre la pubblicazione di mie foto capita spesso, e fa sempre molto piacere. L'ultima pubblicazione è di un paio di mesi fa con delle mie immagini per la sezione fotografica del libro "Montemarciano, la sua marina la sua gente" edito dalla Fondazione Rosellini.

Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Oltre al mio lavoro, tutte le volte che posso. A conti fatti, forse, troppo...

Raccontaci un episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Il primo episodio che mi viene in mente riguarda un incontro di qualche anno fa con Gianni Berengo Gardin. Che emozione incontrare il maestro e poter conversare un po' con lui, fare quanche domanda! Peccato che per quasi tutto il tempo lui abbia parlato di... Politica!

Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Che disastro! E ne sono contento, perché mi illudo di migliorare un poco giorno dopo giorno...

Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Diciamo che sto cercando di raccogliere il mio materiale su Facebook, anche se devo ancora lavorarci molto... Ma se volete dare un'occhiata siete tutti i benvenuti!

Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Alla base di tutto deve esserci una grande passione per questo mondo. E credo sia importante, soprattutto all'inizio, non trascurarne nessun aspetto: comperare libri fotografici, pertecipare a corsi e workshops e non rinunciare mai al confronto... Vietato tenere le foto nel cassetto o... nell'Hard Disk!








Fotografie: © Alberto Terenzi

Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Il saluto è rivolto a tutti gli appassionati di fotografia, con ognuno dei quali passerei sicuramente ore a discutere di carte baritate, files RAW e trasferimenti di emulsione...
Il ringraziamento, invece, è... per te!


Leggi l'intervista anche su: Fotografi nel Web

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