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giovedì 30 settembre 2010

il mio Summer Jamboree #11 2010: il reportage completo è on-line!

(foto © Sauro Sorana)
‎Diamo qualche numero:

- 9 gli intensissimi giorni (e notti) della "Hottest Rockin' Holiday on Earth";
- 150.000 il numero complessivo di presenze arrivate a Senigallia per il più grande e importante festival del genere in Europa, nonché tra i primi tre al mondo;
- 4.758 gli scatti effettuati in totale dal sottoscritto (e quest'anno sono stato molto parsimonioso...);
- 2.301 le foto on-line sulle mie gallerie dedicate;
- 38 i post di reportage e aggiornamenti continui e dettagliati sul blog;
- 19 le gallerie e numerosissimi gli aggiornamenti sul mio profilo su FaceBook;
- un mese e mezzo il tempo impiegato per pubblicare il reportage completo del Summer Jamboree 2010!!

Ed ora è tutto on-line; dove?
Basta andare sul blog dedicato, (my) Summer Jamboree, oppure cliccare sul bottone qua sotto per accedere a tutte le gallerie.
Buona visione! :-)

mercoledì 29 settembre 2010

"Il sigillo della Nuova Atlantide" di Thomas Greanias: impressioni a caldo

Thomas Greanias - IL SIGILLO DELLA NUOVA ATLANTIDE


14 dicembre 1799. Poco prima di morire, George Washington affida ai meandri del tempo una profezia cruciale, un segreto che dovrà rimanere tale fino a che i tempi non saranno maturi. Un segreto inestricabilmente legato alla città che doveva chiamarsi Georgetown e che invece si chiama... Washington, oggi. Conrad Yeats ha vissuto avventure straordinarie e rivelato misteri sepolti da millenni. L'ultima cosa che si aspetta è che sia proprio il funerale del padre adottivo a presentare un nuovo e apparentemente inesplicabile enigma. Ed è solo con l'aiuto di Suor Serena Serghetti, la linguista del Vaticano di cui è perdutamente quanto vanamente innamorato, che potrà decifrare il codice iscritto sulla pietra tombale del padre, il primo di una serie di indizi che puntano tutti verso un luogo preciso: Washington. Una città costruita secondo precisi criteri di allineamento astronomico, studiati per rivelare il contenuto di un'antica profezia in una certa data. Yeats dovrà rischiare il tutto per tutto per giungere alla soluzione perché ormai il tempo è mortalmente prossimo alla scadenza. Forze oscure, potenti ed estremamente organizzate attendono questo momento da secoli e non si fermeranno davanti a niente per piegare gli eventi al loro volere, per sciogliere l'ultimo sigillo che porterà al sorgere di una Nuova Atlantide... Chi è il misterioso "Astrologo" della profezia? Chi è l'unica persona che può sperare di sventare in tempo il complotto?

"Una lettura emozionante dalla prima all’ultima pagina." Clive Cussler

"Una miscela straordinariamente ingegnosa di segreti storici e intrighi politici contemporanei." Steve Berry

Titolo originale: The Atlantis Prophecy (2008)
Casa Editrice Tea (Teadue 1830)
Trad. di P. Mirizzi Zoppi
2009 - pp. 346 - € 8,90


E' il secondo libro di Thomas Greanias che leggo, dopo "La piramide di Atlandide", del quale questo racconto è giusto il seguito; non mi aveva entusiasmato il primo, non mi ha entusiasmato il secondo.
Non lo so, non riesco ad appassionarmi ai personaggi e alle vicende, a mio gusto questo libro è un po' troppo ripetitivo in molti passaggi e contiene fin troppo esoterismo; ma dopotutto la storia è incentrata su questo, e va bene così.
Devo però rendere merito a Greanias che la trama è ben studiata e ben scritta; a me, semplicemente, non ha appassionato.
Un libro che strappa la sufficienza, ma non arriva al sette, mi dispiace... [...]


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le mie foto del Summer Jamboree #11 su Freeway Bike

Ragazzi, correte in edicola!!

E' appena uscito il numero di ottobre 2010 del magazine Freeway Bike (bopper, chopper, personaggi, cultura custom ed eventi), all'interno del quale ci sono ben sei pagine di reportage dedicate al Summer Jamboree #11.

Il testo è a cura di Emilio Cattolico, mentre le foto sono di Libero Api, il sottoscritto.
Un reportage decisamente imperdibile!! ;-)

Ecco alcune scansioni...




martedì 28 settembre 2010

Fotografi nel web #128: Diana Debord



Diana Debord: chi è?
Sono un'entusiasta ed un'appassionata, non soltanto di fotografia ma di tutti quei mezzi che possiamo usare per esprimere la nostra interiorità. Sicuramente la fotografia è al primo posto, perciò cerco di sperimentare vari generi, dedicarmi a progetti e anche lavori.

Quando hai iniziato a fotografare?
Ho iniziato da bambina, quando a Pasqua invece che il solito uovo di cioccolato me ne regalarono uno di plastica con all'interno una macchina fotografica! Mi piaceva fotografare fiori e animali, ma con il tempo ho un po' abbandonato questo passatempo fino a riscoprirlo come passione qualche anno fa: da allora non me ne sono più separata!

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Mi piace molto sperimentare diverse tecniche, lasciandomi la più totale libertà anche per quanto riguarda i soggetti: è sempre una sfida dedicarmi a quelli con cui ho meno familiarità! Ho iniziato con gli autoritratti per una questione di comodità visto che avevo un modello sempre disponibile! Ma in generale i soggetti "umani" sono quelli che prediligo e che mi danno maggiori spunti per nuovi lavori. [...]


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Fotografie: © Diana Debord

mercoledì 22 settembre 2010

Ricordando Mario Giacomelli: ecco i ritratti di Paolo Mengucci

Venerdì 24 settembre, al Musinf di Senigallia, l'affettuoso abbraccio in occasione delle Giornate europee del patrimonio.

Fonte: Musinf Senigallia

E’ un affettuoso e corale ricordo del grande fotografo senigalliese Mario Giacomelli che il Museo d’arte moderna di Senigallia ha posto al centro della sua partecipazione alle iniziative per le giornate europee del patrimonio. Infatti il Musinf allinea, in occasione delle manifestazioni sul patrimonio artistico, una vasta suite delle fotografie che Paolo Mengucci aveva scattato per documentare la sua lunga e straordinaria esperienza di amicizia e collaborazione con Mario Giacomelli.

La serie fotografica, che comprende i ritratti di Giacomelli, scattati da Paolo Megucci, che sono stati pubblicati su giornali e riviste di tutto il mondo, in occasione della mostra della civica raccolta Giacomelli alla Biblioteca nazionale di Parigi. Un’esposizione, la cui rassegna stampa aveva compreso decine e decine di periodici internazionali, con articoli scritti dai più autorevoli esperti del mondo.

"Quella fotografia, scattata da Paolo Mengucci, che ritrae Giacomelli con la sua macchina fotografica Kobel, il sigaro in mano, il basco e il Montgomery di tela jeans" dice Stefano Schiavoni, assessore alla cultura "è divenuta, dopo la mostra di Parigi, un’icona per gli amanti della fotografia, che riconoscono in Mario Giacomelli uno dei grandi maestri del rinnovamento fotografico e della fotografia come arte". "Anche durante l’estate non sono stati pochi quelli che sono venuti a Senigallia per visitare le raccolte del Musinf che poi sono venuti a trovarmi in assessorato per chiedermi dove poter trovare un manifesto proprio con quella immagine di Giacomelli, scattata da Mengucci". "Davvero sono tantissime le fotografie, molto belle, scattate da Mengucci, che documentano la personalità e il modo di operare di Mario Giacomelli" aggiunge il prof. Bugatti, direttore del Musinf "e che propongono una documentazione preziosa e insostituibile su questo protagonista della fotografia del Novecento". In occasione della mostra il Musinf avvierà una postazione touche screen, attraverso la quale il pubblico potrà consultare l’edizione digitale del libro "Mengucci racconta Giacomelli", che era stato pubblicato, in italiano ed in francese per la mostra della civica raccolta Giacomelli alla Biblioteca nazionale di Parigi, ma anche tutte le opere di Mario Giacomelli, conservate nel nuovo archivio climatizzato del Musinf.




I capolavori di Giacomelli, conservati al Musinf sono oltre duecento e mostrano quanto sia stato vasto e innovativo il campo di ricerca poetica e visiva del fotografo senigalliese. Nei mesi prossimi poi il Musinf attiverà altre due postazioni touche screen, dove il pubblico potrà consultare anche tutte le fotografie degli artisti che hanno fatto parte del Gruppo Misa e che sono anche esse conservate nell’archivio del Musinf. A partire da quelle di Giuseppe Cavalli e Ferruccio Ferroni. Si tratta di centinaia e centinaia di foto, che dimostrano l’impulso teorico e artistico, che la Scuola del Misa ha dato alle dinamiche della fotografia contemporanea. Il programma del Musinf prevede, attraverso l’attuato ampiamento museale degli spazi espositivi, d’archivio e di laboratorio, postazioni touche screen, nuove bacheche, video proiettori, cornici video. Tutto ciò renderà disponibile un itinerario di visita rinnovato ed adeguato alla domanda sia degli studiosi sia del pubblico di appassionati. Una domanda, che, specie d’estate, si è fortemente rafforzata negli ultimi anni per via del ruolo leader assunto dal Musinf in campo fotografico, sia per il richiamo esercitato dalle attività didattiche sia per l’importanza ormai, anche internazionalmente riconosciuta, assunta dalle raccolte museali senigalliesi.

L'appuntamento è per venerdì 24 settembre 2010 alle ore 21.

martedì 21 settembre 2010

Fotografi nel web #127: Monica Laurentini



Monica Laurentini: chi è?
Sono una curiosa per eccellenza! Frugo il naso dappertutto, e fotografo ogni cosa! Atavicamente attratta dall'animo umano e dalle sue mille sfaccettature, catturo ogni istante e non mi lascio sfuggire nulla. Amo la gente.

Quando hai iniziato a fotografare?
Ho iniziato da piccola seguendo mio nonno nei viaggi che faceva con tutta la famiglia: viaggi culturali in cui la fotografia era priorità assoluta. Ho girato parecchio con lui, portandomi dietro macchine analogiche antiche ma intramontabili, che hanno regalato momenti magici. Poi pian piano la mia voracità nel fotografare si è andata sempre più concretizzando, fino ad arrivare a quella che oggi è la mia passione prioritaria.

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Amo il reportage di viaggio, viaggio parecchio e fotografo ogni cosa interessante: la gente è il mio bersaglio principale, i loro sguardi, gli occhi, la loro mimica. Viaggiando si entra in contatto con realtà di ogni tipo, di ogni colore, tutto assume un fascino particolare e porti con te ricordi e immagini differenti da luogo a luogo. Oltre la street life spazio anche verso la fotografia paesaggistica strettamente legata ai luoghi che visito. [...]


L'intervista continua su Fotografi nel Web





Fotografie: © Monica Laurentini

sabato 18 settembre 2010

il mio reportage "Royal Burlesque!" sfiora la home-page su Photo4u

Chissà che un giorno non ce la faccia ad arrivare in home-page su Photo4u...
Ancora una volta ci sono arrivato vicino grazie alla pubblicazione del mio reportage sul "Royal Burlesque" realizzato in occasione del Summer Jamboree #11 2010.
Già in passato ci avevo provato con i reportages relativi al "Vintage Wedding Party" prima nella versione in bianco&nero e poi nella versione a colori.

Pazienza, sarà per la prossima volta... qua c'è l'annuncio e qua il reportage, buttateci un occhio!

venerdì 17 settembre 2010

"Il filo che brucia" di Jeffery Deaver: impressioni a caldo

Jeffery Deaver - IL FILO CHE BRUCIA

La notizia raggiunge Lincoln Rhyme nella sua casa-laboratorio di Central Park West: l'Orologiaio, l'unico criminale a essergli sfuggito, è stato avvistato all'aeroporto di Città del Messico. Rhyme sta già pregustando l'occasione di regolare i conti con la sua nemesi, quando al quartier generale dell'NYPD scatta l'allarme per un caso che richiede il suo intervento. Perché in pieno centro a Manhattan un autobus di linea è stato colpito da una violenta scarica elettrica che lo ha ridotto a una carcassa di metallo incandescente. La scena del crimine non lascia dubbi: qualcuno si è divertito a giocare con la rete elettrica della città, e quello che poteva sembrare un incidente è in realtà un attentato riuscito solo a metà. Poco dopo, infatti, il misterioso attentatore si fa vivo con la polizia per avanzare la sua esorbitante richiesta: una riduzione dei consumi elettrici così drastica da condannare New York alla paralisi. Mentre la task-force guidata da Rhyme segue la pista di un gruppo di ecoterroristi, i blackout e gli incidenti letali si moltiplicano, la città precipita nel caos e la minaccia elettrica rivela tutto il suo devastante potenziale distruttivo. Solo Lincoln Rhyme può sperare di sventare il piano criminale di chi sta trasformando New York in una gigantesca trappola mortale. Ma prima di incastrare il colpevole, Rhyme dovrà affrontare i fantasmi più reconditi della propria coscienza e del proprio passato. Evitando di lasciarci la pelle.

Titolo originale: "The Burning Wire", 2010
Casa Editrice Rizzoli (Collana Rizzoli Best)
Traduzione: Maria Baiocchi e Anna Tagliavini
512 pagine - € 19,50


Nono, e per il momento ultimo, episodio della serie "Lincoln Rhyme".
E' forse l'ora per Deaver di scrivere la parola "stop" alla saga? Forse si e forse no; difficile mantenere alto il livello di ogni racconto, anche se la media "standard" dello scrittore americano è forse superiore a quella di altri autori del genere, ma la tempo stesso sarebbe un peccato non proseguire a narrare le vicende del tetraplegico Lincoln Rhyme e della sua affascinante compagna Amelia Sachs.
Ne "Il filo che brucia" ritroviamo lo scontro tra il famoso criminologo e l'unico criminale che gli sia sfuggito in passato: Richard Logan detto "l'Orologiaio"; Deaver fa rimanere lo scontro tra i due ai margini della storia, finché non esplode in maniera dirompente a fine romanzo con un inatteso colpo di scena al quale lo scrittore ci ha ormai abituati, ma che riesce comunque a sorprendere e sbalordire. [...]


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mercoledì 15 settembre 2010

Seminario sulla storia della Fotografia al Musinf di Senigallia

Il Museo Comunale d'Arte Moderna, dell'Informazione e della Fotografia di Senigallia
è lieto di ospitare

“La storia della Fotografia”
Seminario teorico e pratico di approfondimento sulla storia della straordinaria invenzione


un evento a cura di
Simona Guerra

con la partecipazione di Massimo Marchini


Presentazione del seminario:
Venerdì 17 settembre alle ore 21,00 presso la sede del Musinf, Senigallia


Per capire cosa - di nuovo - si può esprimere con le immagini, è fondamentale sapere dove la Fotografia è arrivata sino ad oggi. Conoscere la tecnica è importante, ma è necessario - anche se si è solo “amatori” - essere consapevoli di cosa è già stato inventato, di quali soggetti, esperimenti, intrecci i fotografi si sono già occupati in più di 170 anni di storia. Uno spunto per capire che strada potremmo percorrere o approfondire, per orientarci e per rendere personale la nostra ricerca; per contrastare quell’odierno bombardamento visivo che vorrebbe “uniformare” anche i nostri obiettivi!
Gli incontri, a pagamento, saranno inoltre un momento per conoscere l’opera dei più grandi fotografi, le loro personalità, vedere e analizzare molte di quelle immagini che hanno fatto il giro del mondo, pubblicate su tante riviste e ormai passate alla storia. Una intera serata sarà poi dedicata alla pratica, attraverso una dimostrazione di come venivano condotte alcune antiche tecniche di stampa fotografica in voga dalla seconda metà dell’800. Questo momento, affiancato alla visione di antichi esemplari originali e volumi, è volto a dare maggior completezza al seminario. Verrà inoltre fornita agli intervenuti una dispensa informativa sugli autori e i temi trattati.

Incontri: 6
Date: ogni martedì, dal 28 settembre al 2 novembre
Orario: 19 – 20,30
Dove: Musinf, Via Pisacane, 84, Senigallia
Scadenza adesioni: 20 settembre 2010
Iscrizioni: compilare il modulo di iscrizione e inviarlo a info@simonaguerra.com
Per informazioni, programma, costi: www.simonaguerra.com - 338.8048294

martedì 14 settembre 2010

Fotografi nel web #126: Saro Di Bartolo



Saro Di Bartolo: chi è?
Sebbene la fotografia abbia avuto, ed anche oggi ha, un ruolo importante nella mia vita, non mi considero un professionista. Mi definisco un "fotoamatore evoluto". La fotografia continua ad essere un divertimento per me. Anzi, mentre sento dire a molti amici professionisti che col passare degli anni non si divertono più, per me è il contrario, fotografare mi piace sempre di più.

Quando hai iniziato a fotografare?
Sono cresciuto negli Usa e a 12 anni ho avuto in regalo una "box camera", una scatolina nera di bachelite dal nome "Kodak Brownie". Siccome un riuscivo a capacitarmi del fatto che più mi avvicinavo ai ranocchi più le foto venivano "brutte", misi da parte la favolosa somma di $1.25 e comprai una pubblicazione determinante per il percorso della mia vita. Non si trattava de "Il Giovane Holden" (oggi definito "romanzo di formazione"), bensì di "Photography - A Golden Handbook", il "Manuale d'Oro della Fotografia”. Un librettino più piccolo di una mano con 160 pagine di dogmi intramontabili. Lo conservo ancora oggi e, anche se non lo consulto più, ogni tanto lo sfoglio con tenerezza, lo coccolo un po' e poi, per non farlo sentire inutile, leggo un paragrafetto qua e là. Fu così che scoprii che bastava anteporre gli occhiali da vista di mia madre ad una determinata distanza dalla lente frontale ed il ranocchio per magia diventava nitido. Il "salto di qualità" ebbe luogo qualche anno dopo. Sebbene fossi solo un ragazzino avevo capito che quello che era successo era una cosa molto brutta, ma ne ebbi la dimensione reale solo quando mio padre portò a casa "Life". Gli emigrati italiani non compravano "Life". Insieme alle foto del funerale di John F. Kennedy entrarono in casa mia e nel mio mondo un genere di immagini in b&n che non avevo mai visto prima e la curiosità fu davvero tanta. E' iniziato tutto da lì e poi col tempo sono divenuto via via appunto un "fotoamatore evoluto". [...]


L'intervista continua su Fotografi nel Web





Fotografie: © Saro Di Bartolo

venerdì 10 settembre 2010

Senigallia: il Musinf riceve alcune foto inedite di Giacomelli

Il Musinf si arricchisce di una nuova documentazione su Mario Giacomelli.
Infatti la prof. Maria Angela Possenti ha incontrato nei giorni scorsi il prof. Carlo Emanuele Bugatti, direttore del Musinf e l’assessore alla cultura Stefano Schiavoni, decidendo di donare all’archivio dell’istituzione museale senigalliese d’arte moderna una suite di fotografie inedite firmate da Mario Giacomelli.


Le fotografie sono relative al viaggio a Lourdes del 14 settembre 1958, organizzato dalla Diocesi Senigallia. Viaggio durante il quale Giacomelli aveva scattato le immagini del reportage di Lourdes, che è passato alla storia della fotografia del ‘900.

Le immagini della donazione Possenti saranno esposte nella prossima mostra, intitolata “Ricordando Mario Giacomelli”, che è in corso di allestimento al Musinf e che sarà inaugurata venerdì 24 settembre, in occasione della giornate europee del Patrimonio artistico, cui il museo senigalliese è stato invitato a partecipare.

L’esposizione prenderà avvio dalla presentazione dei ritratti di Mario Giacomelli, scattati dal suo amico e collaboratore Paolo Mengucci, che ha raccolto le sue esperienze di amicizia e fotografia nel libro fotografico “Mengucci racconta Giacomelli”, edito in italiano ed in francese, in occasione della mostra della civica raccolta Giacomelli alla Biblioteca nazionale di Parigi.

I ritratti di Giacomelli, affettuosi e bellissimi, sono stati scattati da Mengucci e sono apparsi, in occasione della mostra a Parigi, su giornali e periodici di tutto il mondo. Il percorso della mostra si aprirà con l’attivazione dei nuovi touch screen, che metteranno a disposizione del pubblico varie documentazioni, tra cui la catalogazione digitale dell’intera raccolta Giacomelli e un filmato sui colloqui di Simona Guerra con Mario Giacomelli.

Simona Guerra è l’autrice del libro su Giacomelli "La mia vita intera", edito, con notevole successo da Mondadori. Sarà infine disponibile su touch screen una suite delle immagini relative al laboratorio “Sulle tracce di Giacomelli”, che ha visto impegnati a Scanno, gli allievi del corso di fotogiornalismo, coordinato da Giorgio Pegoli, accompagnati da Renzo Tortelli. Tortelli, come noto, aveva accompagnato a Scanno lo stesso Mario Giacomelli, quando il maestro della fotografia senigalliese scattò alcune fotografie oggi famosissime.

Ara Güler in mostra al Palazzo del Duca a Senigallia

Unica in Italia, dopo le esposizioni di Parigi, Mosca e Atene, arriva a Senigallia la mostra fotografica dedicata a Ara Güler, "l'occhio di Istanbul", il maggior fotografo turco vivente il cui nome è legato a Cartier-Bresson, all'arte contemporanea e al fotogiornalismo dagli anni Cinquanta.
La mostra allestita a Palazzo del Duca, sarà inaugurata sabato 11 settembre alle 18 e resterà aperta fino al 3 ottobre 2010, tutti i giorni dalle 17 alle 20.

Cinquanta scatti in bianco e nero su una poetica malinconica magica Istanbul anni Cinquanta e Sessanta, selezionati dallo stesso autore.
In occasione dell'inaugurazione è previsto un collegamento in videoconferenza con lo stesso Ara Güler.



Insignito del Lucie Award alla carriera l'anno scorso (2009) a New York, "Master of Leica" inserito tra i sette migliori fotografi nel mondo dal British Journal of Photography Annual già nel 1961, il fotografo Ara Güler è considerato "l'occhio di Istanbul" per la capacità di cogliere l'anima più intima, vera, intensa e poetica della città. Furono Cartier Bresson e Marc Riboud a incoraggiarlo alla fine degli anni Cinquanta a entrare nell’Agenzia Magnum intraprendendo così la strada internazionale. Famosissimi sono i suoi ritratti di Winston Churchill, Indira Gandhi, Maria Callas, Bertrand Russell, Willy Brandt, Alfred Hitchcock, Imogen Cunningham, Marc Chagall, Salvador Dalí, Pablo Picasso. Ma ancora più famosi e profondamente toccanti sono i suoi scatti in bianco e nero su una incantevole, malinconica e magica Istanbul (patrimonio mondiale dell'umanità Unesco), ritratta attraverso l'obiettivo di una Leica negli anni Cinquanta e Sessanta. Proprio una cinquantina di queste fotografie, in formato 40x50, appositamente scelte dall'autore stesso per l'occasione, saranno esposte a Palazzo del Duca di Senigallia. La straordinaria mostra, a cura di Carlo Emanuele Bugatti e Gianni Volpe, si inserisce nel progetto senigagliese di internazionalizzazione degli eventi legati a "Senigallia Città della Fotografia", progetto avviato anni addietro con la presentazione della raccolta civica del fotografo Mario Giacomelli alla Biblioteca nazionale di Francia a Parigi e continuato con le esposizioni di suite di opere di Giacomelli negli istituti italiani di cultura di New York, Los Angeles e Chicago.
Le inconfondibili immagini di Ara Güler, con quell’esagerato contrasto tra bianchi e neri tipico della fotografia del dopoguerra, mostrano Istanbul "come una città dove i panorami sono eccessivamente tristi, simili ai volti della sua gente, e il vecchio e il nuovo si uniscono in una trama di degrado, miseria e umiltà all’interno di una tradizione che continua nonostante gli sforzi di occidentalizzazione", ha scritto Orhan Pamuk nel suo libro-capolavoro Istanbul nel quale son presenti diverse immagini scattate proprio da Ara Güler.

A Senigallia, grazie a questa iniziativa che si inserisce nel progetto Senigallia Città della Fotografia avviato con le esposizioni all'estero delle foto di Mario Giacomelli, il pubblico potrà ammirare una carrellata di strepitose immagini di Istanbul. Una città fatta di più piani, di fondali profondi, di skyline nebbiosi e inconfondibili, di acque cupe e pesanti, di luci morbide e di ombre scurissime, nel mescolamento ricorrente di aria terra e acque con architetture irripetibili e costruzioni popolari sempre giustapposte a straordinari primi piani di uomini e cose. Una città fatta anche di luci notturne, di effetti "chiaroscurali", di malinconie, il cui fascino e mito cresce attraverso questi scatti.

La mostra curata da Carlo Emanuele Bugatti e Gianni Volpe è promossa dall’Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Senigallia nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro "Giovani Ri-cercatori di senso" (asse 1 – "Arrivi e Partenze") siglato con il Ministero della Gioventù e con la Regione Marche-Assessorato alle Politiche Giovanili con la collaborazione della Mediateca delle Marche e del Museo Comunale d’Arte Moderna, dell’Informazione e della Fotografia di Senigallia.

Info:
Comune di Senigallia, Assessorato alla Cultura
tel. 071.6629203
www.senigalliacittadellafotografia.it
info@senigalliacittadellafotografia.it

mercoledì 8 settembre 2010

diario di viaggio: Salisburgo

Salzburg
settembre 2010

>Canon EOS 50D - Sigma 70-200 F2.8 APO EX DC HSM
1/400 - F5.6 - ISO100 @ 70 mm.

Canon EOS 50D - Sigma 10-20 F4-5.6 EX DC HSM
1/250 - F11 - ISO100 @ 10 mm.