Diego Armando Maradona in un vicolo di Urbino...
...e chi se lo aspettava?
...e chi se lo aspettava?
1/10 - F4.0 - ISO100 @ 10 mm.
Canon EOS400D - Sigma 10-20 F4-5.6 EX DC HSM
1/40 - F4.5 - ISO400 @ 10 mm.
Canon EOS400D - Sigma 10-20 F4-5.6 EX DC HSM
1/40 - F4.5 - ISO400 @ 10 mm.
Canon EOS400D - Sigma 10-20 F4-5.6 EX DC HSM
1/40 - F4.5 - ISO1.600 @ 10 mm.
Canon EOS400D - Sigma 10-20 F4-5.6 EX DC HSM
1/40 - F4.0 - ISO1.600 @ 10 mm.
Notare la posizione estremamente rannicchiata del fotografo (fotografo?) necessaria per la ripresa dei soggetti dal basso al fine di dare dinamicità allo scatto e una giusta distorsione alla composizione dovuta all'utilizzo dell'ottica grandangolare...
Il tutto a dimostrazione che fare il fotografo (fotografo?) è un mestiere tutt'altro che agevole... (e le mie ginocchia stanno cominciando a lamentarsi!).
Fotografo Libero Api
Intervista ad un fotoamatore ………Chi è Libero Api ?
Potrei definirmi un fotoamatore autodidatta, non avendo basi né di tecnica né di cultura fotografica in genere; mi considero, però, naturalmente dotato nel “vedere” e nel comporre l’inquadratura.Hai fatto qualche corso di fotografia?
No, sono praticamente nato e cresciuto sui forum di fotografia, principalmente su Usefilm, Photo4u e Photopoints. Penso che condividere e mettere in discussione le proprie foto, osservare ed imitare il lavoro degli altri, mi abbia aiutato molto ad apprendere le regole fondamentali della fotografia… e anche a non prendermi troppo sul serio come fotografo!Quando hai iniziato a fotografare?
Nel 2002 quando, grazie ad una ormai preistorica fotocamera Canon PowerShot da 1.2 megapixel, scoprii le potenzialità del digitale.Attrezzatura fotografica usata (fotocamere, accessori, software)?
In passato ho usato fotocamere compatte come la Sony DSC-F717 o la Panasonic Lumix DMC-FZ30 prima di passare al sistema reflex, poco più di un anno fa. Attualmente utilizzo una Canon 400D con tre ottiche che mi garantiscono una copertura di focale che va dai 10 ai 300 mm.: Sigma 10-20 F4-5.6 EX DC HSM, Tamron 17-50 F/2.8 XR Di II, Canon EF 70-300 F4-5.6 IS USM. Non ho mai scattato in RAW, e affido la post-produzione ad una vecchia versione di Photoshop. Mi piace molto dicci qualcosa di più?
Questa foto è nata per gioco, osservando dei bambini che giocavano con una lumaca arrivata in spiaggia chissà da dove. Chiesi loro di poterla fotografare da vicino, così la sistemai sopra uno scivolo di plastica per avere un sopporto colorato, e mentre scattavo arrivò quella bimba da dietro, creando quel dualismo, entrambi piccoli ma “grandi”, dipende tutto dal punto di osservazione. Con gli scatti fatti in quella sessione è nata anche una piccola foto-storia.
Uno scatto al quale sei particolarmente legato?
“Doisneau Style”. Ho scattato questa foto nell’estate 2006 in spiaggia, da sotto l’ombrellone, a “tradimento”; quei fidanzatini erano troppo dolci! L’estate successiva decisi di presentare quello scatto ad un concorso fotografico, così contattai (sempre in spiaggia) la giovane coppia chiedendo loro la liberatoria per l’esposizione della foto, cosa che mi concessero senza problemi. Quel bacio rubato a Giulia e Nicola mi fece vincere il primo premio!Nella tue fotografie ci sono molte foto di street?
Parecchie, ma posso dire che nel mio portfolio c’è un po’ di tutto. Forse perché non ho ancora trovato una mia “direzione” ma continuo a sperimentare e fotografare ciò che in quel determinato periodo mi va maggiormente, senza pormi obiettivi né limiti. Cosa volevi rappresentare in questo scatto ?
La foto è stata scattata durante il “Summer Jamboree”, una manifestazione internazionale sulla musica e cultura americana degli anni ’40 e ’50 che si tiene in agosto a Senigallia, la mia città. Questa ragazza è una presenza fissa della manifestazione, ed è anche diventata “testimonial” sia delle mie gallerie dedicate all’evento (summer_jamboree), che sono visitate da tutto il mondo, sia del mio blog dedicato al Summer Jamboree (summerjamboree.blogspot.com). E’ un periodo dell’anno che adoro perché tutta la città fa un tuffo nel passato di 50 anni, si organizzano concerti di rock’n’roll, swing e rockabilly e per le strade si incontrano pin-up e boys con il ciuffo e la brillantina in giro su auto d’epoca.Un episodio che vorresti raccontare legato alla tua esperienza?
Un giorno di metà gennaio 2006 mi ritrovai alla porta dell’ufficio un simpatico signore di 82 anni: si presentava magrissimo, alto, con il cappotto nero, il cappello e il bastone, accompagnato da una signora di un paese dell’est che gli faceva da badante. Si chiamava Valentino, aveva lo sguardo vispo ma sicuro, la voce calma e leggermente tremolante, e ricordo che mi disse, stringendomi la mano in maniera decisa: “E’ lei Libero? Ho visto alcune sue foto, mi è piaciuta molto quella delle sedie. Verrebbe gentilmente a casa mia per mostrarmene delle altre?” Qualche sera dopo andai a trovarlo portando con me un bel mucchietto di stampe; in quelle due ore passate insieme gli mostrai i miei lavori, bevemmo un bicchiere di aranciata e mi raccontò della sua vita, della sua gioventù e della grande passione per l’arte figurativa in genere. Tra pittura, scultura e fotografia, Valentino preferiva di gran lunga la prima: la sua casa era tappezzata di quadri di autori famosi e non, e quella era solo una piccola parte della collezione, che custodiva in altra sede. Mi parlò dei suoi contatti con i pittori italiani dell’ultimo cinquantennio, della sua amicizia con il famoso fotografo senigalliese Mario Giacomelli e delle discussioni avute con lui riguardo al suo stile fotografico (“le sue foto non mi sono mai piaciute” mi confessò guardandomi e sorridendo con i suoi occhietti furbi). Poi mi fece inorgoglire dicendo “…questa invece… è poesia!” mentre ammirava la foto delle sedie che uso anche come testata del mio blog. Qualche tempo dopo, nel maggio 2007, lessi il nome di Valentino scritto su un annuncio funebre appeso a un muro. Mi fa piacere pensare che, in un angolino della parete della sua abitazione, abbia ritagliato un posticino anche per una mia foto.Il genere fotografico che preferisci fare?
Come dicevo prima, dipende dai periodi, non ho un genere dominante. Adoro moltissimo fare foto ai concerti, e soprattutto cogliere l’intima intesa che si crea tra musicista e strumento musicale; in particolare trovo fantastico il dualismo uomo/contrabbasso. Ma mi piace molto cogliere di sorpresa la gente comune, usando il teleobiettivo “a tradimento” per immortalare le espressioni, i gesti, i sentimenti di chi non sa di essere un mio modello in quel momento.Racconti un po’ il tuo blog di fotografia?
Il mio blog “Dentro al Replay” (dentroalreplay.blogspot.com) è nato circa un anno e mezzo fa come alternativa alla frequentazione sui forum di fotografia che mi avevano un po’ stancato. In questo spazio pubblico le mie foto, riporto notizie riguardanti la fotografia, concorsi fotografici o mostre, ma tratto anche di argomenti riguardanti la blogsfera, la musica, i libri e anche cose personali. Da qualche tempo pubblico anche delle foto-interviste ad amici fotografi conosciuti dapprima virtualmente e in seguito anche personalmente: il progetto ha preso il nome di “Fotografi nel web” In seguito, ad affiancare questo blog principale, ne ho aperti altri due: “(my) Summer Jamboree”, dedicato alla manifestazione della quale ho parlato precedentemente, e “Instant-Replay” esclusivamente dedicato a notizie di fotografia.Quando rivedi le tue vecchie fotografie, cosa pensi?
Penso che… in questi anni, tutto sommato, qualche straccio di immagine decente ci è pure scappata!Il lavoro toglie passione?
Fortunatamente la fotografia non è il mio lavoro, quindi la passione non è in pericolo! Mi piace fotografare prima di andare in ufficio, ho la fortuna di abitare in una città sull’Adriatico e di poter vedere il sole sorgere dall’orizzonte; scattare di prima mattina davanti ad un spettacolo così bello mi dà la carica per iniziare bene la giornata lavorativa… Ci fai vedere il tuo primo scatto?
Non il primissimo, ma uno dei primi scatti più o meno “decenti”… “Oggetti smarriti”Grazie ancora a Libero, un saluto con alcune sue fotografie …