Fabio Pagani: chi è?
Mi piacerebbe dire "un regista", perché la mia grande passione è stata e rimane il Cinema, prima ancora della Fotografia. Più semplicemente sono una persona a cui piace tentare di creare immagini e raccontare storie, che siano scritte sulla carta o fissate con una macchina da presa, una piccola telecamera, o una macchina fotografica.
(la foto del profilo è di Gianluca D'alessandria)
Quando hai iniziato a fotografare?
La fotografia vera e propria relativamente tardi, a vent'anni circa, con una reflex a pellicola, ed è proseguita fino ad oggi con lunghe pause. Ma i miei primi contatti con le immagini in movimento sono avvenuti da bambino, quando mi fu regalata una cinepresa super 8 con cui per anni mi sono divertito a girare e montare brevissimi film.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Street e reportage, senz'altro. Il cinema ti impone di ricostruire faticosamente e spesso in maniera costosa le immagini che hai già nella testa, mentre la strada offre innumerevoli spunti per fissare scene quanto più reali ed immediate. Credo che per documentare, ma anche e soprattutto interpretare, la vita e i suoi protagonisti, la fotografia sia il veicolo perfetto.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Confesso di non essere un grande cultore di autori, e credo di poter essere considerato un discreto ignorante in materia di storia della fotografia. Comunque un nome di riferimento, per il genere che amo, ce l'ho: Elliott Erwitt. Per altri generi fotografici, che personalmente ho solo sfiorato senza mai approfondire, ammiro Richard Avedon ed Helmut Newton.
Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Attualmente uso una reflex Nikon digitale, la D200. La mia prima macchina fu l'Olympus OM1. Per le ottiche non ho un parco molto ricco, e non sono neanche legato a lenti specifiche, mi adatto abbastanza facilmente. L'ottica che mi è più comoda per la street e che uso quasi sempre è un semplice ed economico zoom, 18-70.
Hai qualche scatto al quale sei particolarmente legato?
A questa "foto del fotografo" sono molto affezionato. Scattata negli Stati Uniti durante una vacanza, avevo appena avuto la macchina fotografica e fu il primo momento in cui mi resi conto del piacere che avevo a scoprire scene per la strada.
Tra quelle recenti sono molto affezionato a questa perché trovo che sintetizzi bene il tipo di fotografia che amo.
Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Fotocult mi ha pubblicato un portfolio, "Coppie", lavoro con il quale ho anche vinto il premio al concorso Martelive 2006. A parte la vincita finale, grazie a quel concorso ho avuto il piacere di esporre le foto in parecchi locali.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
E' molto variabile: nei periodi in cui mi immergo in una idea anche diverse ore al giorno; compatibilmente con il lavoro, visto che non sono un professionista. Poi magari resto mesi senza fare uno scatto.
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Che sono contento di averli fatti, tutti, belli e brutti. Penso di essere migliorato col tempo, e subito dopo che dovrei ancora molto migliorare!
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Sul mio sito personale, www.fabiopagani.it, e sulla galleria di Flickr, che aggiorno ogni volta che c'è una occasione: http://www.flickr.com/photos/fabioderby/
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Usala come espressione di te, senza credere che sia un modo per riprodurre la realtà: la fotografia ti da la possibilità di interpretare l'immagine, mostrare come la vedono i tuoi occhi.
Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Grazie al mondo che dà la possibilità di essere fotografato :)
E grazie davvero a tutti coloro che nella vita mi hanno spronato e mi aiutano fra l'altro anche a vincere la mia terribile pigrizia.
Mi piacerebbe dire "un regista", perché la mia grande passione è stata e rimane il Cinema, prima ancora della Fotografia. Più semplicemente sono una persona a cui piace tentare di creare immagini e raccontare storie, che siano scritte sulla carta o fissate con una macchina da presa, una piccola telecamera, o una macchina fotografica.
(la foto del profilo è di Gianluca D'alessandria)
Quando hai iniziato a fotografare?
La fotografia vera e propria relativamente tardi, a vent'anni circa, con una reflex a pellicola, ed è proseguita fino ad oggi con lunghe pause. Ma i miei primi contatti con le immagini in movimento sono avvenuti da bambino, quando mi fu regalata una cinepresa super 8 con cui per anni mi sono divertito a girare e montare brevissimi film.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Street e reportage, senz'altro. Il cinema ti impone di ricostruire faticosamente e spesso in maniera costosa le immagini che hai già nella testa, mentre la strada offre innumerevoli spunti per fissare scene quanto più reali ed immediate. Credo che per documentare, ma anche e soprattutto interpretare, la vita e i suoi protagonisti, la fotografia sia il veicolo perfetto.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Confesso di non essere un grande cultore di autori, e credo di poter essere considerato un discreto ignorante in materia di storia della fotografia. Comunque un nome di riferimento, per il genere che amo, ce l'ho: Elliott Erwitt. Per altri generi fotografici, che personalmente ho solo sfiorato senza mai approfondire, ammiro Richard Avedon ed Helmut Newton.
Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Attualmente uso una reflex Nikon digitale, la D200. La mia prima macchina fu l'Olympus OM1. Per le ottiche non ho un parco molto ricco, e non sono neanche legato a lenti specifiche, mi adatto abbastanza facilmente. L'ottica che mi è più comoda per la street e che uso quasi sempre è un semplice ed economico zoom, 18-70.
Hai qualche scatto al quale sei particolarmente legato?
A questa "foto del fotografo" sono molto affezionato. Scattata negli Stati Uniti durante una vacanza, avevo appena avuto la macchina fotografica e fu il primo momento in cui mi resi conto del piacere che avevo a scoprire scene per la strada.
Tra quelle recenti sono molto affezionato a questa perché trovo che sintetizzi bene il tipo di fotografia che amo.
Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Fotocult mi ha pubblicato un portfolio, "Coppie", lavoro con il quale ho anche vinto il premio al concorso Martelive 2006. A parte la vincita finale, grazie a quel concorso ho avuto il piacere di esporre le foto in parecchi locali.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
E' molto variabile: nei periodi in cui mi immergo in una idea anche diverse ore al giorno; compatibilmente con il lavoro, visto che non sono un professionista. Poi magari resto mesi senza fare uno scatto.
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Che sono contento di averli fatti, tutti, belli e brutti. Penso di essere migliorato col tempo, e subito dopo che dovrei ancora molto migliorare!
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Sul mio sito personale, www.fabiopagani.it, e sulla galleria di Flickr, che aggiorno ogni volta che c'è una occasione: http://www.flickr.com/photos/fabioderby/
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Usala come espressione di te, senza credere che sia un modo per riprodurre la realtà: la fotografia ti da la possibilità di interpretare l'immagine, mostrare come la vedono i tuoi occhi.
Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Grazie al mondo che dà la possibilità di essere fotografato :)
E grazie davvero a tutti coloro che nella vita mi hanno spronato e mi aiutano fra l'altro anche a vincere la mia terribile pigrizia.
Leggi l'intervista anche su: Fotografi nel Web
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