Fiorella Lamnidis (Birba): chi è?
Potrei definirmi 'Fotografa del Sabato e della Domenica' visto che sono i giorni in cui esco per fotografare, ma mi piace definirmi anche 'Fotografa per passione', una grande e travolgente passione.
Quando hai iniziato a fotografare?
Da piccolissima cominciavo a maneggiare l'analogica di mio padre e una vecchia 8mm con la quale mi divertivo a fare filmati, una vecchia Mouvinet Ikon Zeiss che custodisco ancora gelosamente; la passione è seguita negli anni, con alti e bassi e interruzioni varie, per riesplodere a tutta forza circa 4 anni fa.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Ho sempre cercato, sin da giovane, i volti delle persone per strada, quelli che chiamano scatti rubati, credo sia il genere che mi rispecchia di più. Amo leggere e capire tra le righe/rughe del viso e negli occhi delle persone che riprendo all'improvviso, o instaurando precedentemente un dialogo. Amo moltissimo le street, le istantanee insomma.
Hai fatto qualche corso di fotografia?
No, non ho mai avuto né la possibilità e né il tempo purtroppo. Leggo ogni tanto qualche rivista del settore, o seguo qualche corso di Fotografia in Internet, ce ne sono tanti volendo.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Lo so sarà scontato, ma Cartier Bresson è il mio mito! A seguire Robert Capa, Salgado, Erwitt... Del presente devo dire che apprezzo molto la genialità di Galimberti con le sue polaroid, Sellerio lo adoro, Berengo Gardin e in ultimo Paolo Pellegrin, che ritengo essere uno dei più grandi reportagisti italiani all'opera ora come ora.
Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
La mia prima "vera" macchina fotografica è stata una gloriosa Nikon FM con la quale, per anni, ho fatto quintali di fotografie e diapositive, fino a che non me l'hanno rubata insieme a tutti gli obbiettivi.
Sono passata ad una Konica, in seguito ad una Yashica che ho ancora, poi una compattina da poche lire fino a passare nel 2006 alla mia prima Nikon D50, ho anche una Nikon F801 con focale 70/210 f5,6 regalatami da due grandi amici, che ogni tanto uso, e da poco sono passata alla D80. Come obbiettivi ho il 70/300 VR f5,6, un 55/200 e un 18/135 tutti Nikon, e un 50mm Sigma f2,8.
Quali sono gli scatti ai quali sei particolarmente legata?
Ci sono due scatti a cui sono molto legata, uno è "Donna Cristina", il mio primo ritratto in assoluto con la fiammante D50, di una dolcissima nonnina incontrata in antico paesino sui monti del Cilento.
Ho passato qualche ora a parlare con lei e poi le ho chiesto, con molta titubanza, di poterle fare un ritratto, mi ha detto di si, uno scatto unico e solo, ma che mi ha dato soddisfazione e non dimenticherò mai quella bellissima Donna.
L'altro: "Pensieri che scorrono nel tempo", uno scatto unico 'rubatissimo' e che per moltissimi mesi mi ha lasciato il segno, chiedendomi sempre perché mi turbasse tanto.
Ci sono arrivata dopo molto tempo... ma qui mi fermo, è una questione intima e personale, che ho rivissuto lì davanti ai miei occhi.
Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Sinceramente progetti attuali, a parte mandare avanti la seconda Mostra di MicroMosso che a giorni partirà, non ne ho e nemmeno futuri a dire il vero. Sono in un momento di stallo fotografico.
Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Si, ho partecipato con 4 fotografie ad una mega collettiva che si è svolta a Losanna nel Museo della Fotografia (Museo Elisee) e che è durata due mesi e mezzo, e poi la collettiva di MicroMosso l'anno scorso con una delle mie 2 foto preferite (ma a colori stavolta) e quella di quest'anno. Per una personale non saprei, la sogno ma non mi ritengo all'altezza ora come ora.
Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Si, una volta l'amico Luca Bettosini mi ha dedicato 2 pagine nella sua rivista "Vivere la Montagna"; aveva creduto in me, ma ancora usavo la compattina.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Mah, guarda, tutto il tempo che posso, non esco mai senza macchina fotografica è più forte di me.
Raccontaci qualche episodio curioso o simpatico legati alla tua esperienza.
Uno davvero 'Fantozziano' agli esordi della mia passione. A 17 anni con il primo stipendio, mi fiondo a comprare la mia prima Nikon, essendo all'oscuro di tutto. Il negoziante mi disse: "solo corpo?" io dissi "si si grazie". Tornata a casa e aperta la scatola mi vedo quel buco in mezzo alla macchina e dico "cavolo è rotta!". Torno e non dimenticherò mai la faccia del negoziante appena mi ha visto entrare, incredibile!
Un altro, più triste direi... mi trovavo a fare un "passo" tra i monti della ex Yugoslavia, circa nemmeno un anno dopo la fine della guerra, con il mio camper. Passavo tra villaggi musulmani fantasma, tutto distrutto, tutti morti, solo militari, milizia in giro insomma. Ad un certo punto decido di entrare in una delle case lungo la strada, con il rischio pure di essere scoperta e fucilata sul posto, tra l'altro. Porto con me la telecamera e la macchina fotografica, che non ho mai usato! Quello che ho visto là dentro non si può raccontare, si deve solo vedere o vivere, mi sono solo detta: no, non sarò mai una fotografa d'assalto o da reportage, la mia forte sensibilità non me lo permetterebbe!
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Di alcuni penso che se li avessi scattati ora con più esperienza sarebbero stati davvero molto belli, di altri... no comment.
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Principalmente su MicroMosso, ogni tanto su Usefilm o Fotocommunity, ma ho rallentato non ho più tempo. Qualcosa metto sul mio Blog dove ogni tanto fotoracconto uno dei miei scatti, proprio perché mi piace molto scrivere: http://blog.libero.it/FiorellaLamnidis/
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Mah... mica è facile sai... Credo e sostengo che la tecnica sia fondamentale ormai è appurato, io sono una che fotografa con il cuore come si suol dire... Ecco mi sento di dire di seguire anche il cuore, altrimenti uno scatto può essere tecnicamente sì perfetto ma freddo e non comunicare un bel nulla.
Potrei definirmi 'Fotografa del Sabato e della Domenica' visto che sono i giorni in cui esco per fotografare, ma mi piace definirmi anche 'Fotografa per passione', una grande e travolgente passione.
Quando hai iniziato a fotografare?
Da piccolissima cominciavo a maneggiare l'analogica di mio padre e una vecchia 8mm con la quale mi divertivo a fare filmati, una vecchia Mouvinet Ikon Zeiss che custodisco ancora gelosamente; la passione è seguita negli anni, con alti e bassi e interruzioni varie, per riesplodere a tutta forza circa 4 anni fa.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Ho sempre cercato, sin da giovane, i volti delle persone per strada, quelli che chiamano scatti rubati, credo sia il genere che mi rispecchia di più. Amo leggere e capire tra le righe/rughe del viso e negli occhi delle persone che riprendo all'improvviso, o instaurando precedentemente un dialogo. Amo moltissimo le street, le istantanee insomma.
Hai fatto qualche corso di fotografia?
No, non ho mai avuto né la possibilità e né il tempo purtroppo. Leggo ogni tanto qualche rivista del settore, o seguo qualche corso di Fotografia in Internet, ce ne sono tanti volendo.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Lo so sarà scontato, ma Cartier Bresson è il mio mito! A seguire Robert Capa, Salgado, Erwitt... Del presente devo dire che apprezzo molto la genialità di Galimberti con le sue polaroid, Sellerio lo adoro, Berengo Gardin e in ultimo Paolo Pellegrin, che ritengo essere uno dei più grandi reportagisti italiani all'opera ora come ora.
Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
La mia prima "vera" macchina fotografica è stata una gloriosa Nikon FM con la quale, per anni, ho fatto quintali di fotografie e diapositive, fino a che non me l'hanno rubata insieme a tutti gli obbiettivi.
Sono passata ad una Konica, in seguito ad una Yashica che ho ancora, poi una compattina da poche lire fino a passare nel 2006 alla mia prima Nikon D50, ho anche una Nikon F801 con focale 70/210 f5,6 regalatami da due grandi amici, che ogni tanto uso, e da poco sono passata alla D80. Come obbiettivi ho il 70/300 VR f5,6, un 55/200 e un 18/135 tutti Nikon, e un 50mm Sigma f2,8.
Quali sono gli scatti ai quali sei particolarmente legata?
Ci sono due scatti a cui sono molto legata, uno è "Donna Cristina", il mio primo ritratto in assoluto con la fiammante D50, di una dolcissima nonnina incontrata in antico paesino sui monti del Cilento.
Ho passato qualche ora a parlare con lei e poi le ho chiesto, con molta titubanza, di poterle fare un ritratto, mi ha detto di si, uno scatto unico e solo, ma che mi ha dato soddisfazione e non dimenticherò mai quella bellissima Donna.
L'altro: "Pensieri che scorrono nel tempo", uno scatto unico 'rubatissimo' e che per moltissimi mesi mi ha lasciato il segno, chiedendomi sempre perché mi turbasse tanto.
Ci sono arrivata dopo molto tempo... ma qui mi fermo, è una questione intima e personale, che ho rivissuto lì davanti ai miei occhi.
Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Sinceramente progetti attuali, a parte mandare avanti la seconda Mostra di MicroMosso che a giorni partirà, non ne ho e nemmeno futuri a dire il vero. Sono in un momento di stallo fotografico.
Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Si, ho partecipato con 4 fotografie ad una mega collettiva che si è svolta a Losanna nel Museo della Fotografia (Museo Elisee) e che è durata due mesi e mezzo, e poi la collettiva di MicroMosso l'anno scorso con una delle mie 2 foto preferite (ma a colori stavolta) e quella di quest'anno. Per una personale non saprei, la sogno ma non mi ritengo all'altezza ora come ora.
Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Si, una volta l'amico Luca Bettosini mi ha dedicato 2 pagine nella sua rivista "Vivere la Montagna"; aveva creduto in me, ma ancora usavo la compattina.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Mah, guarda, tutto il tempo che posso, non esco mai senza macchina fotografica è più forte di me.
Raccontaci qualche episodio curioso o simpatico legati alla tua esperienza.
Uno davvero 'Fantozziano' agli esordi della mia passione. A 17 anni con il primo stipendio, mi fiondo a comprare la mia prima Nikon, essendo all'oscuro di tutto. Il negoziante mi disse: "solo corpo?" io dissi "si si grazie". Tornata a casa e aperta la scatola mi vedo quel buco in mezzo alla macchina e dico "cavolo è rotta!". Torno e non dimenticherò mai la faccia del negoziante appena mi ha visto entrare, incredibile!
Un altro, più triste direi... mi trovavo a fare un "passo" tra i monti della ex Yugoslavia, circa nemmeno un anno dopo la fine della guerra, con il mio camper. Passavo tra villaggi musulmani fantasma, tutto distrutto, tutti morti, solo militari, milizia in giro insomma. Ad un certo punto decido di entrare in una delle case lungo la strada, con il rischio pure di essere scoperta e fucilata sul posto, tra l'altro. Porto con me la telecamera e la macchina fotografica, che non ho mai usato! Quello che ho visto là dentro non si può raccontare, si deve solo vedere o vivere, mi sono solo detta: no, non sarò mai una fotografa d'assalto o da reportage, la mia forte sensibilità non me lo permetterebbe!
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Di alcuni penso che se li avessi scattati ora con più esperienza sarebbero stati davvero molto belli, di altri... no comment.
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Principalmente su MicroMosso, ogni tanto su Usefilm o Fotocommunity, ma ho rallentato non ho più tempo. Qualcosa metto sul mio Blog dove ogni tanto fotoracconto uno dei miei scatti, proprio perché mi piace molto scrivere: http://blog.libero.it/FiorellaLamnidis/
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Mah... mica è facile sai... Credo e sostengo che la tecnica sia fondamentale ormai è appurato, io sono una che fotografa con il cuore come si suol dire... Ecco mi sento di dire di seguire anche il cuore, altrimenti uno scatto può essere tecnicamente sì perfetto ma freddo e non comunicare un bel nulla.
Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Ringrazio te Libero per questo piccolo spazio che mi hai dato (anche se sono stra-sicura suggerito). Ringrazio tutti gli Amici che fedelmente gravitano tutti i giorni in MicroMosso apportando il loro contributo e permettendo al sito di crescere sempre meglio. Ringrazio tutto lo Staff collaborativo di MicroMosso che oltretutto sono dei grandi Amici oltre che nel web anche nella realtà per fortuna!
E in ultimo, ma non ultimo, Torkio admin di MicroMosso con il quale, sin dal primo mattone tirato giù, collaboro per l'andamento del sito.
Grazie a tutti insomma!
Leggi l'intervista anche su: Fotografi nel Web
Ringrazio te Libero per questo piccolo spazio che mi hai dato (anche se sono stra-sicura suggerito). Ringrazio tutti gli Amici che fedelmente gravitano tutti i giorni in MicroMosso apportando il loro contributo e permettendo al sito di crescere sempre meglio. Ringrazio tutto lo Staff collaborativo di MicroMosso che oltretutto sono dei grandi Amici oltre che nel web anche nella realtà per fortuna!
E in ultimo, ma non ultimo, Torkio admin di MicroMosso con il quale, sin dal primo mattone tirato giù, collaboro per l'andamento del sito.
Grazie a tutti insomma!
Leggi l'intervista anche su: Fotografi nel Web
ma si vede che ha come riferimento il pellegrin...così non crescerai mai cara mia...un po di apertura mentale non ti farebbe poi male! Pellegrin il falso , la negazione dell'atto fotografico e della sua ontologia.
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