Maurizio Cintioli: chi è?
Per molti anni fotografo per professione poi, dopo una "pausa di riflessione" lunga 3 o 4 anni durante la quale non ho più preso in mano una macchina fotografica, fotografo per passione e ricerca. Grazie all’incontro con Carlo Gallerati, titolare della Galleria Gallerati di Roma ho iniziato a vedere la fotografia in un modo che non avevo mai considerato prima. Mi sono avvicinato all’arte contemporanea e alla fotografia non più come mondo a se, ma come mezzo espressivo al pari della pittura, della scultura e della video arte. Da lì le prime mostre e i primi riconoscimenti per i miei lavori.
Quando hai iniziato a fotografare?
Veramente tanti anni fa. Verso i 15 anni (ora ho 44 anni) ricordo la prima Kodak Instamatic poi la prima reflex, una Praktica ltl 3 e le prime esperienze in camera oscura da autodidatta.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Il mio soggetto preferito sono le persone, la gente e il loro tempo libero. Organizzo sempre i miei lavori per serie, la foto singola non mi interessa. Un aspetto molto importante e che spesso assorbe la maggior parte del tempo che dedico alla fotografia è la progettazione. Prima cerco di "mettere a fuoco" quello che voglio comunicare e come lo voglio trasmettere, poi passo alla realizzazione vera e propria.
Hai fatto qualche corso di fotografia?
Ho frequentato il corso triennale superiore di fotografia all’Istituto Europeo di Design di Roma nel lontano triennio 1985/1988.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Mi piace molto osservare il lavoro di altri fotografi, anche sconosciuti. In questo internet è un mezzo perfetto. Tra i fotografi del passato apprezzo molto per motivi diversi: Diane Arbus, Robert Frank, Edward Weston, Eugène Atget, Walker Evans, Mario Giacomelli. Tra i contemporanei, primo fra tutti Massimo Vitali. Poi Desiree Dolron, Sarah Moon, Olivo Barbieri e Lorenzo Cicconi Massi.
Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Non dò molta importanza all’attrezzatura. Utilizzo il mezzo che penso possa rendere nel modo migliore il concetto che voglio trasmettere. Se sapessi dipingere userei i pennelli. Attualmente comunque utilizzo esclusivamente fotocamere digitali. Un aspetto importante del mio lavoro è quello della post-produzione per la quale utilizzo photoshop.
Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legato?
Qualche tempo fa, avevo in mente di realizzare una serie fotografica che avesse per tema "l’attesa". Ho avuto la fortuna di imbattermi, in un parco divertimenti in Florida, in un’immensa piscina dove la gente più diversa, attendeva l’arrivo dell’onda artificiale che veniva prodotta a tempi prestabiliti. Sono subito corso a prendere la macchina fotografica, ho cercato un punto d’osservazione adatto ed ho iniziato a scattare.
La serie completa e la recensione di Emanuela Costantini.
Per molti anni fotografo per professione poi, dopo una "pausa di riflessione" lunga 3 o 4 anni durante la quale non ho più preso in mano una macchina fotografica, fotografo per passione e ricerca. Grazie all’incontro con Carlo Gallerati, titolare della Galleria Gallerati di Roma ho iniziato a vedere la fotografia in un modo che non avevo mai considerato prima. Mi sono avvicinato all’arte contemporanea e alla fotografia non più come mondo a se, ma come mezzo espressivo al pari della pittura, della scultura e della video arte. Da lì le prime mostre e i primi riconoscimenti per i miei lavori.
Quando hai iniziato a fotografare?
Veramente tanti anni fa. Verso i 15 anni (ora ho 44 anni) ricordo la prima Kodak Instamatic poi la prima reflex, una Praktica ltl 3 e le prime esperienze in camera oscura da autodidatta.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Il mio soggetto preferito sono le persone, la gente e il loro tempo libero. Organizzo sempre i miei lavori per serie, la foto singola non mi interessa. Un aspetto molto importante e che spesso assorbe la maggior parte del tempo che dedico alla fotografia è la progettazione. Prima cerco di "mettere a fuoco" quello che voglio comunicare e come lo voglio trasmettere, poi passo alla realizzazione vera e propria.
Hai fatto qualche corso di fotografia?
Ho frequentato il corso triennale superiore di fotografia all’Istituto Europeo di Design di Roma nel lontano triennio 1985/1988.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Mi piace molto osservare il lavoro di altri fotografi, anche sconosciuti. In questo internet è un mezzo perfetto. Tra i fotografi del passato apprezzo molto per motivi diversi: Diane Arbus, Robert Frank, Edward Weston, Eugène Atget, Walker Evans, Mario Giacomelli. Tra i contemporanei, primo fra tutti Massimo Vitali. Poi Desiree Dolron, Sarah Moon, Olivo Barbieri e Lorenzo Cicconi Massi.
Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Non dò molta importanza all’attrezzatura. Utilizzo il mezzo che penso possa rendere nel modo migliore il concetto che voglio trasmettere. Se sapessi dipingere userei i pennelli. Attualmente comunque utilizzo esclusivamente fotocamere digitali. Un aspetto importante del mio lavoro è quello della post-produzione per la quale utilizzo photoshop.
Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legato?
Qualche tempo fa, avevo in mente di realizzare una serie fotografica che avesse per tema "l’attesa". Ho avuto la fortuna di imbattermi, in un parco divertimenti in Florida, in un’immensa piscina dove la gente più diversa, attendeva l’arrivo dell’onda artificiale che veniva prodotta a tempi prestabiliti. Sono subito corso a prendere la macchina fotografica, ho cercato un punto d’osservazione adatto ed ho iniziato a scattare.
La serie completa e la recensione di Emanuela Costantini.
Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Ho terminato di realizzare da un paio di mesi una serie "Tempus Fugit" che mi ha molto coinvolto emotivamente. E’ stata quasi terapeutica ed è servita ad interrogarmi sul tempo che trascorre e sulle fasi della nostra vita.
E’ stata premiata alla settimana della fotografia che si è svolta nel mese di agosto a Castelnuovo di Garfagnana. In questo momento sto lavorando ad un’altra serie, "moltitudini" che analizza il rapporto delle persone con lo spazio e la mutevolezza delle folle.
Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di esporre in personali e collettive. Tra le personali mi piace ricordare:
febbraio 2008 - Mostra personale "ALTROVE" presso l'Atelier 35 di Roma.
marzo 2007 - Mostra personale "Walking around" presso la Galleria ZEROUNO di Barletta.
febbraio-marzo 2006 - Mostra personale "On the rocks" presso la Galleria ZUMA di Torino.
Tra le collettive:
settembre 2008 - Arte al centoXcento - rassegna d'arte contemporanea presso la Galleria Ottagoni di Roma.
dicembre 2007 - 06_FUORI2 mostra collettiva d'arte contemporanea presso la Galleria Gallerati di Roma.
novembre 2007 - Mostra collettiva "Il Fotogramma" presso il Caffè Letterario di Roma.
ottobre 2007 - Mostra collettiva d'arte contemporanea "Uncomfortable Landscapes" presso la PRIMO PIANO LIVINGALLERY di Lecce.
Dal 23 ottobre esporrò a Milano al Palazzo della Permanente nella collettiva degli artisti finalisti del Premio Arte 2008 indetto dalla rivista ARTE di Mondadori.
Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Sono stato pubblicato tra l’altro su:
ARTE - Mondadori Editore settembre 2008
Foto Cult ottobre 2007
Repubblica.it
Ho terminato di realizzare da un paio di mesi una serie "Tempus Fugit" che mi ha molto coinvolto emotivamente. E’ stata quasi terapeutica ed è servita ad interrogarmi sul tempo che trascorre e sulle fasi della nostra vita.
E’ stata premiata alla settimana della fotografia che si è svolta nel mese di agosto a Castelnuovo di Garfagnana. In questo momento sto lavorando ad un’altra serie, "moltitudini" che analizza il rapporto delle persone con lo spazio e la mutevolezza delle folle.
Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di esporre in personali e collettive. Tra le personali mi piace ricordare:
febbraio 2008 - Mostra personale "ALTROVE" presso l'Atelier 35 di Roma.
marzo 2007 - Mostra personale "Walking around" presso la Galleria ZEROUNO di Barletta.
febbraio-marzo 2006 - Mostra personale "On the rocks" presso la Galleria ZUMA di Torino.
Tra le collettive:
settembre 2008 - Arte al centoXcento - rassegna d'arte contemporanea presso la Galleria Ottagoni di Roma.
dicembre 2007 - 06_FUORI2 mostra collettiva d'arte contemporanea presso la Galleria Gallerati di Roma.
novembre 2007 - Mostra collettiva "Il Fotogramma" presso il Caffè Letterario di Roma.
ottobre 2007 - Mostra collettiva d'arte contemporanea "Uncomfortable Landscapes" presso la PRIMO PIANO LIVINGALLERY di Lecce.
Dal 23 ottobre esporrò a Milano al Palazzo della Permanente nella collettiva degli artisti finalisti del Premio Arte 2008 indetto dalla rivista ARTE di Mondadori.
Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Sono stato pubblicato tra l’altro su:
ARTE - Mondadori Editore settembre 2008
Foto Cult ottobre 2007
Repubblica.it
Inoltre nel periodo in cui facevo il fotografo professionista ho pubblicato su molte riviste e giornali nazionali.
Tra i riconoscimenti ricevuti:
ottobre 2008 - Premio Arte 2008 - Finalista Premio Arte
agosto 2008 - Portfolio dell'Ariosto 2008 - settimana della fotografia Castelnuovo di Garfagnana - Artista Segnalato.
novembre 2007 - XII Rassegna d'Arte Contemporanea SATURARTE - Artista Segnalato.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Non abbastanza o almeno non quanto vorrei. Quando lo faccio però mi sento molto bene.
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Penso sempre che avrei potuto fare di meglio. Se potessi lascerei sempre le mie serie "in progress" per poterle migliorare. Mi rendo però conto che ad un certo punto per andare oltre occorre chiudere certi discorsi e dedicarsi ad altri temi.
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
http://www.mauriziocintioli.it
http://www.flickr.com/photos/maufoto64
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Non mi ritengo nella posizione di dispensare consigli. Credo però che come in ogni attività che si inizia, bisognerebbe avere umiltà, essere molto esigenti con se stessi ed ascoltare i commenti e le critiche che possono venir mosse al proprio lavoro.
Tra i riconoscimenti ricevuti:
ottobre 2008 - Premio Arte 2008 - Finalista Premio Arte
agosto 2008 - Portfolio dell'Ariosto 2008 - settimana della fotografia Castelnuovo di Garfagnana - Artista Segnalato.
novembre 2007 - XII Rassegna d'Arte Contemporanea SATURARTE - Artista Segnalato.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Non abbastanza o almeno non quanto vorrei. Quando lo faccio però mi sento molto bene.
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Penso sempre che avrei potuto fare di meglio. Se potessi lascerei sempre le mie serie "in progress" per poterle migliorare. Mi rendo però conto che ad un certo punto per andare oltre occorre chiudere certi discorsi e dedicarsi ad altri temi.
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
http://www.mauriziocintioli.it
http://www.flickr.com/photos/maufoto64
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Non mi ritengo nella posizione di dispensare consigli. Credo però che come in ogni attività che si inizia, bisognerebbe avere umiltà, essere molto esigenti con se stessi ed ascoltare i commenti e le critiche che possono venir mosse al proprio lavoro.
Fotografie: © Maurizio Cintioli
Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Una persona che devo sicuramente ringraziare è mia moglie. Ci siamo conosciuti in una scuola di fotografia. Le mi ha sempre spronato e consigliato nel migliore dei modi. Quando ho in mente un portfolio, le prime foto vengono sempre sottoposte al suo giudizio. Ho estrema fiducia nelle sue capacità critiche; se il progetto non la convince, sicuramente c’è qualche punto da migliorare e da realizzare in modo più efficace.
Una persona che devo sicuramente ringraziare è mia moglie. Ci siamo conosciuti in una scuola di fotografia. Le mi ha sempre spronato e consigliato nel migliore dei modi. Quando ho in mente un portfolio, le prime foto vengono sempre sottoposte al suo giudizio. Ho estrema fiducia nelle sue capacità critiche; se il progetto non la convince, sicuramente c’è qualche punto da migliorare e da realizzare in modo più efficace.
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