Omar Biagi: chi è?
Ho 29 anni, vivo e lavoro a Pietrasanta (LU), dove sono nato. Ho tante passioni e sempre poco tempo libero a disposizione... Mi dedico alla fotografia per una mia innata necessità di creare qualcosa attraverso l’immagine. Non riesco a farne a meno.
Quando hai iniziato a fotografare?
I puristi della fotografia storceranno un po’ il naso, ma pazienza... Ho iniziato a fotografare nel momento in cui non ho avuto più il tempo materiale di dipingere, mia altra passione. Sebbene partano da premesse diametralmente opposte, credo che pittura e fotografia siano molto simili, due modi diversi di esprimere lo stesso concetto. Adesso la fotografia mi ha preso completamente, ma non escludo di tornare a dipingere, o magari di riuscire a trovare un punto di contatto fra le due cose... chissà.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Non mi interessano i generi, non sopporto le categorie e le definizioni, non posso farci niente... nel momento in cui mi sento in qualche modo incasellato, immediatamente cambio direzione. Non so se sia un pregio o un difetto, ma sono fatto così anche nella vita di tutti i giorni. Ciò che veramente mi interessa è lo stile, la personalità. Nel campo artistico si è già visto, fatto, distrutto e ricostruito tutto, l’unico elemento di novità possibile è l’artista stesso, la sua sensibilità d’interpretazione, la sua diversità rispetto alle altre persone. Sia chiaro, non mi ritengo certo un artista, ci mancherebbe, ma credo che chiunque si avvicini alla fotografia o a qualunque altro "hobby creativo", debba avere l’arte come fine ultimo, come obiettivo ben chiaro in mente, come traguardo finale. Riuscire a raggiungerlo, poi, è un altro paio di maniche. Infine mi appassiona la sintesi, intesa non solo come forma ma anche come stile. Vorrei essere in grado di eliminare tutto ciò che è superfluo, tutti gli elementi che non sono necessari, ma credo di essere ancora molto lontano dal riuscirci. Comunque, per tornare alla domanda, ultimamente mi sto divertendo a realizzare scatti a lunga esposizione, diciamo che sto prendendo confidenza con questa tecnica che mi piacerebbe estendere ad usi un po’ diversi dal solito.
Hai fatto qualche corso di fotografia?
Molti fotografi e fotoamatori sembrano quasi vergognarsi di aver fatto un corso di fotografia, come se fosse una macchia sul proprio curriculum... chi invece è riuscito a scamparlo, afferma con orgoglio di essere immacolatamente autodidatta! Io ho fatto un corso base di fotografia che mi è servito molto, soprattutto ad apprendere la tecnica, dato che tenevo in mano una reflex senza avere la benché minima idea di cosa fosse un diaframma... Poi è chiaro che si cresce di più con l’esperienza, con il confronto e, soprattutto, con la passione, ma la fotografia è un’arte che presuppone l’utilizzo di alcuni mezzi tecnici e, visto che la tecnica a me non è mai piaciuta, ben venga chi sa insegnarmi qualcosa! Tra l’altro ho in programma di partecipare ad un altro corso, più specifico ed intensivo, che inizierò a breve, speriamo che dia i suoi frutti.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Touché, sono un ignorante. Ovviamente conosco i soliti grandissimi nomi, ma poco di più... diciamo che mi piacerebbe avere l’occhio di Erwitt!!!
Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Ho iniziato con una Canon 350D e da poco sono passato alla 50D. A livello di ottiche uso prevalentemente un Canon 17-55 F/2.8, un Sigma 10-20 e più saltuariamente un 70-300 Sigma ed un fisheye, sempre Sigma. Ho anche una vecchia Polaroid EE33 con tanto di pellicole VIVA assolutamente scadute, ma onestamente non sono mai riuscito a tirarci fuori niente di buono! Comunque non demordo...
Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legato?
Beh, indubbiamente questo. Uno dei miei primi scatti, probabilmente un colpo di fortuna del principiante che mi ha dato alcune piccole soddisfazioni e che, soprattutto, per la prima volta mi ha regalato quella meravigliosa sensazione che si prova quando dopo il clic dell’otturatore ci si rende conto di aver fatto qualcosa di speciale. Ho visto di recente un’intervista a Gianni Berengo Gardin, in cui parla di quel momento come di un "piccolo amplesso", ottima definizione.
Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Voglio imparare e migliorare. Ho tante lacune, non solo tecniche, su cui voglio lavorare. E poi voglio trovare una strada, sto ancora prendendo confidenza con la fotografia, sono carico di informazioni che sto digerendo e metabolizzando. Vorrei riuscire a liberarmi di un po’ di zavorra e cominciare a "creare".
Molti fotografi e fotoamatori sembrano quasi vergognarsi di aver fatto un corso di fotografia, come se fosse una macchia sul proprio curriculum... chi invece è riuscito a scamparlo, afferma con orgoglio di essere immacolatamente autodidatta! Io ho fatto un corso base di fotografia che mi è servito molto, soprattutto ad apprendere la tecnica, dato che tenevo in mano una reflex senza avere la benché minima idea di cosa fosse un diaframma... Poi è chiaro che si cresce di più con l’esperienza, con il confronto e, soprattutto, con la passione, ma la fotografia è un’arte che presuppone l’utilizzo di alcuni mezzi tecnici e, visto che la tecnica a me non è mai piaciuta, ben venga chi sa insegnarmi qualcosa! Tra l’altro ho in programma di partecipare ad un altro corso, più specifico ed intensivo, che inizierò a breve, speriamo che dia i suoi frutti.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Touché, sono un ignorante. Ovviamente conosco i soliti grandissimi nomi, ma poco di più... diciamo che mi piacerebbe avere l’occhio di Erwitt!!!
Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Ho iniziato con una Canon 350D e da poco sono passato alla 50D. A livello di ottiche uso prevalentemente un Canon 17-55 F/2.8, un Sigma 10-20 e più saltuariamente un 70-300 Sigma ed un fisheye, sempre Sigma. Ho anche una vecchia Polaroid EE33 con tanto di pellicole VIVA assolutamente scadute, ma onestamente non sono mai riuscito a tirarci fuori niente di buono! Comunque non demordo...
Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legato?
Beh, indubbiamente questo. Uno dei miei primi scatti, probabilmente un colpo di fortuna del principiante che mi ha dato alcune piccole soddisfazioni e che, soprattutto, per la prima volta mi ha regalato quella meravigliosa sensazione che si prova quando dopo il clic dell’otturatore ci si rende conto di aver fatto qualcosa di speciale. Ho visto di recente un’intervista a Gianni Berengo Gardin, in cui parla di quel momento come di un "piccolo amplesso", ottima definizione.
Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Voglio imparare e migliorare. Ho tante lacune, non solo tecniche, su cui voglio lavorare. E poi voglio trovare una strada, sto ancora prendendo confidenza con la fotografia, sono carico di informazioni che sto digerendo e metabolizzando. Vorrei riuscire a liberarmi di un po’ di zavorra e cominciare a "creare".
Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Ho partecipato solo alla collettiva "Scatti dal Web" organizzata dal Circolo MicroMosso e tenutasi a Lucca nel 2008 e nel 2009. Sinceramente non mi sento pronto per niente di più impegnativo, sono ancora lontano dal sentirmi di esporre qualcosa in più di pochi singoli scatti.
Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Beh... Ho avuto tanti complimenti! Battute a parte, no, nessun premio o riconoscimento. Però lo scorso anno una rivista fotografica ha scritto un articoletto in occasione della mostra sopracitata ed ha scelto la mia foto a corredo del testo. E’ stata una gradita sorpresa! Lo stesso scatto è stato pubblicato su un libretto che raccoglie le migliori 20 fotografie in 5 anni di vita di un sito di fotografia che frequento.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
E’ difficile dirlo, diciamo che lo faccio ogni volta che ne sento il bisogno...
Raccontaci un episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Non ho episodi particolari da raccontare, ma diciamo che ho notato che quando si ha una macchina fotografica in mano, si può esser visti con diffidenza oppure si possono aprire tante porte e la differenza dipende dalla nostra capacità di interagire, di capire dove si può osare e dove invece bisogna fermarsi. Bisogna stare sul confine tra la timidezza e la sfacciataggine! Io di solito sono timido, ma ad esempio una volta mentre stavo fotografando l’installazione di una mostra in Piazza Duomo a Pietrasanta, mi ha notato la figlia dello scultore, mi sono fermato a parlare con lei che mi ha chiesto di inviarle le fotografie. Io l’ho fatto, le sono piaciute e per ringraziarmi mi ha invitato all’inaugurazione della mostra e mi ha regalato un bel catalogo.
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Dipende. Innanzitutto c’è da dire che fotografo da poco, quindi i "vecchi scatti" non sono poi così vecchi... comunque alcuni mi piacciono ancora, anche se mi rendo conto che oggi avrei potuto farli meglio, mentre altri non voglio proprio neanche vederli! In ogni caso la cosa importante sarebbe fare in modo che il tuo ultimo scatto ti piaccia sempre di più di quello precedente. Molto più facile a dirsi che a farsi!
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
MicroMosso, MaxArtis e photo4u, sono i forum che frequento maggiormente, oltre alle mie pagine su Facebook.
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Io sono un dilettante, non mi sento di dire niente di più che "buon divertimento" e... frequentate i forum, i corsi che volete, confrontatevi con chiunque, ma non dimenticate mai di guardare le fotografie dei grandi. Il vero riferimento sono i fotografi che hanno fatto la storia, anche se a volte ti fanno venir voglia di chiudere la macchina in un cassetto e cambiare hobby.
Fotografie: © Omar Biagi
Ho partecipato solo alla collettiva "Scatti dal Web" organizzata dal Circolo MicroMosso e tenutasi a Lucca nel 2008 e nel 2009. Sinceramente non mi sento pronto per niente di più impegnativo, sono ancora lontano dal sentirmi di esporre qualcosa in più di pochi singoli scatti.
Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Beh... Ho avuto tanti complimenti! Battute a parte, no, nessun premio o riconoscimento. Però lo scorso anno una rivista fotografica ha scritto un articoletto in occasione della mostra sopracitata ed ha scelto la mia foto a corredo del testo. E’ stata una gradita sorpresa! Lo stesso scatto è stato pubblicato su un libretto che raccoglie le migliori 20 fotografie in 5 anni di vita di un sito di fotografia che frequento.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
E’ difficile dirlo, diciamo che lo faccio ogni volta che ne sento il bisogno...
Raccontaci un episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Non ho episodi particolari da raccontare, ma diciamo che ho notato che quando si ha una macchina fotografica in mano, si può esser visti con diffidenza oppure si possono aprire tante porte e la differenza dipende dalla nostra capacità di interagire, di capire dove si può osare e dove invece bisogna fermarsi. Bisogna stare sul confine tra la timidezza e la sfacciataggine! Io di solito sono timido, ma ad esempio una volta mentre stavo fotografando l’installazione di una mostra in Piazza Duomo a Pietrasanta, mi ha notato la figlia dello scultore, mi sono fermato a parlare con lei che mi ha chiesto di inviarle le fotografie. Io l’ho fatto, le sono piaciute e per ringraziarmi mi ha invitato all’inaugurazione della mostra e mi ha regalato un bel catalogo.
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Dipende. Innanzitutto c’è da dire che fotografo da poco, quindi i "vecchi scatti" non sono poi così vecchi... comunque alcuni mi piacciono ancora, anche se mi rendo conto che oggi avrei potuto farli meglio, mentre altri non voglio proprio neanche vederli! In ogni caso la cosa importante sarebbe fare in modo che il tuo ultimo scatto ti piaccia sempre di più di quello precedente. Molto più facile a dirsi che a farsi!
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
MicroMosso, MaxArtis e photo4u, sono i forum che frequento maggiormente, oltre alle mie pagine su Facebook.
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Io sono un dilettante, non mi sento di dire niente di più che "buon divertimento" e... frequentate i forum, i corsi che volete, confrontatevi con chiunque, ma non dimenticate mai di guardare le fotografie dei grandi. Il vero riferimento sono i fotografi che hanno fatto la storia, anche se a volte ti fanno venir voglia di chiudere la macchina in un cassetto e cambiare hobby.
Fotografie: © Omar Biagi
Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Un ringraziamento d’obbligo va sicuramente a Francesca, la mia fidanzata (che sposerò l’anno prossimo, questo è un annuncio ufficiale!!), perché mi incoraggia nelle mie passioni e non si lascia troppo prendere dallo sconforto quando mi viene una nuova fissa!
Un ringraziamento d’obbligo va sicuramente a Francesca, la mia fidanzata (che sposerò l’anno prossimo, questo è un annuncio ufficiale!!), perché mi incoraggia nelle mie passioni e non si lascia troppo prendere dallo sconforto quando mi viene una nuova fissa!
Leggi l'intervista anche su: Fotografi nel Web
Grande omar... E pensare che ti ho quasi odiato quando vidi la foto delle toilettes...
RispondiEliminama dai! odiato addirittura? :D
RispondiEliminachi sei??
omar