Giulietta Mora: chi è?
Sono un’amante dell’arte in genere, ho avuto sin da piccola questo imprinting grazie a mio padre che con l’arte ha avuto sempre a che fare, in quanto era un apprezzato e abile fondatore di bronzo. I miei occhi hanno ammirati pregevoli sculture di ogni specie. In questi brevi anni di approccio con la reflex ho avuto qualche piccolo incarico e devo dire che lo ho affrontato dapprima con paure e titubanze, e dopo, avendo visto i risultati, mi sono incoraggiata. Penso che tramite la fotografia si possa esprimere tutta la sensibilità che un essere umano abbia nel profondo del cuore. Inoltre, sostengo che sono una che fotografa soprattutto per passione. Sono profondamente innamorata della fotografia e vorrei avere più tempo per dedicarmici.
Quando hai iniziato a fotografare?
Mi sono avvicinata alla fotografia “seria” da appena sette anni. Prima ero più appassionata al video e, se si escludono i compleanni e le festività, non avevo mai fotografato con particolare impegno, fino al momento di un viaggio negli USA, quando ho ricevuto in regalo una Canon Powershot S5IS. Anche se i parchi americani si prestarono molto a fare delle foto diverse dal solito, ad uscire dal banale, per me i miei primi scatti erano soltanto delle belle foto e niente di più. E’ stato poi l’incoraggiamento degli amici a spingermi ad un maggiore impegno. Per farmi una sorpresa, un’amica inviò delle mie foto a un sito online e mi spinse a iscrivermi a un fotoclub virtuale. Furono i commenti lusinghieri e incoraggianti dei vari soci a farmi rendere conto che gli apprezzamenti che ricevevo da coloro che mi stavano vicino non erano solo frutto della loro amicizia. Il passo successivo fu l’iscrizione a MicroMosso, dove ho trovato un bellissimo ambiente e molti autori parecchio bravi da cui imparare.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Senza volere criticare e senza nulla togliere alla bravura di chi passa una vita intera fotografando la stessa tipologia di soggetto (macro, ritratto, nudo, ecc.), a me piace provare un po' con tutto. Sono in una fase in cui amo sfidare me stessa sperimentando generi diversi. Anche se mi sento più portata al reportage, adoro fotografare i paesaggi e la natura in genere, gli eventi live e la gente. Il mio soggetto preferito sono infatti le persone, in particolare le donne, che tra le foto presentate su MM sono il soggetto più frequente. Ho avuto la possibilità di fare diversi viaggi che mi hanno offerto molti spunti per realizzare delle foto di mio gusto ed apprezzate anche dagli amici fotograficamente più evoluti. Dico ciò perchè il viaggiare mi ha permesso di capire meglio cosa amo di più riprendere. L'ambito in cui mi sento più portata sono i ritratti e i ritratti ambientati e, come accennavo, credo di dare il massimo quando i miei soggetti sono le donne. Naturalmente non fotografo solo in occasione dei viaggi. [...]
Sono un’amante dell’arte in genere, ho avuto sin da piccola questo imprinting grazie a mio padre che con l’arte ha avuto sempre a che fare, in quanto era un apprezzato e abile fondatore di bronzo. I miei occhi hanno ammirati pregevoli sculture di ogni specie. In questi brevi anni di approccio con la reflex ho avuto qualche piccolo incarico e devo dire che lo ho affrontato dapprima con paure e titubanze, e dopo, avendo visto i risultati, mi sono incoraggiata. Penso che tramite la fotografia si possa esprimere tutta la sensibilità che un essere umano abbia nel profondo del cuore. Inoltre, sostengo che sono una che fotografa soprattutto per passione. Sono profondamente innamorata della fotografia e vorrei avere più tempo per dedicarmici.
Quando hai iniziato a fotografare?
Mi sono avvicinata alla fotografia “seria” da appena sette anni. Prima ero più appassionata al video e, se si escludono i compleanni e le festività, non avevo mai fotografato con particolare impegno, fino al momento di un viaggio negli USA, quando ho ricevuto in regalo una Canon Powershot S5IS. Anche se i parchi americani si prestarono molto a fare delle foto diverse dal solito, ad uscire dal banale, per me i miei primi scatti erano soltanto delle belle foto e niente di più. E’ stato poi l’incoraggiamento degli amici a spingermi ad un maggiore impegno. Per farmi una sorpresa, un’amica inviò delle mie foto a un sito online e mi spinse a iscrivermi a un fotoclub virtuale. Furono i commenti lusinghieri e incoraggianti dei vari soci a farmi rendere conto che gli apprezzamenti che ricevevo da coloro che mi stavano vicino non erano solo frutto della loro amicizia. Il passo successivo fu l’iscrizione a MicroMosso, dove ho trovato un bellissimo ambiente e molti autori parecchio bravi da cui imparare.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Senza volere criticare e senza nulla togliere alla bravura di chi passa una vita intera fotografando la stessa tipologia di soggetto (macro, ritratto, nudo, ecc.), a me piace provare un po' con tutto. Sono in una fase in cui amo sfidare me stessa sperimentando generi diversi. Anche se mi sento più portata al reportage, adoro fotografare i paesaggi e la natura in genere, gli eventi live e la gente. Il mio soggetto preferito sono infatti le persone, in particolare le donne, che tra le foto presentate su MM sono il soggetto più frequente. Ho avuto la possibilità di fare diversi viaggi che mi hanno offerto molti spunti per realizzare delle foto di mio gusto ed apprezzate anche dagli amici fotograficamente più evoluti. Dico ciò perchè il viaggiare mi ha permesso di capire meglio cosa amo di più riprendere. L'ambito in cui mi sento più portata sono i ritratti e i ritratti ambientati e, come accennavo, credo di dare il massimo quando i miei soggetti sono le donne. Naturalmente non fotografo solo in occasione dei viaggi. [...]
L'intervista continua su Fotografi nel Web
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