Giovedì 1 giugno 2012 al Palazzo del Duca e alla galleria Arearte di Senigallia inaugura "Sotto la pelle del reale" mostra su Mario Giacomelli.
La mostra (1/28 giugno 2012, Palazzo del Duca e galleria Arearte, Senigallia) nasce come approfondimento di un discorso innovativo su Giacomelli affrontato per la prima volta nel libro "Mario Giacomelli. Sotto la pelle del reale", co-curato da Katiuscia Biondi Giacomelli, Catia Zucchetti e Marina Itolli, ed. 24OreCultura 2011, libro la cui prefazione porta la firma, non a caso, del grande critico d’arte Achille Bonito Oliva, e che segna un nuovo modo di presentare e guardare Giacomelli, uno dei più famosi fotografi al mondo e di cui paradossalmente restano sconosciuti aspetti fondamentali della sua produzione.
Le fotografie esposte (una selezione delle immagini presentate per la prima volta nel libro "Mario Giacomelli. Sotto la pelle del reale" arricchite da splendide fotografie del tutto inedite delle stesse serie) destano stupore perché inaspettate: mostrano un Giacomelli nuovo, un artista che usa la fotografia per fissare segmenti di performance autobiografiche che si vanno a incastonare le une dopo le altre nella totalità della produzione fotografica giacomelliana, creando un racconto lungo un’intera vita, dove arte e vita si fondono insieme, in cui la creazione artistica diviene quasi un percorso psicanalitico, in cui l’inconscio emerge imperante. Un Giacomelli inoltre strettamente legato alla pittura Informale, in cui i segni di una realtà astrattizzata sono i simboli ancestrali con cui l’interiorità dell’artista parla.
Presso il Palazzo del Duca saranno esposte 40 fotografie, nelle stampe originali, scattate e stampate dall’artista, fotografie della maturità (anni ’90), il momento in cui un fotografo che non ha mai smesso di sperimentare il mezzo fotografico tira le somme di un discorso durato 50 anni, nell’arco di un’intera vita. Fotografie originali provenienti dall’Archivio Mario Giacomelli di Sassoferrato.
La mostra trova un suo importante ampliamento in una seconda sede, la galleria Arearte, in cui in contemporanea vengono esposte altre 20 fotografie del tutto inedite, stampe originali di Giacomelli, che, facenti parte delle stesse serie fotografiche presenti nel libro, rappresentano un ampliamento del discorso e mostrano quanto in Giacomelli sia importante il momento della costruzione dello scenario da fotografare e quanto gli elementi della fotografia siano simboli e segnali di un percorso interiore, dettato da un’azione rituale, in cui la ripetizione dei gesti è performativa e costruisce un senso nuovo, “aggiungendo – come ha scritto Giacomelli in un documento cartaceo – realtà alla realtà”. Per questo nella galleria Arearte sono esposti gli autoritratti di Giacomelli, suggestive fotografie in cui il fotografo è nello stesso tempo anche attore e regista di uno scenario del tutto rivisitato e ricostruito dall’artista stesso, una fotografia come performance.
La mostra sarà accompagnata da una serie di incontri di approfondimento sulla fotografia tenuti da noti personaggi del mondo dell’arte contemporanea.
Informazioni: 071.6629203
La mostra (1/28 giugno 2012, Palazzo del Duca e galleria Arearte, Senigallia) nasce come approfondimento di un discorso innovativo su Giacomelli affrontato per la prima volta nel libro "Mario Giacomelli. Sotto la pelle del reale", co-curato da Katiuscia Biondi Giacomelli, Catia Zucchetti e Marina Itolli, ed. 24OreCultura 2011, libro la cui prefazione porta la firma, non a caso, del grande critico d’arte Achille Bonito Oliva, e che segna un nuovo modo di presentare e guardare Giacomelli, uno dei più famosi fotografi al mondo e di cui paradossalmente restano sconosciuti aspetti fondamentali della sua produzione.
Le fotografie esposte (una selezione delle immagini presentate per la prima volta nel libro "Mario Giacomelli. Sotto la pelle del reale" arricchite da splendide fotografie del tutto inedite delle stesse serie) destano stupore perché inaspettate: mostrano un Giacomelli nuovo, un artista che usa la fotografia per fissare segmenti di performance autobiografiche che si vanno a incastonare le une dopo le altre nella totalità della produzione fotografica giacomelliana, creando un racconto lungo un’intera vita, dove arte e vita si fondono insieme, in cui la creazione artistica diviene quasi un percorso psicanalitico, in cui l’inconscio emerge imperante. Un Giacomelli inoltre strettamente legato alla pittura Informale, in cui i segni di una realtà astrattizzata sono i simboli ancestrali con cui l’interiorità dell’artista parla.
Presso il Palazzo del Duca saranno esposte 40 fotografie, nelle stampe originali, scattate e stampate dall’artista, fotografie della maturità (anni ’90), il momento in cui un fotografo che non ha mai smesso di sperimentare il mezzo fotografico tira le somme di un discorso durato 50 anni, nell’arco di un’intera vita. Fotografie originali provenienti dall’Archivio Mario Giacomelli di Sassoferrato.
La mostra trova un suo importante ampliamento in una seconda sede, la galleria Arearte, in cui in contemporanea vengono esposte altre 20 fotografie del tutto inedite, stampe originali di Giacomelli, che, facenti parte delle stesse serie fotografiche presenti nel libro, rappresentano un ampliamento del discorso e mostrano quanto in Giacomelli sia importante il momento della costruzione dello scenario da fotografare e quanto gli elementi della fotografia siano simboli e segnali di un percorso interiore, dettato da un’azione rituale, in cui la ripetizione dei gesti è performativa e costruisce un senso nuovo, “aggiungendo – come ha scritto Giacomelli in un documento cartaceo – realtà alla realtà”. Per questo nella galleria Arearte sono esposti gli autoritratti di Giacomelli, suggestive fotografie in cui il fotografo è nello stesso tempo anche attore e regista di uno scenario del tutto rivisitato e ricostruito dall’artista stesso, una fotografia come performance.
La mostra sarà accompagnata da una serie di incontri di approfondimento sulla fotografia tenuti da noti personaggi del mondo dell’arte contemporanea.
Informazioni: 071.6629203
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