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giovedì 3 maggio 2012

Fotografi nel web #171: Antonella Catalano



Antonella Catalano: chi è?
Io mi definisco una "appassionata" di fotografia. È come quando ci si innamora... non sai mai quando arriverà l’amore e proprio quando meno te lo aspetti, eccolo che bussa alla tua porta e con una buona dose di perplessità ti lasci andare e inizia un "viaggio". Ho incontrato la fotografia in un momento molto particolare della mia vita, un periodo fatto di alti e bassi, dove erano più i bassi che gli alti. Prendere in mano una macchina fotografica mi ha dato, fin dal primo momento, una bellissima sensazione di libertà! Non posso certo definirmi una fotografa, se con questo termine si sta ad indicare una professione. Con la foto mi diverto, esprimo ciò che ho dentro e cerco di cogliere ciò che mi circonda, rendendolo mio!!! Dopo 12 anni vissuti fuori casa, lontano dalla mia tanto amata Sicilia, rientro nella terra del fuoco e del mare con la voglia di riappropriarmene, di sentire gli odori, i suoni, le percezioni. Attraverso l’obiettivo rivivo ciò che per tanti anni ho percepito come "lontano" e non solo fisicamente e le foto mi aiutano a rompere il ghiaccio e rientrare dentro al mio mondo. Dal buio alla "luce" potrei dire!!! Insieme ad una Canon, nella mia vita è anche arrivato l’amore! Credo che ci sia lo zampino del destino: tu sei ignara e lui fa la sua parte!!!
Chi è Antonella? Antonella è una donna che si definisce ancora "ragazza". Sono una persona molto semplice, mi emoziono come una bimba davanti ad un regalo, un bimbo appena nato, un tramonto sul mare... una collega mi ha definito "complessa", ma sempre meglio che essere complessata! L’onestà è la mia forza! Onestà soprattutto verso me stessa: voglio potermi guardare allo specchio al mattino senza dovermi nascondere dietro la salvietta. Non mi piacciono le persone ruffiane, i finti moralisti o la gente che si nasconde dietro il proprio indice. La canzone che mi rappresenta è Cirano di Guccini. Nella vita tutti dobbiamo affrontare prove quotidiane, problemi e paure e come tutti anche la mia vita mi ha portata a sbattere la testa, ma mai sono scesa a compromessi. Ho sempre scelto la strada più lunga, niente sconti! Antonella è anche fragile sotto la crosta. Tutto questo sono io, tutto questo sono le mie foto!

Quando hai iniziato a fotografare?
Credo che i miei occhi scattino fotografia da sempre!!! Ho una memoria fotografica, ricordo molto bene i particolari di un ambiente che frequento anche da poco, ricordo luoghi visti anche anni prima e gente incontrata per caso. I miei studi mi hanno tenuta allenata in questo. Ho studiato arte per tre anni all’università e mi piaceva davvero tanto. Pittori come Caravaggio, Masaccio, i grandi del rinascimento, l’arte fiamminga... da loro ho imparato che nulla è per caso, che ci sono delle regole di composizione ben precise che rendono equilibrata un’opera. Non dico che le mie foto adesso siano perfettamente equilibrate, ma riconosco sicuramente le imperfezioni che spesso sono tante e allora un po’ me la prendo perché non sempre ciò che vedo poi nella foto è come vorrei che fosse. In questi ultimi mesi ho fotografato tantissimo. Dimenticavo di dire che io ho iniziato a fotografare circa un anno fa! Una cara amica mi ha prestato la sua Canon 350 e da quel giorno, credetemi, non ho smesso più!! Al mercato, a casa, per strada: ogni occasione diventa motivo per dare sfogo a questa grande passione e mi diverto come una matta. Lo possono testimoniare le persone che mi hanno vista all’opera. Appena ho iniziato a fare foto ho anche iniziato a guardarle e dove è possibile ne leggo i commenti. Micromosso per esempio è un sito che frequento molto perchè mi da la possibilità di vedere molte belle foto e di ricevere consigli sugli scatti che pubblico. Attraverso la visione imparo molto e credo continuerò a farlo sempre.

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Sono in una fase di sperimentazione. Mi cimento in tanti generi, reportage, ritratti, book fotografici di vario genere, matrimoni... ma sono molto convinta di una cosa: nel reportage trovo la mia maggiore inclinazione. Mi piace lo scatto naturalmente "pensato", ma non organizzato in tutto e per tutto. Non potrei, per esempio, fare still life o macro. Il reportage mi permette di "entrare" dentro alle situazioni, al mondo che mi circonda non come spettatore, ma come protagonista e io amo i racconti della gente, le loro storie. Durante i matrimoni che ho avuto la gioia di fotografare mi sono emozionata, divertita, incuriosita e quello che cerco di cogliere è il momento, quello che poi gli sposi non ricordano nemmeno di aver vissuto: uno sguardo, una lacrima, un bambino che fa i dispetti... [...]



L'intervista continua su Fotografi nel Web





Fotografie: © Antonella Catalano

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