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martedì 12 dicembre 2006

foto di copertina

Vedere un propria foto sulla copertina di una rivista fa sempre piacere, anche se non si tratta né di una rivista di fotografia né tantomeno del "National Geographic" (quella sì che sarebbe un sogno!).


Si trattava del periodico del Comune di Senigallia dell'Aprile-Maggio 2004, rivista che viene distribuita gratuitamente alle famiglie residenti sul territorio comunale.
Tutto sommato ha una discreta tiratura, e vedere una mia foto stampata in così tante copie mi ha fatto un bell'effetto oltre a una discreta soddisfazione.
Tra l'altro quella foto l'avevo scattata con una fotocamera dalla risoluzione ridicola (Canon PowerShot A50 da 1,2 Mpixel) e si vede tutta.
Il "National Geographic" sicuramente l'avrebbe scartata.

Vabbé, dopotutto si comincia sempre dal basso per poter salire in alto (il problema è che non sto ancora soffrendo l'altitudine, sigh!)

lunedì 11 dicembre 2006

l'ostetrica e il fotografo

Non si tratta di un nuovo reality sulla falsariga de 'la pupa e il secchione', ma è un piccolo aneddoto di quel giorno che nacque mia figlia.
Era il 18 dicembre 2004, quasi due anni fa.
La nascita di un figlio è sempre una grossa emozione, e per me era la seconda; ma c'era qualcosa di diverso questa volta.
Stavolta avevo una passione in più rispetto a tre anni prima, stavolta avevo il pallino della fotografia ed avevo deciso di immortalare i suoi primi attimi di vita o, perlomeno, i primi ai quali io avessi potuto assistere.
Non potendo entrare in sala parto causa taglio cesareo, mi sono dovuto accontentare di entrare nella sala adiacente, quella dove l'ostetrica lava il neonato, lo pesa e lo prepara per 'mostrarsi in pubblico'.
E quindi ero bardato di tutto punto: camice bianco, ghette bianche, non ricordo se mi avessero dato anche una cuffietta bianca e... la mia fida Sony F717 pronta a scattare ben stretta in mano!
E così faccio la conoscenza con Caterina, tutta sporca e in preda ad un pianto inconsolabile.
Mamma mia, quant'è bruttina!
No no, è bellissima!!! :-)
Ok, basta con i sentimentalismi, qua c'è da lavorare! Inizio a scattare a raffica, poi, quando adagiano la bimba avvolta in lenzuola bianche sotto una macchina con una lampada calda per mantenerla alla giusta temperatura e farla abituare al nuovo ambiente, setto la fotocamera in modalità macro e piazzo l'obiettivo a pochissimi centimetri di distanza dal suo viso per farle dei primissimi piani.

Sony DSC-F717
1/50
F2.0
ISO800

Me ne sto tutto preso dal mio lavoro mentre si avvicina l'ostetrica, che mi guarda perplesso.
Guarda me, poi abbassa gli occhi verso il 'cannone' della Sony che sta sparando in direzione della piccola testolina.
Poi rialza lo sguardo su di me.
Con la coda dell'occhio vedo il viso dell'ostetrica che sembra chiedersi "ma che diavolo sta facendo 'sto tipo?" e, quando noto che sta per aprire la bocca per dirmi qualcosa, temo che stia per arrivare un rimprovero nei miei confronti; mi blocco, e istintivamente allontano la fotocamera dalla piccoletta che ancora sta piangendo, come se si fosse incacchiata che suo padre, invece di coccolarla, le stia facendo le radiografie...
L'ostetrica ora fissa la mia Sony, allunga il dito indice indicando l'obiettivo (io intanto aspettavo che mi chiedesse di togliere di mezzo quell'attrezzo malefico)
e mi dice...

"AMMAZZA, MA QUANTI MEGAPIXEL HA??"

E così, mentre
coccolavo la mia Caterina, abbiamo iniziato a parlare di macchine fotografiche, che ostetrica fantastica! ;-)

venerdì 8 dicembre 2006

la coniglietta del murales

Sony DSC-F717 - 1/50 - F2.3 - ISO100 - Aprile 2003

C'era una volta una coniglietta che abitava in un sottopasso della ferrovia buio e puzzolente.
Era sempre lì, con la sua aria innocente e allo stesso tempo tremendamente sexy, sia che facesse bello o cattivo tempo, caldo o freddo, di giorno e di notte.
Ogni volta che passavo di là lei mi sorrideva e io la salutavo strizzandole l'occhio.
Il bello era che, anche se potevo fare una strada più comoda per arrivare al mare, percorrevo quel tunnell
apposta per incontrarla e gioire del suo saluto.

Poi un giorno non l'ho trovata in casa, ed è stato un vero dispiacere incontrare un nuovo inquilino: al suo posto ora c'era un alieno verde, brutto e antipatico, che non si è nemmeno mai degnato di porgere un saluto al mio passaggio.


Panasonic Lumix DMC-FZ30

1/30
F2.8
ISO80


Non ho più rivisto in giro quella bella coniglietta, chissà dove sarà andata ad abitare.
Forse se ne è ritornata in Senegal.....

giovedì 7 dicembre 2006

una foto bugiarda

Dicono: "la fotografia è lo specchio della realtà di quel momento, riporta fedelmente ciò che noi vediamo attraverso l'obiettivo"
Verissimo.
Però posso far vedere tutto e il contrario di tutto ciò che io, in quel momento, sto vedendo.
Già il semplice fatto di riprendere solo un 'rettangolo' di quello che il mio occhio vede, fa cambiare, e di molto, ciò che dalla foto può recepire chi la osserva.
Quindi riprendere solo un cassonetto stracolmo di immondizia in un angolo di una strada svizzera pulitissima e lucente, fa immaginare, a chi vede l'immagine, che in Svizzera, all'ora di pranzo, emigrano le pantegane dall'Italia per andarsi ad abbuffare!
E non solo l'inquadratura può essere bugiarda della realtà, ma anche come questa inquadratura viene fatta vedere.

Esempio:
la foto si intitola "over the clouds"
(sopra le nuvole, e già il titolo induce a pensare ciò che si vuol far pensare)

Sony DSC-F717 - 1/50 - F2.3 - ISO100


volo AZ44165354 Roma-New York
gennaio 2004
17:05 ora locale

Ci sono, dopo tanta attesa sono finalmente in volo verso New York!
Abbiamo da poco superato le Colonne d'Ercole, l'Europa è ormai alle spalle e il panorama dal finestrino è completamente occupato dalla vastità dell'Oceano Atlantico, ancora qualche ora di volo e vedremo finalmente le coste dell'America settentrionale.
All'improvviso una spessa coltre di nuvole nasconde l'orizzonte, ma sono basse e l'aereo ci vola sopra, sembra quasi scivolare sopra un tappeto di soffice lana.
Il sole, ormai prossimo al tramonto, irradia il cielo e le nuvole con colori caldi, forti, intensi, con tonalità che passano dal giallo all'arancio, dal rosso al viola, fino a miscelarsi con il blu intenso del cielo, dove già fanno capolino i primi puntini delle stelle più luminose.
La visione è di quelle da togliere il fiato, ed io non posso resistere alla tentazione di immortalare questo spettacolo della natura, e scatto, e scatto... e scatto......



Ora provate a girare la testa sottosopra (o girate la foto di 180°, dipende da cosa vi riesce più facile) la realtà cambia, e di molto!



Senigallia, Mare Adriatico
gennaio 2004
6:45 del mattino ora locale

Sono in spiaggia, dove spesso passo a quest'ora prima di recarmi in ufficio, lo spettacolo dell'alba sul mare mi affascina troppo, e iniziare la giornata scattando una bella foto mi mette di buon umore.
La temperatura però è molto bassa, ci saranno quasi zero gradi, un filo di bora gelida mi fa lacrimare gli occhi e congelare le mani, purtroppo con i guanti non riesco ad impugnare bene la macchina fotografica.
Il sole sta per sorgere, ma già irradia il cielo e le nuvole con colori caldi, forti, intensi, con tonalità che passano dal giallo all'arancio, dal rosso al viola, fino a miscelarsi con il blu intenso del cielo, dove fanno ancora capolino gli ultimi puntini delle stelle più luminose.
La visione è di quelle da togliere il fiato, ed io non posso resistere alla tentazione di immortalare questo spettacolo della natura, e scatto, e scatto... e scatto......


eheheheheh!!!!!

fantasmi?

Sony DSC-F717 - 1,6 sec. - F2.2 - ISO100 - no tripod


"Brrrrrrrrrrrrrrr!!!!!
Tesoro, ho sentito un brivido...

ho avuto una sensazione strana........
come se mi fosse passato accanto un fantasma..."


(aspettando lo spettacolo pirotecnico sul mare)

fantasmi estivi

Arrivano la mattina presto,
già poco dopo l'alba.

Come fantasmi,
in coppia o da soli, vagano sul bagnasciuga senza meta,
e poi, stanchi, si adagiano ad osservare i riflessi sulle onde.
Addirittura alcuni conficcano nella sabbia
curiosi oggetti a forma di fungo...

bah!...
strani questi fantasmi estivi...

Sony DSC-F717 - 1/1250 - F8.0 - ISO100

mercoledì 6 dicembre 2006

memorie di un soldato

Tutti i bambini adorano giocare con le pistole giocattolo, si divertono a fingere la guerra, camminare per la casa a pelle di leopardo, mimetizzarsi e sparare ai nemici; anche mio figlio.
Già, i nemici... ma quali nemici?

Se davvero conoscessero cos'è la guerra.......


Panasonic Lumix DMC-FZ30
1/250
F3.6
ISO100

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...se solo per un momento provassero cosa vuol dire starsene al riparo dalle pallottole vaganti dentro questa trincea polverosa, sotto il sole cocente, con la morte sempre al fianco, con la paura che ogni istante vissuto sia anche l'ultimo...
Se solo sapessero cosa vuol dire sparare ad un uomo che non conosci, che ha una lingua diversa dalla tua, che ha la pelle di un colore che non è il tuo, che prega un Dio che non preghi tu...
se solo sapessero...

Oggi ho ucciso un uomo, oggi ho ucciso un fratello, oggi ho creato una nuova vedova e nuovi orfani, oggi ho capito che il mio Dio non è migliore del suo, se mi permette di compiere un crimine così orrendo senza punirmi.

E i miei figli?
Saranno contenti di avere un padre eroe di guerra, con una medaglia appesa alla divisa, che ha ricevuto gli onori da gente con le mostrine luccicanti e riconoscimenti di orribili battaglie orgogliosamente ostentate sul petto ma che si porta sulla coscienza un peso così opprimente... il peso di aver creato una vedova e degli orfani dall'altra parte del mondo.

E mia moglie?
Sarà davvero fiera di me quando mi sentirà
sudato e delirante rigirarmi nel letto, e svegliarmi con un grido da un incubo ricorrente, soffocando a stento un senso di vomito, con gli occhi fuori dalle orbite e con le mani e le gambe tremolanti?

L'incubo è sempre quello:
il deserto, le bombe, la paura, la morte...
i suoi occhi che mi fissano allucinati mentre gli sparo al petto, il suo grido soffocato, il mio stomaco che si chiude...
e subito dopo un lampo accecante che mi scaraventa nell'angolo più remoto di quella trincea....
un odore acre nell'aria, un sapore amaro in bocca...

poi il buio nei miei occhi...............



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Mamma mia, sto vaneggiando!
Questi pensieri mi sono venuti in mente mentre guidavo in autostrada di sabato mattina, e meno male che erano solo 20 km!!!

La cena a casa di amici di venerdì sera ha lasciato una pesantezza tangibile non solo sullo stomaco...

martedì 5 dicembre 2006

quante lacrime

Tempo fa mio figlio mi chiese "papà, ma gli adulti non piangono mai?"
Non ricordo cosa gli risposi.....

Sony SDC-F717 - 1.30 - F2.3 - ISO320


lacrime...
quante lacrime hanno solcato questo mio viso...

lacrime di dolore
lacrime per paura
lacrime d'amore
lacrime di gioia
lacrime per accompagnare chi parte
lacrime per ricordare chi non c'è più
lacrime amare

me le sentivo scivolare sulle gote
paffute e morbide
così ora le sento incanalarsi
tra le rughe e la barba incolta
cadere giù
pesanti e stanche
formando cerchi sempre più larghi
su questo mare
su questa vita...

piangi, figlio mio
non vergognartene mai
e ricorda ogni tua lacrima
se dentro ha qualcosa di te......

per sempre noi

Panasonic Lumix DMC-FZ30 -1/500 -F8.0 -ISO80


"Quella finestra sembra il capolinea della vita, che i due romantici vecchietti sembrano sul punto di abbandonare... ma fino a quel momento saranno insieme nel reciproco rispetto. Se non e' amore questo..."
(Maurizio Massetti)

"Bella coppia
essenziale la situazione e il contesto con le figure in contrapposizione con la finestra.
Atmosfera tangibile e fa riflettere
direi non male.... anzi bravo!!"
(Gino Quattrocchi)

"Contenuto umano e composizione semplice ed efficacissima fanno di questa immagine una di quelle che non si dimenticano."
(Paolo Longo)

"L'aver saputo cogliere quel passo all'unisono, l'averlo presentato con questo titolo, questa è pura sensibilità che strizza l'occhio dietro l'obiettivo."
(Bubamara)

"Molto bella ed intensa c'e' condivisione aiuto, sintonia, la finestra sembra rappresentare un punto di vista diverso da quello del fotografo, c'e sempre un dritto e un rovescio, un bianco e un nero."
(Ventrix Drogo)

"...continui a raccontare con amore la vita, e tutte le sue stagioni. Questa è dolcissima, Libero.
Un caro saluto"
(Marco Piantedosi)

"Un bell'omaggio a questa copia 'collaudata'. Nonostante le loro espressioni un pò sofferenti, mi infonde serenità."
(Paola Lubrano Lavadera)

"Lo scatto è tuo, porta la tua immacabile 'firma'. La cura maniacale della composizione, e l'equlilibrio degli elementi nella scena riconducono a te. Interessante anche l'applicazione della regola dei terzi.
Splendido e tenero nello stesso tempo questo scatto. Mi piace il gesto che sei riuscito a cogliere, il modo affettuoso di tenersi per mano. Complimenti."
(Orazio Minnella)

io volerò

Sony DSC-F717
1/125
F2.8
ISO100
macro mode


…c'era un tempo in cui volavo
libera e indipendente
nel blu del cielo...

ora sono a terra,
in balìa delle onde e delle maree...

ma un giorno tornerò a VOLARE

...se solo incontrerò quel bambino che
inseguendo i suoi sogni
mi chiederà aiuto
per costruire le sue ali.

fino al cielo

Panasonic Lumix DMC-FZ30 - 1/1000 - F5.0 - ISO80

saltare fino al cielo...
toccare il cielo con un dito...
afferrare le nuvole...
giocare con il sole...
volare nel blu...

cose impossibili da realizzare...

...però i bambini riescono a farle!


:-)

di nuovo in volo

…insieme...
…tutti insieme…

…tutti insieme, forza!

…non è la terra il suo elemento,
lei non può vivere quaggiù,
lei ha bisogno del cielo,
lei deve ritornare…

…di nuovo in volo!

Panasonic Lumix DMC-FZ30 - 1/125 - F5.6 - ISO80
Techno circular polarizer 55 mm.