All'incirca 25 anni fa, quando ancora studiavo come geometra (ma perché avrò scelto proprio quella scuola lì? bah!), mi dilettavo nel tempo libero a fare il designer di motociclette.
Non era ancora l'epoca dei computers e della grafica digitale, quindi le mie creazioni nascevano su un foglio lucido, grazie ad una penna a china, una squadretta, un cerchiografo e un curvilinee.
Ma la cosa mi riusciva bene, tant'è che i miei disegni vennero pubblicati varie volte sulla rivista specializzata "Tuttomoto" (chissà se esce ancora, forse si...).
Non ho mai posseduto una moto (a parte essere stato un pioniere nella mia città in fatto di scooteroni, sono stato tra i primi ad usare il rimpianto Piaggio Hexagon 150, nella foto a fianco), ma la passione mi è rimasta dentro, anche se non compro più riviste specializzate e sono quindi rimasto parecchio "indietro" con le evoluzioni della tecnica e del design applicato alle due ruote.
Capita spesso che mentre passeggio con mia moglie lei mi sorprenda a guardare chissà chi:
- lei: "Chi stavi guardando???" rimproverandomi con tono "vagamente" geloso
- io: "la moto!" con tono innocente
(non riesco a capire perché non mi creda mai, ari-bah!)
-Fine della premessa-
Girando per la rete ho incontrato, oggi, questa immagine che ha attirato immediatamente la mia attenzione, e non trattasi di donna nuda (anche se effettivamente non è poi troppo "vestita"), ma di motociclo (moto?) dalle forme davvero inusuali.
La tecnica, lo stile e l'innovazione mi hanno affascinato immediatamente, e il moto-designer che vive in un angolo remoto del mio IO ha fatto prepotentemente irruzione.
Guardatela!
Non era ancora l'epoca dei computers e della grafica digitale, quindi le mie creazioni nascevano su un foglio lucido, grazie ad una penna a china, una squadretta, un cerchiografo e un curvilinee.
Ma la cosa mi riusciva bene, tant'è che i miei disegni vennero pubblicati varie volte sulla rivista specializzata "Tuttomoto" (chissà se esce ancora, forse si...).
Non ho mai posseduto una moto (a parte essere stato un pioniere nella mia città in fatto di scooteroni, sono stato tra i primi ad usare il rimpianto Piaggio Hexagon 150, nella foto a fianco), ma la passione mi è rimasta dentro, anche se non compro più riviste specializzate e sono quindi rimasto parecchio "indietro" con le evoluzioni della tecnica e del design applicato alle due ruote.
Capita spesso che mentre passeggio con mia moglie lei mi sorprenda a guardare chissà chi:
- lei: "Chi stavi guardando???" rimproverandomi con tono "vagamente" geloso
- io: "la moto!" con tono innocente
(non riesco a capire perché non mi creda mai, ari-bah!)
-Fine della premessa-
Girando per la rete ho incontrato, oggi, questa immagine che ha attirato immediatamente la mia attenzione, e non trattasi di donna nuda (anche se effettivamente non è poi troppo "vestita"), ma di motociclo (moto?) dalle forme davvero inusuali.
La tecnica, lo stile e l'innovazione mi hanno affascinato immediatamente, e il moto-designer che vive in un angolo remoto del mio IO ha fatto prepotentemente irruzione.
Guardatela!
E' la Yamaha "Tesseract" che sarà presentata al Tokyo Motor Show 2007 come prototipo: un "quadriciclo" con motore ibrido che integra un propulsore bicilindrico a V con uno elettrico.
Ha un cinematismo che vincola le due ruote anteriori e quelle posteriori che permette al mezzo di inclinarsi in curva: gli pneumatici hanno infatti un profilo motociclistico.
I quattro freni a disco e l'aderenza garantita dal doppio battistrada anteriore in frenata dovrebbero garantire decelerazioni record.
Come per il Piaggio MP3 è presente un blocco idraulico per mantenere il Tesseract in equilibrio da fermo, senza l'ausilio del cavalletto.
Ora la domanda sorge spontanea: ma i Transformers... sono già tra noi???
Ha un cinematismo che vincola le due ruote anteriori e quelle posteriori che permette al mezzo di inclinarsi in curva: gli pneumatici hanno infatti un profilo motociclistico.
I quattro freni a disco e l'aderenza garantita dal doppio battistrada anteriore in frenata dovrebbero garantire decelerazioni record.
Come per il Piaggio MP3 è presente un blocco idraulico per mantenere il Tesseract in equilibrio da fermo, senza l'ausilio del cavalletto.
Ora la domanda sorge spontanea: ma i Transformers... sono già tra noi???
Vuoi mettere con la mia HONDA 350 four del 1975!!!!
RispondiEliminaNon la bette nessuno.
Ciao
Li.
le signore sono tutte uguali. Io non guardo le moto ma le auto e capita spesso quello che capita a te. Oddio ad essere sincero, spesso al volante ci sono discrete signorine o belle mamme.
RispondiEliminaNon so in fatto di prezzo come butteranno ste rivoluzionarie moto. Credo però in fatto di sicurezza sia un notevole passo in avanto. Io ho un Majestic e in effetti sarebbe facilissimo portare i sacri zibidei per terra ad ogni curva
si ma questa è una macchina ??
RispondiEliminaQuello che rende ogni uscita in moto eccitante e' anche il senso di equilibrio precario e il fatto di poterlo domare...inoltre se una persona quando guida nn usa la testa puoi anche mettercene 20 di ruote! ottima invece la doppia alimentazione.
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