Max Schiro: chi è?
Beh mi sono sempre occupato di comunicazione e nuovi media e quindi l'elemento fotografico è stato parte dei primi lavori giovanili sulla multimedialità interattiva, soprattutto quando, per motivi di costi, veniva autoprodotto. Se devo dare una definizione diciamo pro-passione, che è una via di mezzo.
Quando hai iniziato a fotografare?
Ho sempre fotografato, sin da piccolo, ereditando la passione del papà, mi ricordo che mi avevano affidato una reflex con mirino dall'alto. Non ricordo marca e modello e non so neanche dove sia finita, era marrone, brutta e fotografava male e solo in bianco e nero. Probabilmente però adesso sarebbe un bel gadget d'epoca da sfoggiare con gli amici fotografi.
Non solo fotografo, ma anche blogger e personaggio attivo del gruppo "DieciCento" su Flickr...
Beh sicuramente l'evoluzione del web mi ha spinto prima per lavoro a sperimentare tutti i nuovi sistemi di pubblicazione e condivisione 2.0, però solo anni dopo ho scoperto la potenzialità di Flickr, come aggregatore di persone prima che di contenuti. "Diecicento" da galleria fotografica su Torino si è trasformato in gruppo di amici con una passione in comune. Consiglio a tutti Flickr sia per imparare i trucchi del mestiere, semplicemente frequentando i gruppi attivi italiani, ma anche per allargare le proprie conoscenze.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Devo dire che non ho grosse preferenze, anche se negli ultimi due anni, con la mia reflex e il mio 50mm ho scoperto la bellezza dei ritratti, cosa riesce a comunicare uno sguardo, un momento rapito. E' fantastico.
Hai fatto qualche corso di fotografia?
No, ho la mania un po' con tutto di fare da autodidatta, ma quando sono curioso inizio a rompere le scatole a chi mi capita sotto tiro. Sarà perché ho sempre rifiutato le lezioni frontali, sin dai tempi della scuola: il metodo è "ti spiego la causa che genera l'effetto". Io ho sempre preferito sperimentare generando l'effetto e cercando di capire qual era la causa.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Non ho dei miti, anche se ognuna delle persone che ho incontrato mi hanno fatto apprezzare diversi autori guardando mostre o mandandomi link internet. Sicuramente per il genere fantasioso, assurdo, goliardico e fetish prediligo David La Chapelle.
Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Ho usato una reflex Pentax analogica, moltissimo, e poi sono passato a una Nikon coolpix 3.2 compatta appena uscita (quindi credo si parli di 2001-2002) e due anni fa ho acquistato la Canon 350D. Ho un tele 75-300 canon e un 50mm 1.8 oltre all'obiettivo standard 18-55.
Qual è lo scatto (o gli scatti) al quale sei particolarmente legato?
Praticamente ogni scatto rappresenta per me qualcosa, ma credo sia abbastanza comune come cosa, cito questo perché è un primo piano a cui sono molto legato.
Beh mi sono sempre occupato di comunicazione e nuovi media e quindi l'elemento fotografico è stato parte dei primi lavori giovanili sulla multimedialità interattiva, soprattutto quando, per motivi di costi, veniva autoprodotto. Se devo dare una definizione diciamo pro-passione, che è una via di mezzo.
Quando hai iniziato a fotografare?
Ho sempre fotografato, sin da piccolo, ereditando la passione del papà, mi ricordo che mi avevano affidato una reflex con mirino dall'alto. Non ricordo marca e modello e non so neanche dove sia finita, era marrone, brutta e fotografava male e solo in bianco e nero. Probabilmente però adesso sarebbe un bel gadget d'epoca da sfoggiare con gli amici fotografi.
Non solo fotografo, ma anche blogger e personaggio attivo del gruppo "DieciCento" su Flickr...
Beh sicuramente l'evoluzione del web mi ha spinto prima per lavoro a sperimentare tutti i nuovi sistemi di pubblicazione e condivisione 2.0, però solo anni dopo ho scoperto la potenzialità di Flickr, come aggregatore di persone prima che di contenuti. "Diecicento" da galleria fotografica su Torino si è trasformato in gruppo di amici con una passione in comune. Consiglio a tutti Flickr sia per imparare i trucchi del mestiere, semplicemente frequentando i gruppi attivi italiani, ma anche per allargare le proprie conoscenze.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Devo dire che non ho grosse preferenze, anche se negli ultimi due anni, con la mia reflex e il mio 50mm ho scoperto la bellezza dei ritratti, cosa riesce a comunicare uno sguardo, un momento rapito. E' fantastico.
Hai fatto qualche corso di fotografia?
No, ho la mania un po' con tutto di fare da autodidatta, ma quando sono curioso inizio a rompere le scatole a chi mi capita sotto tiro. Sarà perché ho sempre rifiutato le lezioni frontali, sin dai tempi della scuola: il metodo è "ti spiego la causa che genera l'effetto". Io ho sempre preferito sperimentare generando l'effetto e cercando di capire qual era la causa.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Non ho dei miti, anche se ognuna delle persone che ho incontrato mi hanno fatto apprezzare diversi autori guardando mostre o mandandomi link internet. Sicuramente per il genere fantasioso, assurdo, goliardico e fetish prediligo David La Chapelle.
Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Ho usato una reflex Pentax analogica, moltissimo, e poi sono passato a una Nikon coolpix 3.2 compatta appena uscita (quindi credo si parli di 2001-2002) e due anni fa ho acquistato la Canon 350D. Ho un tele 75-300 canon e un 50mm 1.8 oltre all'obiettivo standard 18-55.
Qual è lo scatto (o gli scatti) al quale sei particolarmente legato?
Praticamente ogni scatto rappresenta per me qualcosa, ma credo sia abbastanza comune come cosa, cito questo perché è un primo piano a cui sono molto legato.
Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Attualmente ho abbandonato la macchina fotografica, ma solo per poco, per dedicarmi quasi interamente alla Net TV, sia nel professionale che per diletto. Ritengo sia il momento di scardinare vecchi metodi di comunicazione, e il mondo sta andando in questa direzione. Anche Flickr, la gallery di fotografi più grande del mondo, ha inserito da poco la possibilità di inserire piccole clip video, denominate "foto lunghe", creando non poche polemiche tra i fruitori incalliti del servizio. Io sto sperimentando invece che Flickr è da sempre qualcosa di più di una gallery fotografica: è talvolta blog, è un fiume di commenti, è Tag inserite da tutti quelli che guardano, è in fondo un sistema complesso di comunicazione che molti utenti hanno utilizzato anche con altre forme alternative all'immagine fotografica. Il video breve è un valore aggiunto. Sto sperimentando una serie TV interamente girata con il telefonino con intento politico-ironico, leggera e spero divertente, si chiama "il conformista".
Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Si, ho esposto nelle collettive organizzate con gli amici di "Diecicento", i temi sono stati diversi: ritratti di persone, Olimpiadi di Torino 2006 e foto con forte presenza umana all'interno della nostra città.
Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
No, però mi è stata pubblicata (su richiesta) una foto di Verona in una guida turistica online. Spesso invece capita che ti pubblicano le cose semplicemente prendendole dal web, da dove capita. E' una mentalità errata che esistano esclusivamente i circuiti professionali oppure tutto il resto è roba che posso prendere come mi pare. Non esiste solo il copyright. Esistono i creative commons, licenze che permettono di avvicinare i due mondi del professionale e della produzione "dal basso", e se è previsto, retribuire, anche poco, un fotografo non professionista.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Poco, ma quando lo faccio riempio 3 schede da 2 GB per volta.
Raccontaci un episodio curioso o simpatico durante una sessione fotografica.
Per una mostra collettiva avevo in mente di fare una foto un po' particolare proprio riprendendo un po' lo stile fetish bianco e nero dei grandi fotografi come Helmut Newton. Da noi a Torino in Piazza San Carlo, sotto i portici, davanti al Caffé Torino è incastonato nel pavimento la sagoma di un toro rampante in ottone; si dice che calpestarne "gli attributi" porti bene. Avevo in mente una bella gamba con calza nera e decolleté con il tacco alto nell'atto del calpestamento, un po' sadomaso, e unirlo a questa simbologia cittadina. Una mia collega-amica si è prestata e insieme al suo ragazzo abbiamo messo in piedi un set in mezzo al passaggio dei pedoni. La cosa è stata non poco divertente
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Mi emoziona sempre rivivere quel momento, i dialoghi, i rumori, i profumi.
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
http://www.maxschiro.com/
http://www.flickr.com/photos/maxschiro
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Avvicinatevi con la matta voglia di imparare e di sperimentare, scattate, scattate, scattate e fatele vedere, anche sul web. Non siate gelosi delle vostre foto o non abbiate paura di essere giudicati.
Mi emoziona sempre rivivere quel momento, i dialoghi, i rumori, i profumi.
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
http://www.maxschiro.com/
http://www.flickr.com/photos
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Avvicinatevi con la matta voglia di imparare e di sperimentare, scattate, scattate, scattate e fatele vedere, anche sul web. Non siate gelosi delle vostre foto o non abbiate paura di essere giudicati.
Fotografie: © Max Schiro
Vuoi chiudere con un saluto?
Saluto tutti, indistintamente perché la rete è di tutti, così come le parole, le foto o i video che ho detto o fatto.
Saluto tutti, indistintamente perché la rete è di tutti, così come le parole, le foto o i video che ho detto o fatto.
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