Mimmo Greco: chi è?
Un cacciatore di immagini... ovviamente per passione, nulla si fa senza passione... in nessun campo. E' la passione che mi fa premere il pulsante di scatto, che mi fa guardare nel mirino, che mi fa guardare oltre ciò che la realtà mi propone... e mi aiuta a superare i momenti di difficoltà.
Tra l'anima e il cielo
...Credo che la vita sia fatta di tante cose, di attimi da vivere come vengono... con semplicità e con rispetto verso tutti gli esseri viventi. A volte cerchiamo motivazioni per andare avanti, per raccogliere le piccole o grandi sfide che giorno per giorno affrontiamo, momenti in cui spesso non si ha la forza di fare o di reagire... ci guardiamo attorno alla ricerca di un appiglio, di qualcosa che ci tiri via dall’empasse... cerco questo appiglio per quel poco che riesco a fare scattando, ho sempre cercato di raccattare un emozione... un soffio di vento come fosse un ricordo che va via, il sorriso o la tristezza in uno sguardo... Un battito leggero d’ali che si ferma sulla mano tra l’anima e il cielo... ed allora esso mi appare sempre più blu... e quasi il tempo si ferma.
Quando hai iniziato a fotografare?
Nel lontano 1974... ero a Napoli per lavoro con un collega appassionato fotografo e fu lui a darmi l'input per la fotografia e farmi comprare una Vitoret Voigtlander con ottica Zeiss pagata 25.000 delle vecchie lire... da li cominciò la mia passione.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Difficile darti una risposta univoca... ho il difetto di non aver un genere che prediligo con decisione, direi che tutti mi attraggono e a parte il Glamour ho provato un po' di tutto. Anche se forse mi diventa piu difficile resistere quando vedo un volto, oppure un insetto o le forme di un fiore, piuttosto che un landscape. [...]
Un cacciatore di immagini... ovviamente per passione, nulla si fa senza passione... in nessun campo. E' la passione che mi fa premere il pulsante di scatto, che mi fa guardare nel mirino, che mi fa guardare oltre ciò che la realtà mi propone... e mi aiuta a superare i momenti di difficoltà.
Tra l'anima e il cielo
...Credo che la vita sia fatta di tante cose, di attimi da vivere come vengono... con semplicità e con rispetto verso tutti gli esseri viventi. A volte cerchiamo motivazioni per andare avanti, per raccogliere le piccole o grandi sfide che giorno per giorno affrontiamo, momenti in cui spesso non si ha la forza di fare o di reagire... ci guardiamo attorno alla ricerca di un appiglio, di qualcosa che ci tiri via dall’empasse... cerco questo appiglio per quel poco che riesco a fare scattando, ho sempre cercato di raccattare un emozione... un soffio di vento come fosse un ricordo che va via, il sorriso o la tristezza in uno sguardo... Un battito leggero d’ali che si ferma sulla mano tra l’anima e il cielo... ed allora esso mi appare sempre più blu... e quasi il tempo si ferma.
Quando hai iniziato a fotografare?
Nel lontano 1974... ero a Napoli per lavoro con un collega appassionato fotografo e fu lui a darmi l'input per la fotografia e farmi comprare una Vitoret Voigtlander con ottica Zeiss pagata 25.000 delle vecchie lire... da li cominciò la mia passione.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Difficile darti una risposta univoca... ho il difetto di non aver un genere che prediligo con decisione, direi che tutti mi attraggono e a parte il Glamour ho provato un po' di tutto. Anche se forse mi diventa piu difficile resistere quando vedo un volto, oppure un insetto o le forme di un fiore, piuttosto che un landscape. [...]
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