Giuliano Andrea Ravasio: chi è?
Sono un ragazzo che ama le belle arti, la musica e viaggiare. Sono molto curioso e sono sempre alla ricerca di nuove emozioni, mi piace essere circondato da persone semplici e leali. Fotograficamente sono solo un appassionato, il termine giusto sarebbe fotoamatore, ma a me sembra esagerato.
Quando hai iniziato a fotografare?
I primi scatti risalgono ai tempi delle superiori, parecchi lustri fa, spesso e volentieri si parlava di fotografia e con alcuni compagni di classe cominciai a cimentarmi in quello che poi divenne una passione vera e propria. Cominciai la mia esperienza fotografica con una Agfa a telemetro caricata sempre con pellicola in bianco nero. Agli inizi lo sviluppo dei negativi lo facevo eseguire al negozietto del paese, ma il più delle volte il risultato era insufficiente ed allora decisi di imparare la tecnica del fai da te. Con i pochi soldi che avevo mi comprai una tank ed un ingranditore, naturalmente usati, bacinelle ed acidi e cominciai così a sviluppare i negativi prima e stampare le foto poi. Non vi dico le ire di mia mamma quando per far asciugare negativi e stampe occupavo per ore il bagno di casa, oppure quando mi chiudevo in soggiorno e preparavo l’occorrente per la stampa. Da qui i primi concorsi, naturalmente con cocenti delusioni, poi arrivarono anche le prime piccole soddisfazioni, le prime ammissioni ed anche alcune premiazioni. Il piccolo club al paese, le notti passate a parlare di tecnica e materiali, tutto andò per il meglio fino a quando nacque il primo figlio e cominciai a lavorare in proprio, il tempo a disposizione divenne sempre meno, e purtroppo la fotografia si limitò a scatti ricordo delle vacanze. Siamo agli inizi del nuovo secolo, e l’era digitale entra prepotentemente nelle case, si vedono i primi apparecchi fotografici digitali, dapprima rimango un po’ scettico, ma con il passare del tempo l’evento mi incuriosisce sempre più ed è lì che, grazie all’immediatezza, e versatilità del sistema ricomincio dedicarmi alla fotografia.
Hai fatto qualche corso di fotografia?
Sono un autodidatta, la mia formazione è data dalla lettura di libri e manuali , ma soprattutto dal confronto con gli altri, un confronto fatto con umiltà, che prosegue tutt’ora in modo più ampio grazie ai vari portali a cui sono iscritto. [...]
Sono un ragazzo che ama le belle arti, la musica e viaggiare. Sono molto curioso e sono sempre alla ricerca di nuove emozioni, mi piace essere circondato da persone semplici e leali. Fotograficamente sono solo un appassionato, il termine giusto sarebbe fotoamatore, ma a me sembra esagerato.
Quando hai iniziato a fotografare?
I primi scatti risalgono ai tempi delle superiori, parecchi lustri fa, spesso e volentieri si parlava di fotografia e con alcuni compagni di classe cominciai a cimentarmi in quello che poi divenne una passione vera e propria. Cominciai la mia esperienza fotografica con una Agfa a telemetro caricata sempre con pellicola in bianco nero. Agli inizi lo sviluppo dei negativi lo facevo eseguire al negozietto del paese, ma il più delle volte il risultato era insufficiente ed allora decisi di imparare la tecnica del fai da te. Con i pochi soldi che avevo mi comprai una tank ed un ingranditore, naturalmente usati, bacinelle ed acidi e cominciai così a sviluppare i negativi prima e stampare le foto poi. Non vi dico le ire di mia mamma quando per far asciugare negativi e stampe occupavo per ore il bagno di casa, oppure quando mi chiudevo in soggiorno e preparavo l’occorrente per la stampa. Da qui i primi concorsi, naturalmente con cocenti delusioni, poi arrivarono anche le prime piccole soddisfazioni, le prime ammissioni ed anche alcune premiazioni. Il piccolo club al paese, le notti passate a parlare di tecnica e materiali, tutto andò per il meglio fino a quando nacque il primo figlio e cominciai a lavorare in proprio, il tempo a disposizione divenne sempre meno, e purtroppo la fotografia si limitò a scatti ricordo delle vacanze. Siamo agli inizi del nuovo secolo, e l’era digitale entra prepotentemente nelle case, si vedono i primi apparecchi fotografici digitali, dapprima rimango un po’ scettico, ma con il passare del tempo l’evento mi incuriosisce sempre più ed è lì che, grazie all’immediatezza, e versatilità del sistema ricomincio dedicarmi alla fotografia.
Hai fatto qualche corso di fotografia?
Sono un autodidatta, la mia formazione è data dalla lettura di libri e manuali , ma soprattutto dal confronto con gli altri, un confronto fatto con umiltà, che prosegue tutt’ora in modo più ampio grazie ai vari portali a cui sono iscritto. [...]
L'intervista continua su Fotografi nel Web
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