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venerdì 6 febbraio 2009

Ivano Fossati "Musica Moderna Tour 2009" - Senigallia 05/02/09

Emozioni e intensità da brividi, giovedì 5 febbraio al Teatro La Fenice di Senigallia per il "Musica Moderna Tour 2009" di Ivano Fossati.

Cantautore che ha segnato e continua a segnare la storia della musica italiana dagli anni Settanta a oggi, Ivano Fossati ha inciso oltre 20 album e scritto alcune delle più belle e significative canzoni degli ultimi decenni: “C’è tempo”, “La costruzione di un amore”, “Il bacio sulla bocca”, “I treni a vapore”, “Mio fratello che guardi il mondo” e molte altre ancora.
L’ultimo album che dà anche il titolo al tour è uscito a ottobre del 2008, dopo due anni di lavoro: “Musica moderna”. L’album è prodotto dallo stesso artista insieme a Pietro Cantarelli e contiene tracce inedite tra cui "L'amore trasparente", utilizzato come colonna sonora del film "Caos calmo" diretto da Antonello Grimaldi (David di Donatello e Nastro d’Argento) e “Il Rimedio”, singolo che ha lanciato l’intero lavoro.
Musica Moderna è un titolo ironico – spiega Fossati - perché in realtà da molto tempo i canoni della musica non sono cambiati: in pratica stiamo ascoltando la stessa musica da più di quarant’anni. Però c’è ancora tanto da dire, c’è ancora l’entusiasmo e la musica è ancora forte netta e precisa. E la sua potenzialità di comunicazione straordinaria”. Certamente fuori dall’ordinario è l’impatto della musica di questo cantautore che continua a emozionare con canzoni d’amore nel senso più semplice e insieme alto del termine. “Non trovo riduttivo parlare d’amore nelle canzoni – osserva – è un mezzo attraverso il quale si possono toccare altre corde e altri argomenti. In concerto ad esempio non posso rinunciare a suonare 'Il Bacio Sulla Bocca', mentre fra le canzoni dell’ultimo album 'Il Rimedio' è un brano di forte impatto: parla di sentimenti liberi e consapevoli, non filtrati da quella “saggezza” che spesso frena e spegne i rapporti sentimentali. La musica di puro intrattenimento è importante esattamente come quella d’impegno, perché anche la vita privata è un tipo d’impegno. Anche oggi, come è stato nel passato, si può scrivere un album che parli di fatti importanti, ma assumendosi l’onere del fatto che il pubblico è più distratto e che forse per colpirne l’attenzione servono idee più forti e più coraggio nel dirle”.

Dopo un’anteprima a novembre andata “persino oltre le aspettative” per ritmica e irruenza, Fossati è tornato in tour tra gennaio e febbraio, con uno spettacolo di poco diverso da quello del debutto post-disco.
Ci rimettiamo in cammino sulla stessa strada, vista la riuscita dei concerti”, spiega. “Farò un salto avanti e indietro nel tempo fra le canzoni che il pubblico ama. Suoneremo i brani dell’ultimo album perché sento un’aria di novità nell’entrarci dentro ogni sera. E poi numerosi brani che mi accompagnano da anni e che canto ogni volta con rinnovata energia”.
Parte importante della riuscita del tour è il “grande affiatamento sul palco” e la capacità del pubblico di “restituire l’energia che riceve”. Sul palco, Ivano Fossati è affiancato dalla stessa band della prima parte del tour, composta da Pietro Cantarelli (pianoforte, tastiere), Fabrizio Barale, (chitarre elettriche), Riccardo Galardini (chitarre acustiche), Claudio Fossati (batteria), Guido Guglielminetti (basso).
Il tour è organizzato e prodotto da Barley Arts.

C'ero anch'io, e queste sono alcune alcune immagini della serata.

Canon EOS450D - Sigma 70-200 F2.8 APO EX DC HSM
1/200 - F2.8 - ISO800 @ 200 mm.









Per vedere la foto-gallery completa clicca sul bottone qua sotto:




Ivano Fossati “Musica Moderna Tour 2009
Senigallia, Teatro "La Fenice", 5 febbraio 2009
- la scaletta -

Primo tempo:
L’amore trasparente
La guerra dell’acqua
Il rimedio
Last minute
Cantare a memoria
Il paese dei testimoni
D’amore non parliamo più
La costruzione di un amore
Una notte in Italia
Buontempo

Secondo tempo:
Discanto
L’uomo con i capelli da ragazzo
L’amore fa
Ho sognato una strada
Il bacio sulla bocca
Italiani d’Argentina
I treni a vapore

Bis:
Di tanto amore
L’Arcangelo
Lindbergh

Secondo Bis:
Naviganti
La musica che gira intorno

mercoledì 4 febbraio 2009

date a Cesare quel che è di Cesare...

...e riconoscete a Libero quello che gli spetta! ;-)

Ricordate il servizio fotografico con la splendida Julia, realizzato in occasione del Summer Jamboree 2008 e pubblicato sul #56 di "Dynamite!"?

In quell'occasione, per un disguido di impaginazione, l'articolo fu mandato in stampa omettendo il nome del fotografo (cioè me).
Ma nel numero appena uscito del magazine tedesco le cose sono state "rimesse a posto" ed oltre alla notifica della dimenticanza, è stata anche pubblicata un'altra mia foto a corredo dell'annuncio del 'Pin Up Contest 2009'.

Thanks Jessica! :-)

martedì 3 febbraio 2009

Fotografi nel web #71: Paolo Barthelemy



Paolo Barthelemy: chi è? Definisciti!
Innamorato della fotografia e della sua capacità di isolare in un click le emozioni, gli istanti per renderli unici ed immortali. Ogni foto è un regalo a me stesso ed una speranza che lo sia anche per gli amici a cui la mostro nel momento in cui realizzo di essere riuscito a far vibrare in loro le stesse corde che hanno vibrato in me. Mi definisco un fotografo passionale, d’istinto.

Quando hai iniziato a fotografare?
Quando è mancato mio papà, ho preso in mano la sua macchina fotografica, una Yashica FX3, con un 28mm, un 50mm ed un 135mm fissi; inizialmente per tenerla come punto di contatto con lui, poi, ho cominciato ad apprezzare ciò che la fotografia poteva regalare e mi sono preso qualche manuale per i rudimenti rimanendo, però, pochissimo al di sopra del "fotografo della domenica" per molti anni fino a che mia moglie Paola, circa quattro anni fa, non mi regalò una compatta Casio QV-5700. E’ stata la firma della sua "condanna". Da quel momento in poi, la magia del digitale ha preso il sopravvento; non, ovviamente, per una questione di qualità del supporto ma perché la libertà di scattare sempre, ovunque e senza ansie di costi mi ha consentito di esplorare "il mondo" attorno a me alla ricerca del bello, del particolare, dell’insolito. Senza un confronto, tutto ciò sarebbe comunque stato fine a se stesso e, poco dopo, ho scoperto Usefilm, una comunità a cui devo moltissimo e grazie alla quale ho potuto conoscere tanti eccellenti fotografi, vederne i lavori, ricevere le loro critiche ed i loro consigli e, allo stesso tempo, cercare di essere utile ad altri in base alla mia poca esperienza... e garantisco che ricercare in una foto altrui un consiglio da dare, serve tantissimo non solo al destinatario della critica. Da quel momento, posso dire di aver iniziato a masticare la Fotografia.

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
In assoluto il ritratto; al secondo posto la fotografia di strada (anche se ho poco coraggio di avvicinarmi ad eventuali soggetti).

Hai fatto qualche corso di fotografia?
Ho letto qualche manuale, più che altro per un’infarinatura dal punto di vista tecnico.

Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Non posso dire di conoscere a fondo i lavori di qualche grande noto a tutti, quindi mi astengo dal fare nomi. Posso però dire che ci sono tantissimi meno noti ma che sono stati e sono impagabile fonte di ispirazione sia dal punto di vista della qualità tecnica, sia per quello della potenza espressiva. Uno su tutti, un certo "Gino Quattrocchi".

Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Ehm... ho già parzialmente anticipato questa domanda parlando dei miei inizi quindi descrivo la situazione attuale, rappresentata da una Canon EOS 20D e da una 40D con diverse ottiche che coprono il range 10mm fino a 200mm di cui una sola "L": il mio fido 70-200 f/4L. Solitamente, giro con quest’ultimo ed il 17-85IS montati sui due corpi in modo da essere sufficientemente coperto per la maggior parte delle occasioni.

Quali sono gli lo scatti ai quali sei particolarmente legato?
Oddio... non è una scelta semplice ma direi senz’altro questa:


Scattata di notte a Firenze con la Casio in autoscatto montata su un cavalletto da quattro soldi. Sono particolarmente affezionato perché è stata la prima foto di cui, tutt’ora, non mi vergogno a dichiarare la paternità.


Anche questa, del mio bimbo, per l’intensità di emozioni che mi trasmette ogni volta che la guardo.

Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Non ho progetti specifici se non quello di migliorare continuamente e magari, riuscire un giorno a dare un marchio personale, un’etichetta inconfondibile alle mie foto (probabilmente un sogno); nel frattempo lascio scorrere liberamente la mia passione.

Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
No; se non in occasione della partecipazione ad un concorso locale che si teneva al paese dove sono solito trascorrere i week-end e buona parte delle ferie.

Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Niente di significativo se non per tre anni di fila al concorso cui ho fatto cenno prima o a qualche partecipazione a concorsi su un giornale "free press", con relativa pubblicazione.
Una piccola soddisfazione mi è venuta all’inizio dello scorso anno con la pubblicazione, sul sito di Repubblica, di un calendario (http://www.repubblica.it/2008/02/calendari/amatoriale/valendario/valendario/1.html) che ho realizzato insieme con Valentina Morgana Zeccara e con il fotografo Romolo Milito, il quale ha messo a disposizione sia lo studio, sia la sua esperienza. Entrambi sono diventati miei cari amici.
(vedi anche: il "Valendario" di Paolo Bathelemy su Repubblica.it)

Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Poco, purtroppo! ...ma credo di non essere una mosca bianca tra i fotografi non professionisti. Lavoro e famiglia occupano giustamente la maggior parte delle ore disponibili ma, appena mi è possibile, esco con le mie reflexine ed ogni occasione è buona per tirarle fuori. Se dovessi quantificare e fare una media, direi due ore alla settimana. Poi c’è la "camera chiara" ma questa è meno quantificabile perché, lavorando tutto il giorno su un computer, mi ci posso dedicare durante i tempi morti.

Raccontaci un episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
L’unico episodio curioso che mi viene in mente, riguarda il mondo dello "showbusiness": stavo tornando a casa con la macchina al collo in seguito ad uno dei miei minitour fotografici ed incontro tre ragazzi che mi chiedono se ho fotografie di VIP; dopo la mia risposta negativa, mi chiedono se gliene faccio una... per la serie vabbè chissenefrega... cheese!...tiè! Mi danno il biglietto da visita per inviargliela e per contattarli nel caso mi fosse saltata fuori qualche spaparazzata. Ci salutiamo.
A distanza di qualche mese rivedo il tizio che sembrava il leader del gruppetto... ma non di persona, bensì sui giornali! Avevo "spaparazzato" Fabrizio Corona! :D

Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Alcuni mi piacciono e mi restituiscono le stesse emozioni tutt’ora ma penso, con piacere, di aver fatto qualche passettino in avanti dal punto di vista tecnico/compositivo sebbene se mi renda conto che, ancora oggi, non ho un solido filo conduttore che lega i miei lavori. O non è un puzzle... o non sono ancora riuscito a mettere insieme i pezzi.

Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Prevalentemente su Usefilm, Photo.net e Flickr anche se, ultimamente, sono un po’ latitante per carenza di tempo.

Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Fare foto, diversamente da qualche tempo fa, è proprio alla portata di tutti. Qualcuno potrebbe storcere il naso o intendere questa frase in senso negativo ma non è così. Non basta avere una macchina fotografica per essere considerati "fotografi"; lo è solo chi si appassiona, chi porta con sé la fotocamera anche quando va al bagno; chi gode davvero quando vede che sul display (digitalmente parlando) compaiono esattamente le sensazioni che ha provato nell’istante che ha preceduto lo scatto; chi non vede l’ora di mostrare ai famigliari, agli amici, ai colleghi, al primo che passa per strada o al gatto i frutti del suo lavoro. Il fatto che, tecnologicamente, la fotografia sia alla portata di tutti è solo un bene che favorisce lo scambio di idee ed il confronto tra chi della fotografia si innamora veramente. Tre consigli che cerco di dare sempre sono: "Acquisisci le basi, scatta tanto, confrontati tantissimo".








Fotografie: © Paolo Barthelemy


Vuoi chiudere con un saluto o un ringraziamento?
Aggiungo questo punto perché tengo a ringraziare pubblicamente mia moglie Paola che, oltre ad avermi regalato la prima digitale, sopporta tutt’ora che mi dedichi a questa passione, pur sottraendo tempo alla famiglia e pur avendo a che fare con le belle fanciulle che ho fotografato. Ringrazio tutti i fotografi con cui ho legato maggiormente e che ho avuto la fortuna di conoscere su Usefilm ed un ringraziamento particolare lo rivolgo a Libero per la splendida iniziativa di questo blog per appassionati.
Grazie anche a chi ha avuto la pazienza di arrivare a leggere fin qui. Buona luce a tutti!
Paolo


Leggi l'intervista anche su: Fotografi nel Web

lunedì 2 febbraio 2009

Winter Jamboree #3 - le foto della serata inaugurale

C'eravate anche voi sabato 31 gennaio 2009 alla Rotonda a Mare di Senigallia per la serata inaugurale del Winter Jamboree #3?

Se c'eravate vi sarete sicuramente divertiti, ma se non c'eravate... ecco cosa vi siete persi!

Canon EOS450D - Sigma 10-20 F4-5.6 EX DC HSM
1/125 - F4.0 - ISO400 @ 10 mm.













P.S: se vuoi vedere tutte le foto clicca sul bottone qua sotto e buona visione!