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sabato 25 novembre 2006

E' dura la vita dei fotografi da strada!

Modena - 8 maggio 2005
Meeting utenti Usefilm-Photopoints


Sony DSC-F717 - 1/60 - F2.2 - ISO100
Opteka 0.45x HDII Wide Angle

E' dura la vita dei fotografi da strada!
Ero a Modena dove si era organizzato un raduno di fotoamatori utenti di Usefilm e Photopoints, due siti di critica fotografica dove ci si era conosciuti virtualmente e ci si scambiava quotidianamente un saluto, due chiacchiere e commenti vari sulle nostre foto pubblicate.
Eravamo in tanti, quel giorno; tra tutti i raduni che ho fatto, è stato quello con maggiore partecipazione. Molti erano già miei amici, alcuni lo sono diventati da quella data o, meglio, da allora sono diventati anche amici reali oltre che virtuali.
Il resoconto fotografico della giornata è sul mio spazio web a questo indirizzo:
http://www.pbase.com/krycek/meeting_modena


Ma a me interessa parlare di questa foto.


Premetto che quando ci si ritrova così numerosi e tutti con la stessa passione (la fotografia) oltre che chiacchierare si va a passeggio per la città che ci ospita, e naturalmente si scatta qua e là a ciò che ognuno ritiene interessante riprendere, ma a volte capita che uno stesso soggetto attiri l'interesse di molti, e allora ci si scatena in una caccia collettiva: la famosa "caccia alla vecchina"!
Poveretta lei!
Camminava adagio adagio, con la schiena ricurva, appoggiandosi al bastona con la mano destra e ciondolando con la sinistra un sacco della spazzatura, in un vicoletto del centro di Modena, quando a un tratto... sollevando lo sguardo deve essersi sentita nel mirino di una decina di loschi figuri con strane armi tra le mani, lunghi cannoni di metallo ripieni di vetro, alcuni nascosti dietro le colonne del porticato adiacente, altri accosciati o dietro le auto in sosta, altri ancora spudoratamente a viso scoperto e con l'indice che aveva già sollevato la sicura dell'arma, pronti a sparare.
Ho letto la sorpresa e lo sbigottimento sul suo viso.
Nonostante tutto, dopo un istante di esitazione, ha continuato per la sua strada, ha gettato il sacco nel cassonetto, si è rigirata, ha scrutato la situazione rimanendo sempre sotto tiro (il suono delle raffiche dei cannoni non si è mai fermato), poi calma calma ha ripreso il suo cammino.
Forse uno degli ultimi a colpirla sono stato io, ed ho sentito addosso il suo sguardo che mi fulminava mentre bloccavo per sempre sulla memory-stick il suo sguardo fiero e orgoglioso, come a dirmi che nonostante l'inferiorità numerica non si sarebbe arresa né ora né mai ai nemici vigliacchi e senza cuore.

In effetti in queste situazioni un po' di vigliaccheria la si sente addosso... ma è tutto fatto con spirito giocoso, goliardico e senza cattiveria alcuna.
Spesso, anzi, le persone prese di mira, dopo un primo momento di sconcerto, diventano nostre complici e stanno al gioco, divertendosi e chiedendoci di spedire loro una copia della foto per appenderla in salotto.


Riporto un commento che mi scrisse il mio amico Marco Piantedosi su Usefilm, quando pubblicai lì questa foto:

- Marco Piantedosi -
Molto bella, composta egregiamente! Mi ricorda proprio le foto di Atget a Parigi. Atmosfere calde. Mi piace poi la chiave di lettura moderna rispetto ad Atget; a sinistra residui di modernità. A destra formalismo spietato enfatizzato dallo sguardo fiero ed impettito della signora.
Occhio, mi sono visto tutta la scena... la signora camminava sempre abbastanza piegata su se appoggiata al bastone... ad un certo punto ho visto che si innalzata sulla schiena repentinamente e non riuscivo a capire il perchè. Guardando a destra ho trovato Libero che scattava :-) Santa civetteria :-)
Molto bella, Libero.
Marco

...e questa fu la mia risposta:
- Libero -
Hihihihi Marco, non sono riuscito a trovare un'angolazione per farle uno scatto mentre tutti gli altri si accanivano su di lei, tant'è che avevo ormai desistito. Poi ho inquadrato con la fotocamera in posizione "a pozzetto" ma senza convinzione ed ho scattato senza vedere bene cosa stavo riprendendo, solo ho visto che lei si è bloccata guardandomi... a quel punto ho fatto finta di niente ed ho continuato a camminare tranquillo.
Dura la vita dei fotografi di strada!!

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