Qualche giorno fa sono andato con i miei bimbi a spasso per il centro, e ci siamo fermati in piazza a fare le bolle di sapone.
Poi, quella notte, ho ripensato a quanto le bolle di sapone siano simili ai nostri sogni:
basta un soffio e, a secondo della forza esercitata, ne nascono due, tre, dieci, cento o anche solo una ma grande, che cresce, sembra si stacchi poi invece si sgonfia, decide di volarsene via o di scoppiare prima del distacco...
alcune volano verso l'altro, altre verso il basso, alcune si fondono, diventano doppie o triple, prendono direzioni differenti l'una dall'altra, difficile seguirle tutte con lo sguardo.
Sono belle, luccicanti, riflettono il mondo intorno, ognuna diversa dalla sua compagna, ognuna con il suo viaggio che può essere breve o lungo, può fermarsi ai nostri piedi o correre lontano fino a sparire dalla nostra vista.
Parecchie, anzi, tutte prima o poi... scoppiano.
E' bello vedere i bambini rincorrerle, i bambini corrono dietro ai loro sogni (sorry, bolle!), cercano di afferrarle, anche quando queste volano alte loro si allungano sulle punte dei piedi per prenderle nonostante la distanza e l'impossibilità di riuscirci... ma continuano a provarci, insistono contro ogni logica.
Loro vogliono afferrare i sogni, a volte ci proviamo anche noi ma desistiamo appena il sogno, come una bolla, si allontana un po' troppo sopra la nostra testa e lo guardiamo da lontano finchè scoppia... e non c'è più.
Quante bolle escono dai nostri pensieri?
tante
E di quante rimane impresso il ricordo?
poche
E quante riusciamo ad afferrarne e farle nostre?
Dipende da quanto siamo ancora bambini dentro, forse...
basta un soffio e, a secondo della forza esercitata, ne nascono due, tre, dieci, cento o anche solo una ma grande, che cresce, sembra si stacchi poi invece si sgonfia, decide di volarsene via o di scoppiare prima del distacco...
alcune volano verso l'altro, altre verso il basso, alcune si fondono, diventano doppie o triple, prendono direzioni differenti l'una dall'altra, difficile seguirle tutte con lo sguardo.
Sono belle, luccicanti, riflettono il mondo intorno, ognuna diversa dalla sua compagna, ognuna con il suo viaggio che può essere breve o lungo, può fermarsi ai nostri piedi o correre lontano fino a sparire dalla nostra vista.
Parecchie, anzi, tutte prima o poi... scoppiano.
E' bello vedere i bambini rincorrerle, i bambini corrono dietro ai loro sogni (sorry, bolle!), cercano di afferrarle, anche quando queste volano alte loro si allungano sulle punte dei piedi per prenderle nonostante la distanza e l'impossibilità di riuscirci... ma continuano a provarci, insistono contro ogni logica.
Loro vogliono afferrare i sogni, a volte ci proviamo anche noi ma desistiamo appena il sogno, come una bolla, si allontana un po' troppo sopra la nostra testa e lo guardiamo da lontano finchè scoppia... e non c'è più.
Quante bolle escono dai nostri pensieri?
tante
E di quante rimane impresso il ricordo?
poche
E quante riusciamo ad afferrarne e farle nostre?
Dipende da quanto siamo ancora bambini dentro, forse...
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