Dentro al Replay: l'alba e Piero Pelù

lunedì 18 giugno 2007

l'alba e Piero Pelù

Ore 6.00 del mattino: inizia il concerto di Piero Pelù in occasione del CaterRaduno 2007 a Senigallia.
La spiaggia libera antistante il "Mezza Canaja" è già gremita di spettatori che non hanno esitato a mettere la sveglia prestissimo pur di assistere all'evento.
Ha detto bene Cirri introducendo sul palco il cantante fiorentino: “Stiamo per mettere insieme due concetti che prima d’ora non si sono mai incontrati: l’alba e Piero Pelù!”, al quale ha fatto eco Solibello con un invito: “Accogliamo quindi Piero prima con un grande sbadiglio e poi con un boato!”.

Quando Piero è salito sul palco, con gli occhi ancora gonfi e semichiusi e la faccia stravolta dal sonno, vestito con camicia bianca, giacca nera e cravatta sempre nera (sembrava un blues brother), la prima frase rivolta al pubblico con voce impastata, prima di iniziare a cantare, è stata:
“Questo vestito era di mio nonno, che lo metteva ogni mattina quando andava a lavorare a quest’ora. L’ho messo io questa mattina per fare un omaggio a tutti quelli che si svegliano alle 5 ogni giorno per andare a lavorare”.
“Bella quest’ora della mattina, che tra lo sveglio e l’assonnato ti vengono certe idee che ti sembra di aver capito tutto dalla vita. Per fortuna questo momento dura poco”.

Il concerto è iniziato in un crescendo dapprima acustico, intimo, forse anche per prendere piano piano il ritmo in sintonia con il salire del sole dall'orizzonte marino, ma si è poi trasformato in un vero concerto rock incitato dai fan che cantavano e saltavano sulla sabbia alzando le braccia al cielo.

Ecco alcuni scatti del concerto; l'intera galleria on-line è qua!