La suggestiva cornice di Palazzo Del Duca ospiterà, dal 7 luglio 2007, una Mostra promossa dal Comune di Senigallia, dedicata a Giuseppe Cavalli, uno dei grandi della fotografia italiana del dopoguerra, scomparso nel 1961.
La mostra è stata resa possibile dalla donazione di 179 fotografie di Giuseppe Cavalli al Museo Comunale d’Arte Moderna e della Fotografia di Senigallia effettuata dal figli Daniele e Mina Cavalli il 27 ottobre 2004.
Questo atto ha reso possibile la formazione a Senigallia della più ampia raccolta pubblica delle opere di Cavalli, molte delle quali fino ad allora inedite, con una panoramica esaustiva dei temi artistici a lui più cari.
Giuseppe Cavalli fu un senigalliese d’adozione che amò profondamente la nostra città.
Fu ideatore e direttore artistico di quel privilegiato laboratorio di formazione fotografica che è stato il gruppo Misa.
E’ attraverso il suo insegnamento che si formò, a partire dal 1953, una giovane ed appassionata generazione di giovani senigalliesi, che concepiva la fotografia come una privilegiata forma di espressione artistica e poetica.
Artisti come Ferruccio Ferroni e Mario Giacomelli, giovani talenti cresciuti nel gruppo Misa, furono sempre legati a Giuseppe Cavalli da un autentico rapporto di stima, affetto e gratitudine.
“In quel gruppo - ricordava spesso Mario Giacomelli - ognuno parlava il proprio linguaggio, con umiltà di fronte al soggetto, liberi da ideologie politiche, pensando all’amicizia, al dialogo, al rispetto di ognuno di fronte alla realtà”.
Il professor Carlo Emanuele Bugatti, Direttore del Museo d’Arte Moderna e dell’Informazione di Senigallia, ha sottolineato nel suo intervento inserito nel catalogo della mostra, come Giuseppe Cavalli abbia svolto un ruolo fondamentale ai fini della nascita della fotografia d’arte italiana del secondo ‘900.
“Una nascita – sottolinea Bugatti – che si sostanzia nella presa di coscienza della fotografia come arte autonoma, distinta per mezzi tecnici, ma non inferiore per risultati poetici conseguibili, alla pittura”.
“Questa mostra – evidenzia il Sindaco Luana Angeloni – è prima di ogni altra cosa un modo per essere fedeli al grande insegnamento di Giuseppe Cavalli. E’ infatti proprio dalla sua passione culturale e fervore intellettuale che vogliamo ripartire, continuando a lavorare per sviluppare la sua originaria intuizione e far vivere il suo sogno: fare di Senigallia una delle capitali mondiali della fotografia”.
dalla Regione Marche
www.regione.marche.it
La mostra è stata resa possibile dalla donazione di 179 fotografie di Giuseppe Cavalli al Museo Comunale d’Arte Moderna e della Fotografia di Senigallia effettuata dal figli Daniele e Mina Cavalli il 27 ottobre 2004.
Questo atto ha reso possibile la formazione a Senigallia della più ampia raccolta pubblica delle opere di Cavalli, molte delle quali fino ad allora inedite, con una panoramica esaustiva dei temi artistici a lui più cari.
Giuseppe Cavalli fu un senigalliese d’adozione che amò profondamente la nostra città.
Fu ideatore e direttore artistico di quel privilegiato laboratorio di formazione fotografica che è stato il gruppo Misa.
E’ attraverso il suo insegnamento che si formò, a partire dal 1953, una giovane ed appassionata generazione di giovani senigalliesi, che concepiva la fotografia come una privilegiata forma di espressione artistica e poetica.
Artisti come Ferruccio Ferroni e Mario Giacomelli, giovani talenti cresciuti nel gruppo Misa, furono sempre legati a Giuseppe Cavalli da un autentico rapporto di stima, affetto e gratitudine.
“In quel gruppo - ricordava spesso Mario Giacomelli - ognuno parlava il proprio linguaggio, con umiltà di fronte al soggetto, liberi da ideologie politiche, pensando all’amicizia, al dialogo, al rispetto di ognuno di fronte alla realtà”.
Il professor Carlo Emanuele Bugatti, Direttore del Museo d’Arte Moderna e dell’Informazione di Senigallia, ha sottolineato nel suo intervento inserito nel catalogo della mostra, come Giuseppe Cavalli abbia svolto un ruolo fondamentale ai fini della nascita della fotografia d’arte italiana del secondo ‘900.
“Una nascita – sottolinea Bugatti – che si sostanzia nella presa di coscienza della fotografia come arte autonoma, distinta per mezzi tecnici, ma non inferiore per risultati poetici conseguibili, alla pittura”.
“Questa mostra – evidenzia il Sindaco Luana Angeloni – è prima di ogni altra cosa un modo per essere fedeli al grande insegnamento di Giuseppe Cavalli. E’ infatti proprio dalla sua passione culturale e fervore intellettuale che vogliamo ripartire, continuando a lavorare per sviluppare la sua originaria intuizione e far vivere il suo sogno: fare di Senigallia una delle capitali mondiali della fotografia”.
dalla Regione Marche
www.regione.marche.it
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