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venerdì 18 gennaio 2008

Mario Giacomelli: inaugurata la mostra a New York

Fonte: Museo dell'Informazione
www.musinf.it

Dopo Los Angeles e Chicago è la volta di New York: mercoledì 16 gennaio è stata inaugurata la mostra fotografica del fotografo senigalliese Mario Giacomelli.
Per un mese (fino al 16 febbraio) le opere della raccolta civica conservata presso il Museo della fotografia e dell’informazione di Senigallia saranno esposte all’Istituto di cultura italiano della Grande Mela.
E' stato il documentario del regista Massimo Angelucci Cominazzini "Lo sguardo di Giacomelli" ad aprire la mostra newyorkese delle opere giacomelliane; il documentario, tra l'altro, contiene un'esclusiva intervista alla figlia dell'artista, Rita Giacomelli, che sinteticamente ma efficacemente delinea i tratti più significativi della personalità di suo padre.

L’intera serie di mostre americane della collezione civica Giacomelli ha avuto un grande successo, ed il sindaco di Senigallia Luana Angeloni, in occasione dell’apertura della mostra all’Istituto italiano di cultura di New York, ha chiesto al direttore Renato Miracco di comunicare il suo ringraziamento anche a Francesca Valente, direttrice dell’Istituto di Cultura di Los Angeles, coordinatrice del tour espositivo statunitense e a Tina Cervone, direttrice dell’Istituto italiano di Cultura di Chicago.


La mostra aperta il 16 gennaio a New York nelle bellissime sale di Park Avenue, è considerata dal Museo senigalliese particolarmente significativa.
Infatti il direttore del Musinf, Carlo Emanuele Bugatti, ha tenuto a sottolineare che l’affermazione critica internazionale di Mario Giacomelli era cominciata proprio a New York, quando la serie di fotografie dedicate a Scanno fu ritenuta di grandissimo interesse da John Szarkowski, che, al tempo, dirigeva il dipartimento di fotografia del Moma, il Modern Art Museum di New York.
Oltre ad acquisire le foto per la collezione del museo, Szarkowski aveva anche pubblicato alcune foto giacomelliane, della serie di Scanno, nel volume “Looking at photographs”, una storica scelta di 100 fotografie tratte dalla collezione del Moma.
Tale pubblicazione contribuì in maniera decisiva a far considerare l’opera di Giacomelli in dimensione mondiale, dando un peso nuovo all’intera fotografia d’arte italiana di cui il senigalliese Giacomelli era già considerato "l’uomo nuovo".


"L’illuminato giudizio critico di Szarkowsky e l’acquisizione della suite di fotografie di Giacomelli da parte del Moma di New York" ha segnalato il prof. Bugatti "erano stati ricordati dal direttore del Museo della fotografia di Chicago, Rod Slemmons proprio in occasione della mostra della civica collezione senigalliese all’IIC di Chicago, gettando luce su una pagina importante della carriera artistica, che ha portato l’innovativo e sensibile allievo di Giuseppe Cavalli a riconoscimenti critici di rilievo mondiale”.

La mostra di New York, come già detto, resterà aperta sino alla metà di febbraio; l’attenzione per le iniziative espositive degli istituti italiani di cultura in America, oltre che dall’apprezzamento comunicato dal sindaco di Senigallia Luana Angeloni, è stato testimoniato dalla presenza all’inaugurazione della mostra di Giacomelli a New York degli assessori Carlo Maria Pesaresi e Marcello Mariani della Provincia di Ancona.
Invece il direttore del Musinf, prof. Bugatti, non è potuto essere negli Stati Uniti, essendogli stato richiesto dalla direzione generale del Ministero della Pubblica Istruzione di illustrare le opere d’arte di Palazzo Bazzani, sede del Ministero, ad una delegazione ungherese, che proprio in questi giorni si trova a Roma.


Per iniziativa della dr. Valente è stata predisposta e pubblicata una traduzione inglese dell’intervista di Bugatti a Giacomelli, intitolata “The land is my mother”, che era stata presentata per la prima volta in occasione della mostra di Mario Giacomelli al rettorato dell’Università di Ancona.
La traduzione inglese del testo di Bugatti, che illustra e valorizza l’immagine di Senigallia come città della fotografia, contiene anche un excursus sulla storia del Gruppo Misa e del manifesto del passaggio di frontiera ed è stata eseguita dal prof. Thomas Simpson della Northwestern University di Chiacago.

In occasione dell’inaugurazione della mostra l’assessore provinciale Marcello Mariani ha consegnato al direttore dell’IIC di New York, Renato Miracco, anche alcune copie del nuovo libro di Simona Guerra
Parlami di lui – voci su Mario Giacomelli”, edito dalla Mediateca delle Marche; il libro è in grado di presentare agli estimatori di Mario Giacomelli le testimonianze di importanti fotografi sull’opera del maestro senigalliese.
A Renato Miracco sono state consegnate anche una copia della catalogazione della mostra di Giuseppe Cavalli allestita dal Comune di Senigallia a palazzo del Duca nell’estate scorsa e una delle prime copie del quaderno del Musinf, dedicato ad uno degli appartenenti all’esperienza del gruppo Misa, Riccardo Gambelli, che aveva lavorato a stretto contatto con Giacomelli e Cavalli.



Nelle immagini, alcuni ritratti di Giacomelli realizzati a Scanno nel 1959 da Renzo Tortelli.

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