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sabato 8 dicembre 2007

"La Cattedrale del Mare" di Ildefonso Falcones

Stamattina, mentre ero in un centro commerciale, ho fatto un giro nel reparto riservato ai libri, e i miei occhi sono stati attirati, tra tante immagini, da una copertina in particolare.
Sarà stato forse quel rosone di chiesa gotica che subito mi ha richiamato alla memoria la copertina e le atmosfere de "I pilastri della terra" di Ken Follett, chissà...
Fatto sta che ho preso il libro in mano e ho letto il nome dell'autore: "La Cattedrale del Mare" di Ildefonso Falcones.

Barcellona, XIV secolo.
Nel cuore dell'umile quartiere della Ribera gli occhi curiosi del piccolo Arnau sono catturati dalle maestose mura di una grande chiesa in costruzione.
Un incontro decisivo, poiché la storia di Santa Maria del Mar sarà il cardine delle tormentate vicende della sua esistenza.

Figlio di un servo fuggiasco, nella capitale catalana Arnau trova rifugio e quella sospirata libertà che a tutt'oggi incarna lo spirito di Barcellona, all'epoca in pieno fermento: i vecchi istituti feudali sono al tramonto e mercanti e banchieri in ascesa, sempre più influenti nel determinare le sorti della città, impegnata in aspre battaglie per il controllo dei mari.
Intanto l'azione dell'Inquisizione minaccia la già non facile convivenza fra cristiani, musulmani ed ebrei...

Personaggio di inusuale tempra e umanità, Arnau non esita a dedicarsi con entusiasmo al grande progetto della "cattedrale del popolo".
All'ombra di quelle torri gotiche dovrà lottare contro fame, ingiustizie e tradimenti, ataviche barriere religiose, guerre, peste, commerci ignobili e indomabili passioni, ma soprattutto per un amore che i pregiudizi del tempo vorrebbero condannare alle brume del sogno...

Non avevo sentito nominare né il titolo né l'autore, ma la lettura delle note all'interno della copertina mi sono bastate per far sì che ora quel libro sia parcheggiato sul mio comodino.
Più tardi, a casa, ho scoperto cose molto interessanti relative a questa pubblicazione... vedremo se la lettura confermerà i molteplici giudizi positivi che ho letto in rete.

Fonte foto e testo: dalla rete

venerdì 7 dicembre 2007

"Mondo senza fine" di Ken Follett: impressioni a caldo

"Mondo senza fine", il nuovo romanzo di Ken Follett, è uscito in Italia, in prima mondiale assoluta, lo scorso 18 settembre 2007.
Quello stesso giorno io ero in libreria, puntuale, per comprarlo (ed ho portato anche le prove dell'acquisto in questo post!).
Due giorni fa, quindi dopo due mesi e mezzo dall'acquisto, ho portato a termine la lettura delle 1.370 pagine che lo compongono, e provo ora a scrivere un giudizio quanto più obiettivo e, spero, non influenzato dalla lettura delle numerose recensioni presenti in rete.

Intanto un battuta sul titolo "Mondo senza fine": forse sarebbe stato più azzeccato chiamarlo "libro senza fine" perchè il romanzo, pur molto interessante e godibile, a un certo punto dà l'impressione che si stia seguendo una telenovela, una sorta di "Beautiful" follettiana dove intrecci tra parentele, gelosie, amori eterni, corna, figli nati da tradimenti coniugali, suore e frati dalle "tonache bollenti", stupri, omicidi, misteri, ecc. ecc... la fanno da padrona.
Insomma, la fine del romanzo sembra non arrivare mai, e si tira un respiro di sollievo quando (finalmente) si arriva all'ultima pagina, scoprendo il lieto fine auspicato nelle 1.300 pagine precedenti.
Non che sia un brutto romanzo, tutt'altro, ma è inevitabile fare il paragone con quel capolavoro che fu I pilastri della terra”, romanzo che narra le vicende ambientate nella stesso villaggio di Kingsbridge, ma due secoli prima, al tempo della costruzione della cattedrale gotica.
I due racconti, seppur definibili uno il clone dell'altro, sembrano quasi narrati da due scrittori diversi: "I pilastri della terra" risulta molto più intrigante e coinvolgente, mentre "Mondo senza fine" è un po' più scontato nelle vicende, facendo spesso ricorso a scene di sesso quasi a far pensare che questo rappresenti un'esca da parte dell'autore per mantenere vivo l'interesse del lettore.

C'è poi una cosa che mi ha fatto riflette sullo stile del romanzo: alcuni passaggi sono ripetitivi e spesso risultano un po' fastidiosi (ma dopotutto, vista la mole del romanzo, alcune volte ci sta di fare un riassunto per ravvivare nella memoria del lettore fatti avvenuti parecchie pagine indietro); in altri brani, poi, il modo di illustrare la scena ha uno stile non proprio tipico di Follett, e mi viene in mente la descrizione dello scenario di guerra in Francia come esempio.
Insomma, viene da pensare che lo scrittore gallese si sia fatto dare un "aiutino" da qualche altro scrittore per alcune parti del romanzo, quasi che abbia dato in "appalto" in più stralci la stesura del romanzo dopo aver stabilito il percorso guida.

Quanto, poi, alle critiche lanciate dalla Chiesa in riferimento alle vicende contenute nel romanzo che incolpano il clero di non essersi adoperato a prestare aiuto alla povera gente al tempo dell'infuriare della peste, ma anzi di essere scappato in cerca di scampo... beh, che devo dire... è un romanzo, non è un trattato di storia medievale: cerchiamo di valutare con un po' di buonsenso.

In conclusione: "Mondo senza fine" è un ottimo romanzo, sarebbe stato forse un eccellente romanzo se non avesse dovuto "combattere" la fama del suo predecessore.
Lascia però sempre il dubbio che dietro la scrittura di questo romanzo da parte del bravo Ken Follett ci sia, più che l'auspicio di dare un seguito alle vicende che tanto appassionarono i lettori dei "pilastri" in tutto il mondo, il desiderio di rimpinguare (e di parecchio) il proprio conto in banca.
Desiderio ampiamente esaudito, immagino...

Fonte foto: dalla rete

giovedì 6 dicembre 2007

Esce in DVD "Prova a volare", il film di Lorenzo Cicconi Massi

Sarà disponibile da giovedì 6 dicembre, presso i migliori rivenditori di home-video, il DVD di "Prova a volare", il film dell'amico e fotografo Lorenzo Cicconi Massi, con Riccardo Scamarcio e le musiche di Roberto Mazzanti.

Il film, distribuito dall'Istituto Luce, ha uno stretto legame con Senigallia, dal momento che proprio nella nostra città vivono e lavorano abitualmente sia il regista che l’autore delle musiche.
Non a caso, sempre qui la pellicola è stata tra l’altro presentata in anteprima il 21 agosto scorso, precedendo di tre giorni la “prima” nazionale organizzata presso i cinema "Barberini" e "Adriano" di Roma.
La distribuzione dell'home-video sull'intero territorio nazionale verrà realizzata da Flamingo Video (Cecchi Gori Home Video).
Subito dopo Natale sarà invece disponibile su CD la colonna sonora del film, realizzata appunto da Roberto Mazzanti e distribuita dall'etichetta "Minus Habens", specializzata proprio nella pubblicazione di colonne sonore.

mercoledì 5 dicembre 2007

col sole sparato negli occhi

Stamattina, poco dopo l'alba, oltre alle immagini visibili nel precedente post, ho scattato anche queste foto, più che altro per mettere alla frusta il mio teleobiettivo Canon EF 70-300 F4-5.6 IS USM in condizioni estreme: con il sole sparato dritto dritto negli occhi.
Ho impostato un tempo molto rapido: le prime due foto sono scattate ad 1/3.200 con sensibilità ISO400 (che mi era rimasta impostata dalle foto fatte in precedenza), le altre foto con tempo rapidissimo di 1/4.000 e ISO100.
Le foto non sono state ritoccate; solo in due scatti (che non pubblico) si sono riscontrati fenomeni di flare causati dai riflessi del sole sulle lenti all'interno del barilotto.
Mi sembra che come risultato non sia poi malaccio...

Canon EOS400D - Canon EF 70-300 F4-5.6 IS USM
1/3.200 - F5.0 - ISO400 @ 220 mm.

Canon EOS400D - Canon EF 70-300 F4-5.6 IS USM
1/3.200 - F5.0 - ISO400 @ 170 mm.

Canon EOS400D - Canon EF 70-300 F4-5.6 IS USM
1/4.000 - F5.0 - ISO100 @ 165 mm.

Canon EOS400D - Canon EF 70-300 F4-5.6 IS USM
1/4.000 - F5.0 - ISO100 @ 220 mm.

Una rotonda sul mare, un'alba... (ancora!)

...due gabbiani, una macchina fotografica, ecc... ecc...
Ormai la ricetta la conoscete.

Lo so, le foto sono molto simili a quelle della precedente puntata, ma che importa? A me serve soprattutto ad iniziare meglio la giornata...

Canon EOS400D - Canon EF 70-300 F4-5.6 IS USM
1/500 - F7.1 - ISO400 @ 210 mm.

Canon EOS400D - Canon EF 70-300 F4-5.6 IS USM
1/400 - F8.0 - ISO400 @ 110 mm.

Canon EOS400D - Canon EF 70-300 F4-5.6 IS USM
1/1.250 - F8.0 - ISO400 @ 300 mm.

Canon EOS400D - Canon EF 70-300 F4-5.6 IS USM
1/320 - F6.3 - ISO400 @ 300 mm.

lunedì 3 dicembre 2007

"Dynamite!": le mie foto sul reportage del Summer Jamboree 2007

Sabato scorso è stata proprio una bella giornata, a giudicare dalla cassetta della posta.
Niente bollette, ma due belle sorprese; della prima ho già parlato nel post precedente; la seconda sorpresa, comunque, è sempre legata al Summer Jamboree della scorsa estate.

L'amica Jessica Hierschbiel, caporedattrice di "Dynamite! Magazine" (the world of Rock'n'Roll), mi ha spedito il n.52 (febb. 2008) della rivista da lei diretta, contenente il suo reportage sul Summer Jamboree 2007 accompagnato da alcune mie foto.
Che goduria vedere riprodotte le proprie immagini e, soprattutto, vedersi citato su una rivista così "importante" del settore!

Allego le scansioni della copertina e delle pagine relative al reportage;
sono bruttine, lo so... purtroppo lo scanner dell'ufficio non sa fare di meglio.
Peccato, però, che non capisca nemmeno una parola in tedesco...




copertina "Fire-Ball Mail"

Il Sig. Pierre Pennone, Vice Presidente dell'International Jerry Lee Lewis Fan Club, è stato di parola: mi aveva promesso, tempo fa, che avrebbe fatto recapitare al mio domicilio una copia di "Fire-Ball Mail", e giusto sabato scorso l'ho trovata nella mia cassetta di posta.
"Fire-Ball Mail" è la rivista ufficiale del fan club di JLL che viene stampata e spedita agli abbonati in tutto il mondo; è stato quindi con parecchia soddisfazione e orgoglio che ho scartato la busta contenente il n.2/vol.45 del Sett./Ott. 2007, scoprendo in copertina una mia foto (con tanto di citazione) fatta in occasione del concerto tenuto dalla leggenda del Rock lo scorso agosto qui a Senigallia, in occasione del Summer Jamboree.


In questo numero della rivista è anche pubblicato l'articolo di Peter Hayman a recensione del concerto del 24 agosto a Senigallia, che avevo pubblicato in anteprima su (my) Summer Jamboree a inizio di ottobre su questo blog, ma tradotto in italiano.

Un omaggio da custodire gelosamente...

sabato 1 dicembre 2007

Zucchero "Fly World Tour 2007" - Ancona 30/11/2007

Facciamo finta che io, ieri sera, sia andato ad assistere al concerto di Zucchero al PalaRossini di Ancona.
Facciamo finta, anche, che io sia entrato allo spettacolo con un accredito come fotografo per un noto quotidiano on-line.
Sempre facendo finta che io fossi stato là, supponiamo che abbia riempito 2 o 3 giga delle compact-flash della mia Canon con un sacco di (belle) foto del cantante e della sua band.
Ora, per finire, facciamo finta di aver consultato, stamattina, il
noto quotidiano on-line e di averci trovato pubblicato questo articolo con la mia firma:

Il "Fly World Tour" di Zucchero 'Sugar' Fornaciari è atterrato ierisera, 30 Novembre 2007, al PalaRossini di Ancona, sold-out per l'occasione.
Dopo sei mesi passati a volare in giro per il mondo macinando migliaia e migliaia di chilometri, dopo aver debuttato con il suo grande tour il 3 maggio scorso dall'Olympia di Parigi ed aver tenuto concerti in oltre 60 città europee registrando il tutto esaurito, la tappa anconetana è stata una tra i 150 appuntamenti con il pubblico che il bluesman italiano sta affrontando; il suo "Fly World Tour" durerà complessivamente nove mesi.
In merito al suo tour Zucchero
ha confessato: "Giro il mondo da trent'anni, ma questo è il tour più importante e più lungo".
Ad accompagnarlo sul palco è stata una grande band così composta: alle tastiere David Sancious, ex colonna della E-Street Band di Springsteen oltre che di Peter Gabriel, Santana, Sting, Eric Clapton; alle chitarre Mario Schilirò, storico della band, e Kat Dyson già chitarra di Prince (New Power Generation); alla batteria Adriano Molinari; al basso Polo Jones; vocalist la potente e sicura Sara Grimaldi.
Uno spettacolo iniziato con un pugno di ballate, ma poi il blues, per non dire il soul e il gospel, hanno invaso il PalaRossini prorompendo dal palco come un fiume in piena dalla scenografia che sapeva di Mississippi e di vecchie taverne di New Orleans, con elementi di arredo mischiati tra loro a simboleggiare miseria e nobiltà, sacro e profano.
Su tutto troneggiava l'enorme riproduzione del moscone geneticamente modificato che campeggia sulla copertina di "Fly", l'ultimo album di Zucchero che ha già venduto un milione di copie in tutto il mondo.

Immancabilmente Zucchero ha saputo dare al suo spettacolo la giusta atmosfera, aprendo il concerto con le luci che ricordavano i colori del sole al tramonto, dando ampio spazio ai brani dell'ultimo album: da "Bacco Perbacco" a "Un kilo", da "Cuba Libre" a "Quanti anni ho", senza dimenticare i pezzi storici su cui il cantante ha costruito la propria carriera, da "Vola via" a "Donne", a brani come "Rispetto", "Come il sole all'improvviso", "Diamante".
Non poteva naturalmente mancare "Wonderful life", cover della canzone resa celebre negli anni '80 da Black, brano che è uno dei cinque inediti presenti nella raccolta "All the best" uscito il 23 novembre.

Letto tutto? bell'articolo vero? ;-)
Adesso, però, dopo tante (belle) parole sarebbe ora di vedere tante (belle) foto, perché per quelle, soprattutto, sono andato ieri sera allo spettacolo.
Bene, cliccate sul banner qui sotto e le vedrete!


Vai alla galleria fotografica completa:

Belle fotografie, vero?
Come non ci sono?? Niente foto di Zucchero seguendo quel link?

A già, che sbadato!
Ieri sera, in effetti, io sono andato al PalaRossini di Ancona per fare foto al concerto di Zucchero, solo che... ehm... c'è stato un piccolo contrattempo causato da un disguido di mail, e l'ok al mio accredito come fotografo non è mai arrivato...
Pazienza, sarà per un'altra volta.
Ringrazio comunque chi si è adoperato perché io fossi presente all'evento.

Ho pubblicato ugualmente un reportage giornalistico del concerto; se qualcuno che ieri sera era lì a goderselo volesse suggerire delle correzioni, lasci pure un commento.
Grazie.


Tanto per la cronaca: le date italiane del tour di Zucchero:

13 novembre - Roma - Palalottomatica
14 novembre - Roma - Palalottomatica
16 novembre - Caserta - Palamaggiò
17 novembre - Conversano (BA) - Pala San Giacomo
20 novembre - Firenze - Nelson Mandela Forum
23 novembre - Torino - Mazda Palace
26 novembre - Genova - Vaillant Palace
27 novembre - Mantova - Pala Bam
29 novembre - Perugia - Palaevangelisti
30 novembre - Ancona - PalaRossini
1 dicembre - Bologna - Palamalaguti
4 dicembre - Bolzano - Palaonda
5 dicembre - Trieste - Pala Trieste
7 dicembre - Treviso - Palaverde
8 dicembre - Padova - Pala Net

venerdì 30 novembre 2007

Dita Von Teese e i ricordi del nonno

Tratto da (my) Summer Jamboree del 24 agosto 2007:

Senigallia, giovedì 23 agosto 2007

Poche ore dopo il suo atterraggio a Senigallia, la regina del Burlesque, la bella Dita Von Teese, ha voluto vedere di persona "cos'è" il Summer Jamboree.
Il suo arrivo nel backstage è stato come lo scatenarsi di un uragano: fotografi che si azzuffavano per scattare un'immagine degna di essere pubblicata sul giornale del giorno dopo, bodyguard che spintonavano e che le facevano da scudo dai flash dei fotoreporter, pass per gli ospiti improvvisamente moltiplicati... insomma, una ressa da vera diva di Hollywod!

Come mai rispolvero questo fatto accaduto nella scorsa calda estate?
Perché grazie all'amico Max Baj, ma soprattutto grazie al reportage fotografico che ha realizzato al Summer Jamboree 2007 e pubblicato sul suo spazio flickr, ho scoperto questa immagine:

Foto: © Max Baj

Già mi vedo... tra quarant'anni, comodamente seduto sulla sedia a dondolo con una coperta sulle ginocchia,
davanti a un caminetto acceso, mostrare questa foto ai miei nipotini...
Loro sgraneranno gli occhi per la sorpresa, e con aria innocente e curiosa mi chiederanno:
"Nonno, nonno! Chi è quella signora vestita di nero con la corona di fiori bianchi in testa? la Madonna??"
Ed io risponderò loro con un sorriso:
"No, cari bambini... quella era
una bellissima donna che si chiamava Dita Von Teese... era una vera Star!"
"E quel signore nel cerchio indicato con la freccia... chi è?? E' anche lui una Star??"
A quel punto, con una lacrimuccia di commozione in un occhio, risponderò a quei piccoli tesori con aria orgogliosa:
"Sapete bambini... quel signore nel cerchio era vostro nonno da giovane... ero lì per fotografare una vera Star... e grazie a questa foto posso dire che quel giorno lì... IO C'ERO!!"

Al solo pensare a quel giorno futuro... già mi emoziono! ;-)

giovedì 29 novembre 2007

Summer Jamboree 2007: le foto di Max Baj

Stavo ancora aspettando di vedere pubblicate le foto dell'edizione 2006, che l'amico Max Baj ha deciso di stupirmi: ha pubblicato (a tempo di record, per lui) addirittura le foto del Summer Jamboree edizione 2007!!
Roba da non credere! ;-)

Scherzo, naturalmente... faccio invece i miei personali complimenti a Max per la bellezza dei suoi scatti (non diteglielo... ma gli invidio parecchi dei ritratti contenuti in quelle gallerie!).

Max è fotografo per professione (la mano del "matrimonialista" è ben evidente nei suoi scatti), oltre che chitarrista e leader della sua "jump blues band": the Making Time.
Le sue foto sono visibili sul suo spazio flickr; consiglio vivamente di farci un giro... ne vale la pena!

Intanto godetevi qualche anteprima, a bassa definizione...













Foto: © Max Baj

Pubblicato ieri su (my) Summer Jamboree

mercoledì 28 novembre 2007

sognami...

Sognami se nevica
sognami sono nuvola
sono vento e nostalgia
sono dove vai...

E se mi sognerai
quel viso riavrò...
mai più... mai più quel piangere per me
sorridi e riavrò...

(Biagio Antonacci)

Canon EOS400D - Canon EF 70-300 F4-5.6 IS USM
1/125 - F5.6 - ISO800 @ 300 mm.

Adoro questa foto.
Sono convinto che sia la migliore tra quelle scattate al concerto di Biagio Antonacci.

O, meglio, facendoci umili: vogliamo dire la meno peggio?

Una rotonda sul mare, un'alba... ecc... ecc...

...due gabbiani, una macchina fotografica, la musica preferita nelle cuffiette e nessun altro essere umano nei dintorni.
Come da ricetta.

Che stia diventando un'abitudine?

Canon EOS400D - Canon EF 70-300 F4-5.6 IS USM
1/400 - F7.1 - ISO200 @ 170 mm.

Canon EOS400D - Canon EF 70-300 F4-5.6 IS USM
1/400 - F7.1 - ISO200 @ 300 mm.

Canon EOS400D - Canon EF 70-300 F4-5.6 IS USM
1/500 - F8.0 - ISO100 @ 300 mm.

Canon EOS400D - Canon EF 70-300 F4-5.6 IS USM
1/500 - F8.0 - ISO100 @ 300 mm.

Canon EOS400D - Canon EF 70-300 F4-5.6 IS USM
1/4.000 - F5.6 - ISO100 @ 300 mm.

Canon EOS400D - Canon EF 70-300 F4-5.6 IS USM
1/3.200 - F5.6 - ISO100 @ 300 mm.