Pietro Nencioni Pardini: chi è?
Sono nato a Viareggio nel 1972, città di mare e carnevale (che io odio). Sono un surrealista, non appartengo alla fotografia come non appartengo a nessun'altra professione, sono sempre ad inventarmi qualcosa per andare avanti e l'arte di arrangiarsi spesso diventa Arte. Figlio di fotografo, nipote di pittore, ho seguito mio padre in camera oscura e mio nonno nel suo studio, un'esperienza che si è rivelata fatale perchè non riesco a togliermi di dosso la chimica del colore e della forma. Ogni cosa che faccio, dal giardinaggio alla grafica pubblicitaria, sono un fotografo pittore! La macchina fotografica mi è servita a mangiare ma anche a sognare e a rifugiarmi dalle mie routine di depressione e astrazione dalla realtà... ora basta, altrimenti riaprono un manicomio apposta per me!
Quando hai iniziato a fotografare?
Quando avevo 14 anni mio padre mi regalò una Praktica B200 con la quale cominciai a fotografare di notte, con pellicola ad infrarosso... bellissima! Poi ho sempre avuto con me quella macchinetta fino a che le tasche piene di soldi, per un attimo, mi hanno permesso di acquistare una Nikon D100! Spesso smetto di fotografare perchè non ho stimoli o perchè faccio altro, però non smetto mai di guardare...
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Mi piace fotografare ciò che stimola la mia fantasia, sia un fiore o un volto, un muro o una statua. Non mi definisco ritrattista, anche se ho fatto molti ritratti, non sono un fotografo di scena, anche se ho lavorato molto con il teatro, quindi sono quello che sono al momento dello scatto. Adoro la luce di Caravaggio e la ricerca di Storaro. Per me la fotografia serve a creare delle immagini, spesso uso pennelli elettronici per creare ciò che in natura non esiste, e per questo non posso definirmi fotografo, altre volte scatto e non ritocco nemmeno la luce o la nitidezza perchè mi sento un purista, e per questo posso essere definito un fotografo...?
Hai fatto qualche corso di fotografia?
Non ho fatto corsi, mio padre mi ha messo una macchina in mano e mi ha detto "Se sei un fotografo farai il fotografo!" ...ero un fotografo... [...]
Sono nato a Viareggio nel 1972, città di mare e carnevale (che io odio). Sono un surrealista, non appartengo alla fotografia come non appartengo a nessun'altra professione, sono sempre ad inventarmi qualcosa per andare avanti e l'arte di arrangiarsi spesso diventa Arte. Figlio di fotografo, nipote di pittore, ho seguito mio padre in camera oscura e mio nonno nel suo studio, un'esperienza che si è rivelata fatale perchè non riesco a togliermi di dosso la chimica del colore e della forma. Ogni cosa che faccio, dal giardinaggio alla grafica pubblicitaria, sono un fotografo pittore! La macchina fotografica mi è servita a mangiare ma anche a sognare e a rifugiarmi dalle mie routine di depressione e astrazione dalla realtà... ora basta, altrimenti riaprono un manicomio apposta per me!
Quando hai iniziato a fotografare?
Quando avevo 14 anni mio padre mi regalò una Praktica B200 con la quale cominciai a fotografare di notte, con pellicola ad infrarosso... bellissima! Poi ho sempre avuto con me quella macchinetta fino a che le tasche piene di soldi, per un attimo, mi hanno permesso di acquistare una Nikon D100! Spesso smetto di fotografare perchè non ho stimoli o perchè faccio altro, però non smetto mai di guardare...
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Mi piace fotografare ciò che stimola la mia fantasia, sia un fiore o un volto, un muro o una statua. Non mi definisco ritrattista, anche se ho fatto molti ritratti, non sono un fotografo di scena, anche se ho lavorato molto con il teatro, quindi sono quello che sono al momento dello scatto. Adoro la luce di Caravaggio e la ricerca di Storaro. Per me la fotografia serve a creare delle immagini, spesso uso pennelli elettronici per creare ciò che in natura non esiste, e per questo non posso definirmi fotografo, altre volte scatto e non ritocco nemmeno la luce o la nitidezza perchè mi sento un purista, e per questo posso essere definito un fotografo...?
Hai fatto qualche corso di fotografia?
Non ho fatto corsi, mio padre mi ha messo una macchina in mano e mi ha detto "Se sei un fotografo farai il fotografo!" ...ero un fotografo... [...]
L'intervista continua su Fotografi nel Web
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