Giancarlo Alessandrini: chi è?
Da 32 anni svolgo un lavoro duro, molto impegnativo e di responsabilità, ma pieno di soddisfazioni sempre nell'ambito dell'Emergenza Sanitaria; la mia qualifica è Infermiere Professionale Specializzato e da qualche anno, quando mi chiedono cosa faccio, rispondo "Il Fotografo per Professione e l'Infermiere per hobby", dato che la fotografia mi prende quasi tutto il mio tempo libero.
Quando hai iniziato a fotografare?
Credo che ho iniziato da sempre appena ho imparato a vedere i colori, le sfumature, i contrasti, i particolari, a regalare alle mie pupille la luce pura dell'alba e quella calda del tramonto, ammirare e rimanere seduto per ore davanti ad un paesaggio mozzafiato, davanti a due occhioni espressivi e pieni d'amore, a non farsi sfuggire ogni particolare che ti circonda, che fa parte della tua vita ed ancora, ancora, ancora. Ma la vera passione è iniziata 6 anni fa appena ho comprato la prima compatta digitale che mi ha dato voglia di iniziare da capo e seriamente, come se mi avesse risvegliato da un lungo letargo e imparando a conoscere il nuovo fantastico mondo digitale, una realtà particolare e sofisticata, molto diversa dal mondo analogico e con delle potenzialità innovative che mai mi potevo sognare che esistessero. Secondo me non bisogna farsi prendere troppo la mano dai programmi di fotoritocco perché la foto deve rimanere più originale possibile e non troppo esasperata dall'elaborazione digitale.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Il mio genere preferito è il ritratto, qui l'artista sprigiona tutta la sua creatività, lavorando con un soggetto animato è stimolato a tirar fuori il meglio di se. In mancanza di soggetti non disdegno di fotografare tutto quello che attrae la mia curiosità e soprattutto i paesaggi con i mille colori delle stagioni e gli animali in libertà e spontanei quando è possibile. [...]
Da 32 anni svolgo un lavoro duro, molto impegnativo e di responsabilità, ma pieno di soddisfazioni sempre nell'ambito dell'Emergenza Sanitaria; la mia qualifica è Infermiere Professionale Specializzato e da qualche anno, quando mi chiedono cosa faccio, rispondo "Il Fotografo per Professione e l'Infermiere per hobby", dato che la fotografia mi prende quasi tutto il mio tempo libero.
Quando hai iniziato a fotografare?
Credo che ho iniziato da sempre appena ho imparato a vedere i colori, le sfumature, i contrasti, i particolari, a regalare alle mie pupille la luce pura dell'alba e quella calda del tramonto, ammirare e rimanere seduto per ore davanti ad un paesaggio mozzafiato, davanti a due occhioni espressivi e pieni d'amore, a non farsi sfuggire ogni particolare che ti circonda, che fa parte della tua vita ed ancora, ancora, ancora. Ma la vera passione è iniziata 6 anni fa appena ho comprato la prima compatta digitale che mi ha dato voglia di iniziare da capo e seriamente, come se mi avesse risvegliato da un lungo letargo e imparando a conoscere il nuovo fantastico mondo digitale, una realtà particolare e sofisticata, molto diversa dal mondo analogico e con delle potenzialità innovative che mai mi potevo sognare che esistessero. Secondo me non bisogna farsi prendere troppo la mano dai programmi di fotoritocco perché la foto deve rimanere più originale possibile e non troppo esasperata dall'elaborazione digitale.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Il mio genere preferito è il ritratto, qui l'artista sprigiona tutta la sua creatività, lavorando con un soggetto animato è stimolato a tirar fuori il meglio di se. In mancanza di soggetti non disdegno di fotografare tutto quello che attrae la mia curiosità e soprattutto i paesaggi con i mille colori delle stagioni e gli animali in libertà e spontanei quando è possibile. [...]
L'intervista continua su Fotografi nel Web
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