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martedì 21 novembre 2006

carriera... quale carriera?

Una breve panoramica sulle tappe fondamentali della mia carriera di fotografo (che non è ancora iniziata, a dire la verità).
E' sottinteso che non si è obbligati ad andare avanti a leggere tutto, volendo basta guardare le figure (e scusate per il modello, ma quello passa la casa).


Dunque, da dove cominciamo...

Correva l'anno 2002 ed io scoprivo la fotografia digitale.
Non che non abbia mai fotografato prima, anzi... però rivedere immediatamente l'immagine scattata, provare nuove composizioni, diversi settaggi, diversi punti di vista ed avere un riscontro in tempo reale aiuta molto a crescere e ad acquisire padronanza della tecnica e conoscenza della fotocamera.
Lei era una macchina fotografica digitale imprestata da un mio collega di ufficio, una (preistorica) Canon PowerShot A50 da "ben" 1,2 Mpixel (ora anche i telefonini hanno un sensore migliore) e con un'ottica bestiale (partiva da 28 mm. equivalenti, raramente su una compattina se ne trovano di grandangoli così), e mi ha fatto innamorare... (momento di tenerezza)


Canon PowerShot A50
1/60
F4.0
ISO100

E quindi giù a fotografare albe in spiaggia, e via con la pubblicazione sui siti di critica fotografica scoperti su internet (per primo PhotoSig), dove i complimenti si sprecavano (in realtà gli unici commenti che ci si faceva erano complimenti sfacciati al fine di riceverne in cambio altrettanti ed alimentare il proprio narcisismo fotografico e magari arrivare ad avere la foto in home-page, alla faccia della critica costruttiva che aiuta a migliorare) e mi facevano convincere di essere un gran talento della fotografia, un mago dell'inquadratura e un genio della fotografia-emozione.
In seguito ne ho girati parecchi di siti del genere, ed ho conosciuto parecchie persone con la mia stessa passione, con molti di loro ho allacciato rapporti di vera amicizia, mi sono incontrato, sono cresciuto grazie ai loro consigli ed ho forse aiutato anche a crescere.
Ed ho capito che non sono né un gran talento della fotografia, né un mago dell'inquadratura, né tantomeno un genio della fotografia-emozione, ma ho solo tanto ma tanto da imparare ancora.


E così, agli albori del 2003, decido di comprare una fotocamera "seria", forse anche esagerata per me (e anche per le mie finanze, meno male che su internet si risparmia) e dopo alcuni giorni di ansia (con le spedizioni non si sa mai!) mi ritrovai per le mani una creatura bellissima ma anche molto ma molto strana, con quel suo corpo snodato e satinato: una Sony F717 dal sensore (allora) straordinario, ben 5 Mpixel!
Quante foto, quante soddisfazioni, quanto passione in quegli scatti!
Era sempre con me, anche in estate in spiaggia, tant'è che ormai la ghiera dello zoom strideva ad ogni rotazione a causa dei granelli di sabbia infiltratisi all'interno.
Poi un giorno, all'improvviso, il suo sensore morì.
Ed una parte di me morì con lei...
Troppo tragico, forse? Forse, ma solo poco poco; per un appassionato la sua macchina fotografica è un'estensione del proprio arto, un terzo occhio e un mezzo per immagazzinare le emozioni vissute.
Solo alcuni giorni dopo il tragico evento lessi su internet che la Sony stava richiamando dei modelli per difetti al sensore tra i quali anche la F717 (ormai fuori garanzia), la portai in assistenza comunque e dopo due settimane me la riconsegnarono nuova, lucida e perfettamente funzionante (la resurrezione!) ma ormai...
ormai avevo ordinato la nuova fotocamera, e così la vendetti a mio cugino (almeno è rimasta in famiglia).


Novembre 2005: arriva la Panasonic Lumix FZ30, dopo una lunga ricerca del miglior compromesso che potesse andar bene per le mie esigenze.
Una buona macchina, ma quel sensore da 8 Mpixel non l'ho ancora digerito, troppo rumoroso in condizioni di scarsa luce, fare foto ai concerti è un'odissea, sto rimpiangendo di non aver comprato una reflex (dopo aver provato la Canon D300 per alcuni giorni mi era venuta proprio la voglia, ma molto influì l'ottica fissa da 50 mm. F1,8 che aveva montato, e cmq il sensore lavora decisamente bene) ma si fa perdonare per il suo zoom spettacolare e stabilizzato, e per la flessibilità d'uso grazie al suo display rotante.
Anche la FZ30 si è fatta tutta l'estate in spiaggia, e numerose pulizie dalla sabbia infiltratasi nelle ghiere con l'aria compressa, e dopo un anno di servizio e 14.000 scatti eseguiti, posso dire che si sia comportata dignitosamente.


Con la fotografia non ho mai guadagnato un soldo, ho visto pubblicate le mie foto su giornali, riviste, manifesti, internet, siti personali di cantanti ed artisti... ma tutto solamente per la gloria.

Però sono soddisfazioni...
(ma non si campa con le soddisfazioni)


Per il momento è tutto, credo...

3 commenti:

  1. Bella idea Libero quelal del Blog, ti seguirò senz'àltro .. tu pulisci le ghiere e io il polarizzatore che è sempre pieno di salsedine :)

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  2. ecco come al solito faccio le cose di fretta ... sono Marta ... MilaCroft :S

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  3. Ciao Marta, grazie per aver lasciato traccia del tuo passaggio.
    Ti sono fischiate le orecchie, per caso? Proprio ieri ho inserito il collegamento al tuo sito sui links degli amici, eheheh!!
    Buoni scatti (buon contest) e a presto!

    Libero

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