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mercoledì 6 dicembre 2006

memorie di un soldato

Tutti i bambini adorano giocare con le pistole giocattolo, si divertono a fingere la guerra, camminare per la casa a pelle di leopardo, mimetizzarsi e sparare ai nemici; anche mio figlio.
Già, i nemici... ma quali nemici?

Se davvero conoscessero cos'è la guerra.......


Panasonic Lumix DMC-FZ30
1/250
F3.6
ISO100

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...se solo per un momento provassero cosa vuol dire starsene al riparo dalle pallottole vaganti dentro questa trincea polverosa, sotto il sole cocente, con la morte sempre al fianco, con la paura che ogni istante vissuto sia anche l'ultimo...
Se solo sapessero cosa vuol dire sparare ad un uomo che non conosci, che ha una lingua diversa dalla tua, che ha la pelle di un colore che non è il tuo, che prega un Dio che non preghi tu...
se solo sapessero...

Oggi ho ucciso un uomo, oggi ho ucciso un fratello, oggi ho creato una nuova vedova e nuovi orfani, oggi ho capito che il mio Dio non è migliore del suo, se mi permette di compiere un crimine così orrendo senza punirmi.

E i miei figli?
Saranno contenti di avere un padre eroe di guerra, con una medaglia appesa alla divisa, che ha ricevuto gli onori da gente con le mostrine luccicanti e riconoscimenti di orribili battaglie orgogliosamente ostentate sul petto ma che si porta sulla coscienza un peso così opprimente... il peso di aver creato una vedova e degli orfani dall'altra parte del mondo.

E mia moglie?
Sarà davvero fiera di me quando mi sentirà
sudato e delirante rigirarmi nel letto, e svegliarmi con un grido da un incubo ricorrente, soffocando a stento un senso di vomito, con gli occhi fuori dalle orbite e con le mani e le gambe tremolanti?

L'incubo è sempre quello:
il deserto, le bombe, la paura, la morte...
i suoi occhi che mi fissano allucinati mentre gli sparo al petto, il suo grido soffocato, il mio stomaco che si chiude...
e subito dopo un lampo accecante che mi scaraventa nell'angolo più remoto di quella trincea....
un odore acre nell'aria, un sapore amaro in bocca...

poi il buio nei miei occhi...............



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Mamma mia, sto vaneggiando!
Questi pensieri mi sono venuti in mente mentre guidavo in autostrada di sabato mattina, e meno male che erano solo 20 km!!!

La cena a casa di amici di venerdì sera ha lasciato una pesantezza tangibile non solo sullo stomaco...

4 commenti:

  1. Tocchi una corda che vibra anche nei miei pensieri... guardare un bimbo che gioca alla guerra, pensando ai bimbi che in guerra ci stanno davvero... perche' ??? Non credo avremo mai una risposta, non la troveremo dentro di noi, tanto meno fuori.

    Ciao Libero. E' un piacere leggerti

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  2. E' un piacere per me trovare un tuo intervento! ;-)

    Le guerre gli uomini le hanno sempre fatte, io penso che giocare alla guerra sia probabilmente un ricordo ancestrale che abbiano nei nostri geni, così come le bambine cullano un bambolotto e giocano a fare la mamma.
    Più o meno.

    Libero

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  3. Domanda difficile la tua, Libero, probabilmente senza risposta (e io non ci provo a darla, non sarei capace).
    Tutto il mondo comunque é paese e anche in luoghi dove le immagini delle guerre proprio non ci arrivano (perché magari manca la televisione o addirittura l'elettriciytà), ebbene anche là i bambini si divertono a "sparare".

    Guarda un pò qui...
    http://www.marcobrivio.com/Gallery/main.php?g2_itemId=9951

    Ciao,
    Marco

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  4. Marco, che bella!
    La conoscevo già, ma è bello rivederla.
    Ho fatto un giretto sul tuo sito, ho iniziato a vedere la galleria del Buthan ma devo soffermarmici e godermi ogni singolo scatto in pace, che invidia vedere i tuoi viaggi!
    Ma ci sei andato insieme al Max Pizzo? Hai visto che è su p4u come foto della settimana?
    Mica vorrai essergli secondo!! ;-)

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